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I Comm:audizione vertici Banca Cividale e Cassa di Risparmio FVG

16.04.2014
18:28
(ACON) Trieste, 16 apr - MPB - I vertici della Banca Popolare di Cividale e della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia in audizione alla I Commissione consiliare - presidente Renzo Liva (PD) - sul contributo che il sitema creditizio può dare per il superamento della crisi. Strategico - per Liva - il ruolo che il credito può avere sia verso le imprese che verso le famiglie ed essenziale una valutazione comune di strumenti e linee di azione previste e da prevedere.

La crisi è destinata ancora a durare e non si tornerà al benessere di una volta, ha affermato il presidente della Banca di Cividale Lorenzo Pelizzo: a dicembre 2013 elevato calo dei prestiti alle imprese, su base annua (-5,8%), e alle famiglie (-1,0%), mentre i costi del credito sono maggiori per le PMI e le imprese confermano una crescente difficoltà di accesso. La Banca di Cividale è l'unica Popolare ad aver resistito sul territorio nonostante i molti tentativi fatti per aggregarla ed è tra le più piccole realtà creditizie indipendenti a livello europeo ad aver attivato una autonoma convenzione diretta con la BEI (Banca Europea per gli Investimenti) - ha sottolineato Pelizzo - e anche se, dopo 127 anni, chiuderà il bilancio per la prima volta in negativo, questo però non deve spaventare; il sostegno al tessuto economico regionale si realizza attraverso tre linee: mitigazione del rischio di credito anche con una stretta collaborazione con il sistema regionale dei Confidi, cui si affiancano strumenti di garanzia pubblica; trasferimento di liquidità alle imprese; partecipazione a tutte le iniziative di sistema finalizzate a facilitare il rimborso delle esposizioni in essere attraverso la sospensione del rimborso della quota capitale dei mutui e dei finanziamenti o la rimodulazione dei piani di ammortamento (oltre 700 operazioni l'anno nel biennio 2012-2013). Una azione che può essere favorita razionalizzando gli stumenti e canalizzando le risorse su alcuni macrointerventi evitando la dispersione in iniziative di minore portata economica o territorialie. Presentati anche aspetti importanti quali l'allocazione di risorse verso i sistemi di garanzia e l'utilizzio dei fondi di rotazione, ma anche la possibilità di sviluppare attività di leasing.

Costante trend di riduzione della domanda di credito e aumento del costo del credito anche dall'osservatorio della Cassa di Risparmio FVG. Il presidente Giuseppe Morandini, insieme con il direttore generale dell'Istituto Renzo Savonato, illustrando i risultati per il 2013 dell'Istituto (che è di proprietà al 100% del Gruppo Intesa Sanpaolo) ha comunque evidenziato che nonostante la congiuntura avversa l'attività di erogazione è continuata (quelle a medio/lungo termine l'anno scorso sono state pari a 388 milioni di euro contro i 370 del 2012). E se l'appartenenza al Gruppo consente di offrire servizi specialistici, altri strumenti operativi discendono da accordi e convenzioni con categorie imprenditoriali: il più recente è dell'anno scorso e punta a stimolare e a sostenere la domanda di credito delle PMI attraverso sei linee di intervento con attenzione a crescita dimensionale dell'impresa, risorse umane, efficienza energetica ed ecosostenibilità, reti d'impresa, innovazione e ricerca, internazionalizzazione. Altri ambiti di azione riguardano i clienti privati, le famiglie in primo piano (Mutui prima casa; Prestito Nuovi Nati che ha consentito a CaRiFVG di erogare nel 2013 132 mila euro per una trentina di nuove richieste), microcredito e terzo settore.

Illustrazioni che hanno aperto la strada a una serie di riflessioni sul fatto - ha detto Pelizzo - che esiste una parte della società che pur non essendo toccata dalla crisi non spende, ma anche che, dopo 7 trimestri negativi, si registra una crescita dell'export e questo deve indurre a guardare con fiducia perchè - ha sottolineato Morandini - ci sono disponibilità che aspettano di essere messe in circolo. E sulla base delle osservazioni dei consiglieri, l'attenzione si è rivolta anche su un settore come l'edilizia - e le ristrutturazioni - in cui si potrebbe fare di più; ma anche sull'importanza di aiutare gli imprenditori, specie di piccole dimensioni, a superare la solitudine quotidiana nella quale spesso si trovano a operare.

Rapporti con i Confidi, caratteristiche dell'export, selettività del credito, possibile ruolo di una banca pubblica, alcuni degli aspetti ulteriormente trattati in uno scambio di vedute e approfondimenti che continuerà in prossimi incontri. Infatti già una nuova audizione - ha annunciato Liva - è stata fissata per il prossimo 13 maggio, quando la Commissione incontrerà i vertici di BCC e Friuladria.