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III Comm: audizione su petizione dichiarazioni volontà fine vita

01.04.2014
17:51
(ACON) Trieste, 1 apr - MPB - Una rappresentanza dei 5.503 cittadini del Friuli Venezia Giulia che hanno firmato la petizione perchè venga istituito un registro regionale delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario con accesso ai dati tramite tessera sanitaria, è stata ascoltata in audizione dalla III Commissione consiliare, presieduta da Franco Rotelli (PD).

A guidare la delegazione il vicepresidente dell'Associazione "Per Eluana" Amato De Monte - insieme con Giuliano Buttazzoni e Silvano Saulè - che ha spiegato quanto viene nel concreto chiesto, e cioè che chiunque possa registrare le proprie volontà sul fine vita - sia che esse siano di non accanimento terapeutico, oppure di essere mantenuti in vita a prescindere o riguardare la donazione degli organi o la scelta della cremazione - presso uffici pubblici (Comuni o notai), e che queste siano registrate sulla carta regionale dei servizi per poter essere comunque accessibili. E inoltre che alle strutture sanitarie vengano poi date istruzioni e siano dotate di strumenti (lettore della tessera sanitaria) per accedere a questi documenti in caso di necessità.

Si tratterebbe di ampliare a tutto il territorio regionale la pratica di tenere un registro dei testamenti biologici, come già accade in oltre una trentina di Comuni della regione (tra cui anche a Udine, Trieste e Pordenone) che hanno deliberato per l'istituzione del registro comunale delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario: questi Comuni rappresentano oltre il 40% della popolazione regionale che può dichiarare le proprie volontà di fine vita e farsele registrare; la richiesta è che questa possibilità sia estesa a tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia, che l'informazione di dove sia depositato il testamento sia visibile sul chip della carta dei servizi, e che il servizio venga attivato tanto presso gli sportelli di tutte le aziende sanitarie quanto on-line.

Il nostro obiettivo - ha detto ancora De Monte - è quello di sviluppare nella cittadinanza sensibilità e conoscenza sul fine vita, sapendo che i progressi della medicina e della scienza possono essere di aiuto e che ognuno di noi ha il diritto di scegliere per sé in un senso o nell'altro, assumendosi le proprie responsabilità, anche per quando non sarà più in grado di farlo. Nessuna intenzione di derive verso l'eutanasia, come a volte è stato detto, ma solo di riconoscere la volontà del singolo - ha concluso, mentre Buttazzoni ha ricordato che altre realtà (Regione Toscana e Provincia di Trento) si stanno impegnando analogamente.

(foto, immagini tv)