CR: ritirata mozione unificazione Camere di Commercio (1)
(ACON) Trieste, 26 mar - AB - Unificare le Camere di commercio:
è quanto chiedono alla Giunta, attraverso una mozione, i
consiglieri regionali Tondo (Gruppo Misto), Colautti (NCD),
Piccin, Violino e Zilli della Lega Nord, Dipiazza (AR) e Riccardi
(FI).
Siamo in un momento in cui è in atto una razionalizzazione e un
riordino di vari Enti - ha precisato Tondo come primo firmatario
della mozione. Ci sono numerosi decreti emanati dal Governo in
questo senso, tra cui il 95/2012 sulla revisione della spesa
pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini e anche la
nostra Regione ha adottato numerosi provvedimenti volti a
unificare e centralizzare il servizio ai cittadini.
Data la grave situazione economica, a giudizio dei promotori
della mozione sarebbe auspicabile che anche la nostra Regione
desse un segnale forte, in linea con l'azione dell'Esecutivo
nazionale, in merito al contenimento dei costi della spesa
pubblica riferiti ai vari centri di imputazione presenti sul
territorio: un segnale recente è stato dato dall'Unione delle
associazioni industriali di Gorizia e Trieste.
Da tutto ciò deriva la richiesta contenuta nella mozione di
impegnare la Giunta a farsi portavoce presso il ministero
competente per adottare al più presto una procedura di
riunificazione degli enti camerali regionali (Trieste, Udine,
Gorizia e Pordenone) in un'unica Camera di commercio su base
regionale, con conseguente attribuzione delle competenze in capo
a un unico Consiglio, Giunta, presidente, Collegio dei revisori e
Segretario generale.
In subordine, a farsi portavoce presso il Governo nazionale
dell'opportunità di devolvere le competenze in materia di Camere
di commercio alle Regioni, per consentire loro il riordino delle
stesse secondo le esigenze delle singole realtà produttive.
Siamo convinti della bontà di questa mozione - ha dichiarato alla
fine del dibattito l'assessore Sergio Bolzonello - anche se il
discorso è più ampio e riguarda le categorie economiche nel loro
complesso, che devono entrare nell'ordine di idee della
situazione in cui ci troviamo. Una serie di ragionamenti di più
ampia portata potrebbe essere sviluppata per vedere quali altri
passi si possono compiere in questa direzione.
Il tema delle Camere di commercio, come quello della spesa
pubblica, è centrale - ha precisato nella sua replica Tondo -
non si possono sempre rinviare i problemi, perché così non si va
da nessuna parte. Ritiriamo la mozione a fronte di un preciso
impegno di aprire un serio dibattito in I Commissione assieme al
Comitato di controllo, dove poterci confrontare avendo
all'attenzione la situazione dei bilanci delle Camere di
commercio, l'efficacia delle risorse e la strategia da
percorrere.
Impegno che è stato subito confermato dai presidenti della I
Commissione Liva (PD), del Comitato di controllo Riccardi (FI) e
del capogruppo PD Shaurli.
(immagini tv)
(segue)