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FI: Novelli, legge immigrazione, tutelare cittadini italiani

03.04.2014
17:35
(ACON) Trieste, 3 apr - COM/AB - "Tutelare gli interessi degli immigrati, ma anche e soprattutto dei cittadini italiani che, a causa della grave crisi economica, si sono trovati in condizioni di povertà e di disagio sociale".

Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli, componente del Comitato ristretto della VI Commissione Consiliare per la discussione della nuova legge regionale sull'immigrazione.

Secondo Novelli vi è la necessità di mettere intorno allo stesso tavolo le esigenze del welfare e del sociale sia dei nostri cittadini che degli immigrati.

"Affrontare un fenomeno sempre in maggiore crescita, qual è quello dell'immigrazione - rileva Novelli - è ineludibile ma, allo stesso tempo, difficile, anche perché non si può ridurre solamente a slogan, o prese di posizione demagogiche, visto che ha ricadute concrete sia in termini economici che etici su tutta la popolazione".

"La grave crisi economica che ha, purtroppo, assunto caratteristiche sistemiche sta infatti incidendo profondamente sui bilanci degli Enti pubblici, anche e soprattutto su quello della nostra Regione. Una situazione che non rende più possibili finanziamenti in ogni settore, ma che, in assenza di regole e programmazione stringenti, deve ottimizzare le scarse risorse dove realmente servono".

"È del tutto evidente - prosegue l'esponente di Forza Italia - che la normativa nazionale sull'immigrazione è inadeguata a dare risposte risolutorie al problema, condizionata com'è dalle regole che l'Europa ci impone, pur non dandoci gli aiuti che l'Italia, vista anche la sua posizione geografica, meriterebbe. La nuova norma regionale, fortemente voluta dal centrosinistra, vorrebbe intervenire in questo campo per favorire l'integrazione sociale, culturale e civile dei cittadini stranieri, prevedendo, tra l'altro, l'erogazione di contributi per interventi di politiche abitative, istruzione e formazione professionale, inserimento lavorativo, alfabetizzazione, accesso ai servizi educativi, protezione ed assistenza sociale e sanitaria".

"Fin qui niente da dire, però, vista la scarsità di risorse disponibili, una domanda mi sorge spontanea: tutti questi servizi e aiuti sono garantiti anche e soprattutto ai cittadini italiani che si trovano in condizioni di povertà e disagio socio-economico e che vanno tutelati proprio come gli immigrati? Sfogliando i giornali vi sono, infatti, molte situazioni di imprenditori caduti in disgrazia, padri separati senza una casa, persone in cassa integrazione o rimaste senza lavoro che non possono più pagare le rette degli asili, senza contare l'aumento esponenziale di coloro che si rivolgono alla Caritas perché non riescono più a comprare cibo, farmaci e beni di prima necessità".

"Alla luce di queste situazioni di disagio - conclude Novelli - credo che sarebbe utile che venga redatta, nell'ambito del Comitato ristretto della VI Commissione, una tabella dove vengano specificate e raffrontate le risorse per il welfare ed il sociale (penso, ad esempio al Fondo per l'emergenza abitativa che gli immigrati hanno, ma di cui i cittadini italiani pare non possano usufruire) stanziate sia per i cittadini italiani che per gli immigrati, in modo da poterle eventualmente bilanciare in modo equo e corretto".