II Comm: audizioni a Udine con distretti sedia e componentistica
(ACON) Udine, 14 apr - ET - La II Commissione consiliare ha
sentito, nella sede della Regione a Udine, i vertici delle ASDI
della sedia e quelli della componentistica e della termo
elettromeccanica (Comet), un incontro importante sul percorso
conoscitivo sulle realtà dei Distretti. Le due ASDI hanno
presentato le attività a favore delle imprese che hanno deciso di
avvalersi dei loro servizi.
L'ASDI della sedia, unica società per azioni nel panorama dei
Distretti, basa la propria attività sui fondi guadagnati
attraverso i servizi offerti alle aziende sugli assi della
formazione, comunicazione, aggregazione e internazionalizzazione,
oltre ai servizi di certificazione. Nel contesto delle aziende
seguite dall'ASDI, nel 2013 ci sono stati numeri positivi: il
fatturato è salito del 2,18% rispetto al 2012 e c'è stato un
aumento anche dell'occupazione di 8 unità (1039). Un bilancio
positivo anche per l'Agenzia vista come azienda, che non
percepisce fondi pubblici e ha prodotto con i propri servizi un
fatturato di 280.000 euro. Per i vertici del Distretto è
fondamentale che la Regione dia presto certezze alle Agenzie. Nel
caso specifico, a fronte dei molti sforzi fatti si è di fronte ai
primi segni di una ripresa (buoni i segnali dal Salone del Mobile
di Milano). Sarebbe quindi opportuno che il pubblico continuasse
a contribuire allo sviluppo del distretto intero.
L'ASDI Comet ha competenza su 25 comuni tra Pordenone e Udine -
si tratta di circa 1308 imprese operanti nei settori di
competenza - e opera prevalentemente sull'innovazione del
processo di produzione, seguendo i bisogni che emergono dalle
imprese, puntando sulla creazione di sinergie. Certificazione,
digitalizzazione, comunicazione, efficientamento energetico,
innovazione e internazionalizzazione, sono alcuni dei campi in
cui agisce. La proposta dell'ASDI Comet per il futuro è di
superare i Distretti e lavorare sull'identificazione di filiere
legate al prodotto e non solo al territorio. Nel caso della
regione Friuli Venezia Giulia sarebbero 4: casa arredo, meccanica
e elettronica, agroalimentare e nautica. In base a questo la
Regione dovrebbe farsi cabina di regia, munendosi di un vero e
proprio piano industriale e indirizzando finanziamenti,
investimenti e contributi, in una logica, secondo Comet, molto
più vicina alle dinamiche internazionali.
(immagini tv)