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CR: ritirata mozione unificazione Camere di Commercio (1)

26.03.2014
11:54
(ACON) Trieste, 26 mar - AB - Unificare le Camere di commercio: è quanto chiedono alla Giunta, attraverso una mozione, i consiglieri regionali Tondo (Gruppo Misto), Colautti (NCD), Piccin, Violino e Zilli della Lega Nord, Dipiazza (AR) e Riccardi (FI).

Siamo in un momento in cui è in atto una razionalizzazione e un riordino di vari Enti - ha precisato Tondo come primo firmatario della mozione. Ci sono numerosi decreti emanati dal Governo in questo senso, tra cui il 95/2012 sulla revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini e anche la nostra Regione ha adottato numerosi provvedimenti volti a unificare e centralizzare il servizio ai cittadini.

Data la grave situazione economica, a giudizio dei promotori della mozione sarebbe auspicabile che anche la nostra Regione desse un segnale forte, in linea con l'azione dell'Esecutivo nazionale, in merito al contenimento dei costi della spesa pubblica riferiti ai vari centri di imputazione presenti sul territorio: un segnale recente è stato dato dall'Unione delle associazioni industriali di Gorizia e Trieste.

Da tutto ciò deriva la richiesta contenuta nella mozione di impegnare la Giunta a farsi portavoce presso il ministero competente per adottare al più presto una procedura di riunificazione degli enti camerali regionali (Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone) in un'unica Camera di commercio su base regionale, con conseguente attribuzione delle competenze in capo a un unico Consiglio, Giunta, presidente, Collegio dei revisori e Segretario generale.

In subordine, a farsi portavoce presso il Governo nazionale dell'opportunità di devolvere le competenze in materia di Camere di commercio alle Regioni, per consentire loro il riordino delle stesse secondo le esigenze delle singole realtà produttive.

Siamo convinti della bontà di questa mozione - ha dichiarato alla fine del dibattito l'assessore Sergio Bolzonello - anche se il discorso è più ampio e riguarda le categorie economiche nel loro complesso, che devono entrare nell'ordine di idee della situazione in cui ci troviamo. Una serie di ragionamenti di più ampia portata potrebbe essere sviluppata per vedere quali altri passi si possono compiere in questa direzione.

Il tema delle Camere di commercio, come quello della spesa pubblica, è centrale - ha precisato nella sua replica Tondo - non si possono sempre rinviare i problemi, perché così non si va da nessuna parte. Ritiriamo la mozione a fronte di un preciso impegno di aprire un serio dibattito in I Commissione assieme al Comitato di controllo, dove poterci confrontare avendo all'attenzione la situazione dei bilanci delle Camere di commercio, l'efficacia delle risorse e la strategia da percorrere.

Impegno che è stato subito confermato dai presidenti della I Commissione Liva (PD), del Comitato di controllo Riccardi (FI) e del capogruppo PD Shaurli.

(immagini tv)

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