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III Comm: audizione Casa di Cura "Policlinico" San Giorgio di PN

01.04.2014
17:27
(ACON) Trieste, 1 apr - MPB - Alla soglia della grande rivisitazione dei temi della salute con un Piano sanitario con il quale verranno prese importanti decisioni, audizione in III Commissione (presidente Franco Rotelli, PD) dei vertici della Casa di cura "Policlinico San Giorgio" di Pordenone sull'attività e sui progetti di questa struttura privata, dopo che la Commissione ha incontrato già una serie di realtà sanitarie pubbliche.

A tracciare un quadro, con l'ausilio anche di una serie di filmati, il direttore generale Maurizio Sist che - affiancato dal direttore sanitario Giovanni Del Ben, dal direttore qualità e sicurezza Lucia Amarilli e il direttore del dipartimento materno infantile Santo La Valle - ha ricordato che agli esordi la struttura, inaugurata l'11 aprile del 1965, contava 250 posti letto convenzionati e un centinaio di dipendenti e collaboratori ma già nel 2005 i dipendenti erano 300 per 182 posti letto e la superficie era salita a 9.335 mq. Una crescita che nei successivi 10 anni ha visto salire a 12.462 i mq e a 400 i dipendenti, e scendere a 170 i posti letto accreditati. Ossia, in quasi mezzo secolo, uno sviluppo qualitativo molto significativo: quadruplicati i volumi, in un programma di ampliamento, ma anche di riqualificazione edilizia dell'intera struttura che sarà completata in capo a tre anni con attenzione per il risparmio energetico (impianti fotovoltaico e geotermico, illuminazione a led) e curando gli aspetti estetici e affinate tecniche dei servizi; triplicati i posti di lavoro e ridotti i posti letto, con un aumento degli spazi utili per i degenti, in linea con una crescita di qualità dei servizi e dell'ospitalità.

Particolare attenzione è stata riservata poi al punto nascita, motivo di grande impegno e di grande orgoglio per la Casa di cura dove, dal 12 aprile 1965 al 31 marzo 2014, sono nati 26.192 bambini, 750 nello scorso anno e dove c'è un pediatra h24.

Costiamo meno di una struttura pubblica, le nostre tariffe sono inferiori - ha sottolineato Sist evidenziando che il numero dei parti cesarei è sotto la media regionale (18% contro 25%) e spiegando la politica di accantonamento degli utili per investimenti e ristrutturazioni. L'investimento ha un ritorno anche in qualità - ha aggiunto ricordando la certificazione ISO 9001 e il fatto che la struttura abbia ricevuto nel 2012 e 2013 il riconoscimento del bollino rosa che premia l'attenzione alle donne: riconoscimento confermato anche nel 2014 e che ha un grande valore poiché, su 600 Case di cura in Italia, sono solo 14 ad averlo avuto, mentre in Friuli Venezia Giulia sono solo 5 gli ospedali a misura di donna e la Casa di cura San Giorgio è l'unica nella provincia di Pordenone.

Approfondimenti hanno riguardato le dotazioni d'avanguardia per la diagnostica, l'ortopedia e la riabilitazione ortopedica, e fra i dati significativi in questo campo sono stati citati i 1800 interventi all'anno al ginocchio in ateroscopia e le 400 protesi tra anca e ginocchio, che rappresentano risposte valide per contrastare anche i tassi di fuga di pazienti verso altre regioni.

(foto, immagini tv)