FI: Novelli, legge immigrazione, tutelare cittadini italiani
(ACON) Trieste, 3 apr - COM/AB - "Tutelare gli interessi degli
immigrati, ma anche e soprattutto dei cittadini italiani che, a
causa della grave crisi economica, si sono trovati in condizioni
di povertà e di disagio sociale".
Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli, componente del Comitato ristretto della VI Commissione
Consiliare per la discussione della nuova legge regionale
sull'immigrazione.
Secondo Novelli vi è la necessità di mettere intorno allo stesso
tavolo le esigenze del welfare e del sociale sia dei nostri
cittadini che degli immigrati.
"Affrontare un fenomeno sempre in maggiore crescita, qual è
quello dell'immigrazione - rileva Novelli - è ineludibile ma,
allo stesso tempo, difficile, anche perché non si può ridurre
solamente a slogan, o prese di posizione demagogiche, visto che
ha ricadute concrete sia in termini economici che etici su tutta
la popolazione".
"La grave crisi economica che ha, purtroppo, assunto
caratteristiche sistemiche sta infatti incidendo profondamente
sui bilanci degli Enti pubblici, anche e soprattutto su quello
della nostra Regione. Una situazione che non rende più possibili
finanziamenti in ogni settore, ma che, in assenza di regole e
programmazione stringenti, deve ottimizzare le scarse risorse
dove realmente servono".
"È del tutto evidente - prosegue l'esponente di Forza Italia -
che la normativa nazionale sull'immigrazione è inadeguata a dare
risposte risolutorie al problema, condizionata com'è dalle regole
che l'Europa ci impone, pur non dandoci gli aiuti che l'Italia,
vista anche la sua posizione geografica, meriterebbe. La nuova
norma regionale, fortemente voluta dal centrosinistra, vorrebbe
intervenire in questo campo per favorire l'integrazione sociale,
culturale e civile dei cittadini stranieri, prevedendo, tra
l'altro, l'erogazione di contributi per interventi di politiche
abitative, istruzione e formazione professionale, inserimento
lavorativo, alfabetizzazione, accesso ai servizi educativi,
protezione ed assistenza sociale e sanitaria".
"Fin qui niente da dire, però, vista la scarsità di risorse
disponibili, una domanda mi sorge spontanea: tutti questi servizi
e aiuti sono garantiti anche e soprattutto ai cittadini italiani
che si trovano in condizioni di povertà e disagio socio-economico
e che vanno tutelati proprio come gli immigrati? Sfogliando i
giornali vi sono, infatti, molte situazioni di imprenditori
caduti in disgrazia, padri separati senza una casa, persone in
cassa integrazione o rimaste senza lavoro che non possono più
pagare le rette degli asili, senza contare l'aumento esponenziale
di coloro che si rivolgono alla Caritas perché non riescono più a
comprare cibo, farmaci e beni di prima necessità".
"Alla luce di queste situazioni di disagio - conclude Novelli -
credo che sarebbe utile che venga redatta, nell'ambito del
Comitato ristretto della VI Commissione, una tabella dove vengano
specificate e raffrontate le risorse per il welfare ed il sociale
(penso, ad esempio al Fondo per l'emergenza abitativa che gli
immigrati hanno, ma di cui i cittadini italiani pare non possano
usufruire) stanziate sia per i cittadini italiani che per gli
immigrati, in modo da poterle eventualmente bilanciare in modo
equo e corretto".