Presidente Iacop a Roma: riforme costituzionali, audizione in I Comm. Senato
(ACON) Trieste, 24 apr - COM/MPB - Il presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, in
rappresentanza della nostra Regione e in qualità di coordinatore
dei Consigli delle Regioni speciali, è intervenuto all'audizione
che la I Commissione (Affari costituzionali) del Senato -
presieduta dalla senatrice Anna Finocchiaro, presente il ministro
per le Riforme istituzionali Maria Elena Boschi - ha tenuto
questo pomeriggio a Roma sul tema delle riforme costituzionali
con le due Conferenze rispettivamente dei Consigli regionali e
delle Regioni e Province autonome.
Oggi si è aperto il confronto sui diversi disegni di legge
costituzionale, compreso quello che poi riunirà i vari testi
diventando la base di riferimento proposta dal Governo - ha
spiegato al termine dell'incontro Iacop sottolneando come
l'audizione abbia dimostrato l'attenzione del Senato e la volontà
di condividere la riforma con il sistema delle Autonomie;
un'attenzione avvalorata dalla presenza del ministro a
dimostrazione dell'importanza data dal Governo al confronto con
il sistema delle Regioni in particolare e delle Autonomie in
generale.
Sono state ribadite le linee sulle quali le Conferenze delle
Regioni e delle Assemblee legislative regionali hanno - in tema
di riforme - da tempo avviato il dibattito: il superamento del
bicameralismo perfetto; un Senato rappresentativo delle Regioni
e, soprattutto, delle Autonomie; chiarezza nelle attribuzioni
delle competenze di Stato e Regioni; valorizzazione del
regionalismo inteso come governo differenziato sui territori,
nell'opportunità di una reciproca attribuzione di responsabilità,
da attuarsi attraverso i principi della collaborazione
istituzionale.
Iacop ha quindi precisato che per le Regioni speciali e per le
Autonomie differenziate è stato indicato il loro riconoscimento
costituzionale e pertanto l'opportunità sia di un percorso che
tenga conto della salvaguardia della specialità nella logica di
un adeguamento rispetto alle previsioni di riforma del Titolo V,
sia di una relazione attiva rispetto all'esercizio delle
funzioni, mediante principi di delega di funzioni esercitate
dallo Stato, il tutto attraverso intese e percorsi da attuare con
i meccanismi delle Commissioni paritetiche o degli accordi
interistituzionali tra Stato e Regioni.
Ora, ha concluso il presidente, attendiamo la formulazione del
testo base sul quale dovrà iniziare a pronunciarsi il Senato che
a questo percorso ha dato avvio.