FI: mozione per risarcimento agli esuli dei beni abbandonati
(ACON) Trieste, 8 apr - COM/ET - "La presidente Serracchiani si
impegni a sensibilizzare il Governo a porre rimedio alla
sconfortante sentenza della Cassazione che, di fatto, non
riconosce agli esuli istriani, fiumani e dalmati i torti subiti".
Questo il contenuto della mozione urgente presentata in Consiglio
regionale dal gruppo di Forza Italia a seguito della decisione
della Suprema Corte di non prevedere alcun risarcimento per i
beni immobili abbandonati dagli italiani fuggiti dall'ex
Jugoslavia alla fine della Seconda Guerra mondiale.
"Siamo di fronte - dichiara il capogruppo Riccardo Riccardi -
all'ennesimo episodio in cui la magistratura supplisce alla
politica: dopo la legge elettorale e le politiche ambientali,
come il caso dell'Ilva di Taranto, adesso anche un fatto di
rilevanza storica, come quello dell'esodo, viene declinato
nell'asettico burocratese di una sentenza".
"Ma in questo caso - continua il consigliere Bruno Marini - la
politica ha l'obbligo di ridare dignità allo Stato, cercando di
porre rimedio a una decisione che non fa giustizia su quello che
subirono gli esuli e che, per oltre cinquant'anni, fu nascosto a
un intero Paese".
"Risarcire gli esuli - sottolinea il consigliere Rodolfo Ziberna
- non è un obbligo morale, ma anche di legge. C'è un diritto
internazionale che deve essere rispettato e di cui questa
sentenza, a mio avviso, non tiene conto".
"C'è da considerare - sottolineano i cinque sottoscrittori della
mozione - che la stessa sentenza della Cassazione ribadisce che
esiste un diritto soggettivo della parte nei confronti della
Pubblica amministrazione a ricevere un indennizzo, ma che non ha
natura risarcitoria ed è ispirato a criteri di solidarietà della
comunità nazionale; quindi, l'ammontare dello stesso è
liberamente stabilito dal legislatore".
"Per questo - concludono i consiglieri di Forza Italia - è
doveroso affrontare sul piano politico, una volta per tutte e in
maniera equa, l'annoso problema degli indennizzi agli esuli
istriani, fiumani e dalmati per i beni."
ET