VI Comm: approvato Programma immigrazione 2014
(ACON) Trieste, 29 apr - ET - La VI Commissione consiliare ha
approvato a maggioranza il Programma immigrazione per il 2014.
Sono sei gli ambiti d'intervento, con 14 diverse azioni:
istruzione e formazione, emergenza abitativa, assistenza
sanitaria e protezione sociale, ma anche mediazione linguistica,
attività informative e interculturali, il tutto a favore
dell'integrazione dei cittadini stranieri che risiedono in Friuli
Venezia Giulia. Le risorse a disposizione sono pari a oltre 2,4
milioni di euro.
Si sostengono le politiche di accoglienza e inserimento
scolastico (975.000 euro); l'accompagnamento abitativo (500.000
euro utilizzati sia per stranieri, che per cittadini italiani);
per l'assistenza sanitaria e la protezione sociale, la rete di
sportelli informativi e di mediazione linguistica si stanziano
280.000 euro, per favorire la conoscenza dei servizi e per
evidenziare le opportunità occupazionali ci sono 650.000 euro.
I dati sui quali si basa il Programma sono che al 1 gennaio 2013
la popolazione straniera residente in Friuli Venezia Giulia era
di 102.568 unità (fonte ISTAT), pari all'8,4% del totale della
popolazione residente, con una variazione del 5,4% rispetto
all'anno precedente. Il tasso di stranieri naturalizzati è di
quasi il 25%, dato quasi doppio rispetto a quello nazionale
(13,5%). Le persone adulte si stabiliscono in Friuli Venezia
Giulia per ragioni di lavoro e operano nell'industria, nelle
costruzioni, in pesca e agricoltura. Forte la presenza di donne
nel settore dei servizi, assistenziale e sanitario, così come in
ristoranti e alberghi.
"Sono persone che lavorano e che pagano le tasse, producendo un
altissimo saldo attivo sotto il profilo fiscale e contributivo",
ha evidenziato Torrenti. "L'immigrazione rappresenta, per il
Friuli Venezia Giulia (così come per l'Italia intera), una
risorsa. Quindi il Programma risulta essere, in un certo senso un
investimento e restituisce appena una piccola parte di quanto
loro producono in termini di ricchezza".
Torrenti ha anche sottolineato i principali temi che la questione
immigrazione pone attualmente. C'è necessità di attrezzarsi
meglio sul fronte sempre attuale dei rifugiati, potenziando il
Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR),
per prepararsi a nuovi eventuali flussi migratori. Attualmente le
strutture di prima accoglienza di Trieste e Gorizia sono sature,
accogliendo rispettivamente 460 e 316 persone, mentre le
potenzialità province di Udine e Pordenone risultano sotto
utilizzate. "Una sperequazione questa - ha detto l'assessore -
che va risolta con molta buona volontà da parte di tutti".
La situazione dei rifugiati si deve gestire con un piano
strutturato da condividere con il Governo, che porta per intero
l'onere dei costi di vitto, alloggio e assistenza di queste
persone di circa 30 euro al giorno. La Regione è attualmente alla
ricerca di soluzioni che possano prescindere da una avversata
riapertura del CIE e ha chiesto uno sforzo alle Prefetture per
dare una risposta omogenea su tutto il territorio regionale, con
attenzione sia per chi viene accolto, che per chi accoglie. Serve
comunque avere la certezza di un tetto massimo di accoglienza,
anche questo da determinare di concerto con lo Stato, per poter
strutturare bene un piano duraturo e efficace, possibilmente
attraverso un percorso di integrazione (o migrazione verso altre
mete) per i richiedenti asilo, più rapido dell'attuale.
(immagini tv)