Iacop e Consigli Regioni speciali da presidente Corte costituzionale
(ACON) Roma, 7 apr - COM/AB - I presidenti dei Consigli delle
Regioni speciali, con il coordinatore Franco Iacop presidente
dell'Assemblea legislativa del FVG, hanno incontrato a Roma il
presidente della Corte costituzionale Gaetano Silvestri, con il
quale si sono confrontati in merito alle riforme istituzionali
che in questi giorni sono al centro del dibattito politico, con
in particolare riguardo alle norme che rivedono il Titolo V della
Carta e che toccano le competenze delle Regioni.
Il presidente Silvestri ha affermato che la specialità è un fatto
e non è frutto di una volontà politica mutevole nel tempo. Essa
si basa su elementi storici stabili che non possono essere
disconosciuti, tanto meno da fatti contingenti. In senso più
ampio, il regionalismo deve essere cooperativo e basarsi sul
metodo della negoziazione ragionevole con lo Stato, secondo il
principio della leale collaborazione.
In tale contesto - ha aggiunto - le Commissioni paritetiche
Stato-Regione per l'attuazione degli Statuti speciali sono molto
importanti e il loro lavoro dev'essere più incisivo e
maggiormente considerato, anche per far sì che l'esercizio della
specialità possa evolversi adeguandosi al mutare delle condizioni
specifiche del Paese e dei singoli territori.
Il sistema regionale caratterizzato dalle specialità - così
ancora Silvestri - si basa sugli elementi dell'autonomia e della
responsabilità e trae la propria ragion d'essere da chi solo
rappresenta la sovranità: la Costituzione.
Il presidente Iacop, anche a nome delle altre Regioni, ha
ricordato che l'Autonomia rientra nei principi fondamentali della
Costituzione (art.5) e che il principio della sussidiarietà, il
regionalismo e le autonomie territoriali e locali sono
espressamente previsti dal Trattato di Lisbona e sono artefici
delle politiche nazionali ed europee.
Iacop ha inoltre manifestato la necessità che il disegno di
riforma della Costituzione attualmente in discussione preveda
l'introduzione di una clausola espressa di salvaguardia degli
Statuti speciali, in grado bilanciare la clausola di supremazia
dello Stato; per le questioni di carattere finanziario è
indispensabile prevedere che le relazioni finanziarie con lo
Stato si basino su una clausola pattizia costituzionalizzata,
così da evitare i sempre più ricorrenti interventi dello Stato
con legge ordinaria che, di fatto, violano i principi
costituzionali della specialità e impediscono alle Regioni di
esercitare compiutamente le proprie competenze primarie.
Il presidente Silvestri ha espresso una valutazione molto
positiva dell'incontro, che ha permesso una riflessione
responsabile sulle ragioni della specialità e dell'autonomia,
ricordando quanto la geografia, la storia e la presenza delle
minoranze linguistiche abbiano avuto un peso nella nascita del
Friuli Venezia Giulia.