CR: votata mozione su proposte di riforma costituzionale (3)
(ACON) Trieste, 2 apr - MPB - L'Assemblea del Friuli Venezia
Giulia, in seduta straordinaria convocata in concomitanza con gli
altri Consigli regionali italiani, ha esaminato e poi votato
favorevolmente a maggioranza, con la sola astensione dei
consiglieri Cinquestelle, la mozione contenente proposte di
riforma costituzionale, illustrata da Vincenzo Martines (PD),
presidente della V Commissione che ieri aveva analizzato e
approfondito i contenuti del provvedimento prima dell'odierno
passaggio d'Aula.
Dopo il dibattito in Commissione, la scelta nella stesura del
testo è stata quella - ha spiegato Martines - di aderire ai
contenuti del documento di lavoro congiunto delle Conferenze
delle Regioni e Province autonome e dei Presidenti delle Assemblee
legislative delle stesse (firmato dai rispettivi presidenti Vasco
Errani ed Eros Brega il 27 marzo scorso) con il quale sono state
formulate alcune proposte condivise sulle riforme
costituzionali in corso, concernenti il superamento del
bicameralismo paritario e la revisione del Titolo V della II
parte della Costituzione. Ritenendo anche opportuno - si precisa
nelle premesse - ribadire il valore della specialità della
Regione anche sotto l'essenziale profilo dell'autonomia
finanziaria e - in base a un emendamento - dei tributi. Punti
questi che il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop
aveva fatto inserire nel documento poi licenziato dalla
Conferenza dei Consigli.
Sullo sfondo, dunque, la volontà delle Regioni di fare squadra e
massa critica, con un richiamo alle specificità delle speciali.
Con la mozione - votata al termine del dibattito dopo
l'accoglimento di due modifiche presentate dallo stesso Martines
- il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia fa proprio
quel documento congiunto allegato, con particolare riguardo a
quanto richiesto circa la riforma del Titolo V; inoltre fa voti
al Governo e al Parlamento affinchè, in occasione della revisione
del Titolo V, si inserisca, tra le norme finali e transitorie,
una clausola di salvaguardia della specialità che faccia
espressamente salve le competenze previste dagli Statuti
speciali, estendendo alle autonomie speciali solo le norme di
maggior favore, e si integri l'art. 116 con una disciplina
costituzionale delle procedure di revisione degli Statuti
speciali da attuarsi con la clausola pattizia ispirata al
principio di leale collaborazione, con particolare riferimento
all'assetto delle relazioni finanziarie con lo Stato.
Sì a maggioranza anche un ordine del giorno collegato alla
mozione e firmato da esponenti di PD, SEL, LN, NCD e Cittadini,
riguardante riforme costituzionali e tutela della minoranze
linguistiche, con il quale il Consiglio regionale impegna il
presidente della Regione e il presidente del Consiglio, ciascuno
per le rispettive competenze, ad agire nelle opportune sedi per
garantire adeguata rappresentanza alle minoranze linguistiche
storiche, previste dalla legge 482 del 1999.
Inoltre, con specifico riferimento alla minoranza linguistica
slovena, l'odg li impegna ad agire per garantire la piena
attuazione della legge 38 del 2001, con particolare riferimento
all'articolo 26 che concerne le disposizioni in materia
elettorale.
(foto, immagini tv)
(segue)