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FI: Novelli, istituire Commissione medica patenti per Alto Friuli

02.04.2014
10:25
(ACON) Trieste, 2 apr - COM/AB - "Il problema per l'istituzione di una Commissione medica locale per patenti di guida presso l'Azienda per i servizi sanitari n.3 Alto Friuli non è certamente tecnico, ma manca la volontà politica da parte dell'Amministrazione regionale".

Così il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli commenta la risposta dell'assessore alla Salute Telesca a una sua interpellanza nella quale chiedeva alla Giunta di istituire la Commissione medica, anche per dare finalmente un segnale positivo alla montagna, in particolare a Tolmezzo che è già stata privata del Tribunale e della presenza dell'esercito.

"La risposta dell'assessore Telesca - rileva Novelli - mi lascia del tutto insoddisfatto, anche perché non tiene minimamente conto della reale situazione delle strutture presenti sul territorio e delle esigenze della popolazione. L'assessore afferma che l'ASS 3 non è dotata di un servizio autonomo di medicina legale con personale sufficiente a gestire la CML per patenti di guida. Se è vero che non esiste un servizio di medicina legale, è altrettanto vero che le funzioni medico legali territoriali nell'ASS 3 (invalidi, patenti e certificazioni monocratiche, necroscopie) sono egualmente espletate da medici del Dipartimento di prevenzione, e non solo a Gemona e Tolmezzo. Oltretutto, sia Gemona che Tolmezzo sono dotate di strutture sanitarie avanzate per le visite specialistiche eventualmente richieste, nonché del SERT e dei servizi di alcologia".

"Anche sulle reali esigenze degli utenti l'assessore sbaglia quando dice che la numerosità dei soggetti che devono essere sottoposti a visita è notevolmente scemata dopo l'abolizione dell'obbligo di portare all'attenzione della Commissione tutti gli ultra-ottantenni, perché la popolazione interessata alla visita nella CML in Alto Friuli potrebbe comunque essere dell'ordine di un migliaio di persone, quindi circa 75-80 persone al mese: un numero assolutamente gestibile. Se poi è vero che non vi è più l'obbligo della visita per gli ultra-ottantenni, è altrettanto vero che ogni anno moltissimi utenti fragili (persone malate e anziane) sono costrette a recarsi a Udine con evidenti problemi logistici".

"A fronte delle esigenze e delle risorse umane (con anche la disponibilità da parte dei medici a fornire la propria opera) e tecnologiche che permetterebbero effettivamente di dare vita a una CML presso l'ASS 3 - prosegue l'esponente di Forza Italia - è evidente che quello che manca è la volontà da parte dell'Amministrazione regionale".

"Auspico - conclude Novelli - che la Giunta regionale decida di cambiare rotta anche perché, di fronte a un progressivo depauperamento di risorse assegnate alla montagna, la formazione di una CML, oltre a offrire un servizio essenziale alla popolazione, potrebbe essere un piccolo segno di un'inversione di tendenza il cui significato certamente trascenderebbe la sola, seppur importante, fornitura di prestazioni".