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Citt: Paviotti, dati pubblici più facilmente accessibili

09.04.2014
16:34
(ACON) Trieste, 9 apr - COM/AB - Il Consiglio regionale ha approvato la legge sui dati aperti e loro riutilizzo, della quale è stato relatore Pietro Paviotti, capogruppo dei Cittadini. E sono proprio i Cittadini che, anche grazie all'impegno dell'assessore Paolo Panontin, hanno fortemente voluto il provvedimento. "L'argomento - ha spiegato Paviotti - potrebbe apparire molto tecnico e legato al livello di capacità informatica di ciascuno di noi. In realtà non è così. La liberalizzazione e la diffusione dei dati in possesso delle Istituzioni è un'idea lanciata nel 2009 dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che oggi riprendiamo con convinzione così come hanno già fatto oltre 60 Paesi in tutto il mondo".

La legge regionale prevede, in buona sostanza, di favorire una sempre maggiore trasparenza e apertura della Pubblica Amministrazione verso il mondo esterno (cittadini, ma anche imprese, associazioni), offrendo l'opportunità di accedere alle informazioni in suo possesso e quindi, in ultima analisi, alla possibilità di incidere sui processi decisionali. In questo senso il grande patrimonio di dati in possesso della PA deve essere messo a disposizione di tutti in modo semplice, accessibile e disaggregabile.

La norma non riguarda, ovviamente, tutti i dati in possesso della PA. Certamente non quelli sensibili, ma solo quelli già oggi disponibili e quelli che, in futuro, si dovesse decidere di pubblicizzare. La differenza sostanziale è la facilitazione con la quale questi dati saranno offerti (tramite sistemi informatici) e la loro utilizzabilità a vari fini, anche imprenditoriali (quindi liberi da brevetti).

Una delle modalità con cui i dati aperti incidono nel settore privato è quella di incoraggiare la nascita di nuove imprese. Spesso si tratta di start up che acquisiscono e rielaborano in modo innovativo le informazioni dalle quali traggono spunto per individuare nuovi servizi e nuovi prodotti da offrire a un mercato potenzialmente in divenire. "I benefici attesi - così ancora Paviotti - sono fondamentalmente tre: promuovere, grazie alla diffusione libera e gratuita di un'enorme patrimonio di informazioni, lo sviluppo economico del territorio; migliorare la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini alla vita politica e alle scelte pubbliche; rendere sempre maggiormente trasparenti e tracciabili i procedimenti amministrativi con lo scopo di poter controllare e verificare l'adeguatezza degli stessi riducendo il rischio di fenomeni corruttivi e migliorando la qualità dei servizi offerti. Con questa legge - ha concluso Paviotti - si chiede alla PA un cambio culturale, una riorganizzazione del proprio lavoro ancora più a servizio del cittadino".