CR: illustrata proposta di legge Garante diritti persona (6)
(ACON) Trieste, 7 mag - ET - La proposta di legge - illustrata
dalla prima firmataria Chiara Da Giau (PD) - istituisce il
Garante regionale dei diritti della persona. Tale necessità
deriva dall'attuale assetto, definito critico anche dall'Autorità
nazionale che ha chiesto ai presidenti di Giunta e Consiglio
regionale di dotarsi di questa figura, allineandosi con le altre
regioni che in questi anni hanno legiferato in merito.
L'organismo di garanzia da istituire ha tra i suoi compiti il
collegamento tra i diversi soggetti che operano a vario titolo
con bambini e adolescenti sul territorio, l'individuazione e la
formazione di persone disponibili a svolgere l'ufficio di tutela
o curatela, la vigilanza e la verifica su accoglienza e cura
prestata alle persone di minore età collocate fuori famiglia o in
strutture di detenzione e ai minori di Paesi terzi non
accompagnati, la promozione di iniziative di contrasto alla
dispersione scolastica e di azioni positive per la gestione dei
contrasti in ambito scolastico e sociale, l'agevolazione del
coordinamento delle attività di sostegno agli adolescenti che
raggiungano la maggiore età.
Vengono introdotte anche funzioni di garanzia nei confronti di
altri soggetti che richiedono tutela: le persone sottoposte a
limitazione delle libertà personali (detenuti, persone di Paesi
terzi trattenute presso centri di identificazione ed espulsione,
ricoverati in strutture sanitarie perché sottoposti a trattamento
sanitario obbligatorio o che si trovino in altri luoghi di
restrizione o di limitazione delle libertà personali) e persone
che per ragioni di ascendenza o di origine nazionale o etnica,
appartenenza linguistica o culturale, convinzioni personali e
religiose, condizioni personali e sociali, comprese le condizioni
di disabilità temporanee o permanenti, età, appartenenza,
identità di genere o orientamento sessuale, siano destinatari di
comportamenti lesivi dei diritti della persona.
Il Garante dei diritti della persona sarà un organo costituito in
un collegio di 3 componenti che si dividono le funzioni di
Garante dei bambini e degli adolescenti, Garante delle persone
private della libertà personale, Garante per le persone a rischio
di discriminazione, eletti dal Consiglio regionale. Fondamentali
anche l'indipendenza e l'autonomia di azione; il ruolo di
coordinamento e stimolo alla collaborazione tra i diversi
soggetti in ambito regionale senza sovrapposizioni e l'azione di
collegamento con le analoghe figure regionali e nazionali; la
specifica delle funzioni volte alla promozione dei diritti delle
persone tramite azioni di ascolto, mediazione, segnalazione,
rappresentanza e facilitazione degli operatori; l'impegno a
relazionare costantemente agli organi amministrativi regionali
sull'attività svolta e sui suoi esiti.
Ulteriore relazione di maggioranza, che ha evidenziato
l'opportunità di questa norma, è stata svolta da Giulio Lauri
(SEL). Il consigliere ha sottolineato la necessità di una simile
figura, per tutelare i diritti di persone che si vengono a
trovare in uno stato di maggiore vulnerabilità e di limitazione
della propria capacità di autotutela, portando esempi storici e
di cronaca a sostegno delle proprie tesi.
Nella relazione scritta di minoranza, Rodolfo Ziberna (FI) ha
definito l'iniziativa un'azione populista, ideologica e
demagogica, fumosa, sostanzialmente inutile e costosa. Il
consigliere ha evidenziato tre punti fortemente critici: la
discriminazione di chi non appartiene a queste categorie o fasce
di protezione; la scarsa autorevolezza di cui il Garante sarebbe
dotato, ovvero generici poteri di promozione di azioni volte a
diffondere la conoscenza del fenomeno, protocolli di intesa e
ricerca di buone pratiche; compiti generici invece di compiti di
azione diretta negli ambiti di competenza assegnati dallo
Statuto, in modo da poter sortire effetti concreti.
(immagini tv)
(segue)