M5S: Sergo, ritardi erogazione contributi per agricoltura montana
(ACON) Trieste, 27 mar - COM/AB - "La Regione prima promulga
una legge per lo sviluppo dell'agricoltura montana, la 8 del
1992, per incentivare l'accorpamento, l'ingrossamento e
l'arrotondamento di fondi agricoli e forestali, poi si dimentica
di erogare i contributi a centinaia di cittadini che dal 2007 al
2014 hanno presentato regolare domanda di contribuzione. Si
tratta di sussidi per far fronte alle spese notarili, fiscali e
professionali che gli agricoltori hanno affrontato per migliorare
la propria attività in territorio montano. Quella che poteva
essere una reale opportunità di sviluppo della propria attività
su un territorio impervio come quello della montagna, dove gli
appezzamenti coltivabili per caratteristiche geomorfologiche, ma
anche per i continui passaggi ereditari, risultano piccoli e
frazionati rischia di diventare l'ennesima presa in giro".
Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo,
con un'interrogazione alla Giunta, denuncia una situazione che
sta danneggiando gli agricoltori del Friuli Venezia Giulia.
"L'attenzione verso queste attività, anche a fronte dei continui
dibattiti sul futuro dell'agricoltura, deve essere massima, sia
per i vantaggi in termini di qualità e di turismo enogastronomico
che queste produzioni possono offrire, sia per il governo del
territorio forestale e montano che gli operatori del settore
possono garantire".
"Se gli oltre 5 milioni di euro stanziati nel 2012 in favore
delle Comunità montane, con cui si dovevano coprire anche questi
contributi, non sono stati sufficienti, ci auguriamo che lo siano
almeno gli ulteriori 5 milioni di euro messi a disposizione con
l'ultima Finanziaria. A tre mesi da quello stanziamento,
risultano però ancora inevase centinaia di domande presentate dal
2007 a oggi solo per quanto riguarda la Comunità montana della
Carnia - rivela il portavoce M5S. Per questo abbiamo depositato
un'interrogazione, per capire quali siano le motivazioni che
stanno alla base di questi ritardi e di questa grave
disattenzione nei confronti del comparto agricolo montano".