III Comm: audizione su petizione dichiarazioni volontà fine vita
(ACON) Trieste, 1 apr - MPB - Una rappresentanza dei 5.503
cittadini del Friuli Venezia Giulia che hanno firmato la
petizione perchè venga istituito un registro regionale delle
dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario con accesso ai
dati tramite tessera sanitaria, è stata ascoltata in audizione
dalla III Commissione consiliare, presieduta da Franco Rotelli
(PD).
A guidare la delegazione il vicepresidente dell'Associazione "Per
Eluana" Amato De Monte - insieme con Giuliano Buttazzoni e
Silvano Saulè - che ha spiegato quanto viene nel concreto
chiesto, e cioè che chiunque possa registrare le proprie volontà
sul fine vita - sia che esse siano di non accanimento
terapeutico, oppure di essere mantenuti in vita a prescindere o
riguardare la donazione degli organi o la scelta della cremazione
- presso uffici pubblici (Comuni o notai), e che queste siano
registrate sulla carta regionale dei servizi per poter essere
comunque accessibili. E inoltre che alle strutture sanitarie
vengano poi date istruzioni e siano dotate di strumenti (lettore
della tessera sanitaria) per accedere a questi documenti in caso
di necessità.
Si tratterebbe di ampliare a tutto il territorio regionale la
pratica di tenere un registro dei testamenti biologici, come già
accade in oltre una trentina di Comuni della regione (tra cui
anche a Udine, Trieste e Pordenone) che hanno deliberato per
l'istituzione del registro comunale delle dichiarazioni
anticipate di trattamento sanitario: questi Comuni rappresentano
oltre il 40% della popolazione regionale che può dichiarare le
proprie volontà di fine vita e farsele registrare; la richiesta è
che questa possibilità sia estesa a tutti i cittadini del Friuli
Venezia Giulia, che l'informazione di dove sia depositato il
testamento sia visibile sul chip della carta dei servizi, e che
il servizio venga attivato tanto presso gli sportelli di tutte le
aziende sanitarie quanto on-line.
Il nostro obiettivo - ha detto ancora De Monte - è quello di
sviluppare nella cittadinanza sensibilità e conoscenza sul fine
vita, sapendo che i progressi della medicina e della scienza
possono essere di aiuto e che ognuno di noi ha il diritto di
scegliere per sé in un senso o nell'altro, assumendosi le proprie
responsabilità, anche per quando non sarà più in grado di farlo.
Nessuna intenzione di derive verso l'eutanasia, come a volte è
stato detto, ma solo di riconoscere la volontà del singolo - ha
concluso, mentre Buttazzoni ha ricordato che altre realtà
(Regione Toscana e Provincia di Trento) si stanno impegnando
analogamente.
(foto, immagini tv)