III Comm: audizione Casa di Cura "Policlinico" San Giorgio di PN
(ACON) Trieste, 1 apr - MPB - Alla soglia della grande
rivisitazione dei temi della salute con un Piano sanitario con il
quale verranno prese importanti decisioni, audizione in III
Commissione (presidente Franco Rotelli, PD) dei vertici della
Casa di cura "Policlinico San Giorgio" di Pordenone sull'attività
e sui progetti di questa struttura privata, dopo che la
Commissione ha incontrato già una serie di realtà sanitarie
pubbliche.
A tracciare un quadro, con l'ausilio anche di una serie di
filmati, il direttore generale Maurizio Sist che - affiancato
dal direttore sanitario Giovanni Del Ben, dal direttore qualità e
sicurezza Lucia Amarilli e il direttore del dipartimento materno
infantile Santo La Valle - ha ricordato che agli esordi la
struttura, inaugurata l'11 aprile del 1965, contava 250 posti
letto convenzionati e un centinaio di dipendenti e collaboratori
ma già nel 2005 i dipendenti erano 300 per 182 posti letto e la
superficie era salita a 9.335 mq. Una crescita che nei successivi
10 anni ha visto salire a 12.462 i mq e a 400 i dipendenti, e
scendere a 170 i posti letto accreditati. Ossia, in quasi mezzo
secolo, uno sviluppo qualitativo molto significativo:
quadruplicati i volumi, in un programma di ampliamento, ma anche
di riqualificazione edilizia dell'intera struttura che sarà
completata in capo a tre anni con attenzione per il risparmio
energetico (impianti fotovoltaico e geotermico, illuminazione a
led) e curando gli aspetti estetici e affinate tecniche dei
servizi; triplicati i posti di lavoro e ridotti i posti letto,
con un aumento degli spazi utili per i degenti, in linea con una
crescita di qualità dei servizi e dell'ospitalità.
Particolare attenzione è stata riservata poi al punto nascita,
motivo di grande impegno e di grande orgoglio per la Casa di cura
dove, dal 12 aprile 1965 al 31 marzo 2014, sono nati 26.192
bambini, 750 nello scorso anno e dove c'è un pediatra h24.
Costiamo meno di una struttura pubblica, le nostre tariffe sono
inferiori - ha sottolineato Sist evidenziando che il numero dei
parti cesarei è sotto la media regionale (18% contro 25%) e
spiegando la politica di accantonamento degli utili per
investimenti e ristrutturazioni. L'investimento ha un ritorno
anche in qualità - ha aggiunto ricordando la certificazione ISO
9001 e il fatto che la struttura abbia ricevuto nel 2012 e 2013
il riconoscimento del bollino rosa che premia l'attenzione alle
donne: riconoscimento confermato anche nel 2014 e che ha un
grande valore poiché, su 600 Case di cura in Italia, sono solo 14
ad averlo avuto, mentre in Friuli Venezia Giulia sono solo 5 gli
ospedali a misura di donna e la Casa di cura San Giorgio è
l'unica nella provincia di Pordenone.
Approfondimenti hanno riguardato le dotazioni d'avanguardia per
la diagnostica, l'ortopedia e la riabilitazione ortopedica, e fra
i dati significativi in questo campo sono stati citati i 1800
interventi all'anno al ginocchio in ateroscopia e le 400 protesi
tra anca e ginocchio, che rappresentano risposte valide per
contrastare anche i tassi di fuga di pazienti verso altre regioni.
(foto, immagini tv)