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CR: illustrata proposta di legge Garante diritti persona (6)

07.05.2014
16:18
(ACON) Trieste, 7 mag - ET - La proposta di legge - illustrata dalla prima firmataria Chiara Da Giau (PD) - istituisce il Garante regionale dei diritti della persona. Tale necessità deriva dall'attuale assetto, definito critico anche dall'Autorità nazionale che ha chiesto ai presidenti di Giunta e Consiglio regionale di dotarsi di questa figura, allineandosi con le altre regioni che in questi anni hanno legiferato in merito.

L'organismo di garanzia da istituire ha tra i suoi compiti il collegamento tra i diversi soggetti che operano a vario titolo con bambini e adolescenti sul territorio, l'individuazione e la formazione di persone disponibili a svolgere l'ufficio di tutela o curatela, la vigilanza e la verifica su accoglienza e cura prestata alle persone di minore età collocate fuori famiglia o in strutture di detenzione e ai minori di Paesi terzi non accompagnati, la promozione di iniziative di contrasto alla dispersione scolastica e di azioni positive per la gestione dei contrasti in ambito scolastico e sociale, l'agevolazione del coordinamento delle attività di sostegno agli adolescenti che raggiungano la maggiore età.

Vengono introdotte anche funzioni di garanzia nei confronti di altri soggetti che richiedono tutela: le persone sottoposte a limitazione delle libertà personali (detenuti, persone di Paesi terzi trattenute presso centri di identificazione ed espulsione, ricoverati in strutture sanitarie perché sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio o che si trovino in altri luoghi di restrizione o di limitazione delle libertà personali) e persone che per ragioni di ascendenza o di origine nazionale o etnica, appartenenza linguistica o culturale, convinzioni personali e religiose, condizioni personali e sociali, comprese le condizioni di disabilità temporanee o permanenti, età, appartenenza, identità di genere o orientamento sessuale, siano destinatari di comportamenti lesivi dei diritti della persona.

Il Garante dei diritti della persona sarà un organo costituito in un collegio di 3 componenti che si dividono le funzioni di Garante dei bambini e degli adolescenti, Garante delle persone private della libertà personale, Garante per le persone a rischio di discriminazione, eletti dal Consiglio regionale. Fondamentali anche l'indipendenza e l'autonomia di azione; il ruolo di coordinamento e stimolo alla collaborazione tra i diversi soggetti in ambito regionale senza sovrapposizioni e l'azione di collegamento con le analoghe figure regionali e nazionali; la specifica delle funzioni volte alla promozione dei diritti delle persone tramite azioni di ascolto, mediazione, segnalazione, rappresentanza e facilitazione degli operatori; l'impegno a relazionare costantemente agli organi amministrativi regionali sull'attività svolta e sui suoi esiti.

Ulteriore relazione di maggioranza, che ha evidenziato l'opportunità di questa norma, è stata svolta da Giulio Lauri (SEL). Il consigliere ha sottolineato la necessità di una simile figura, per tutelare i diritti di persone che si vengono a trovare in uno stato di maggiore vulnerabilità e di limitazione della propria capacità di autotutela, portando esempi storici e di cronaca a sostegno delle proprie tesi.

Nella relazione scritta di minoranza, Rodolfo Ziberna (FI) ha definito l'iniziativa un'azione populista, ideologica e demagogica, fumosa, sostanzialmente inutile e costosa. Il consigliere ha evidenziato tre punti fortemente critici: la discriminazione di chi non appartiene a queste categorie o fasce di protezione; la scarsa autorevolezza di cui il Garante sarebbe dotato, ovvero generici poteri di promozione di azioni volte a diffondere la conoscenza del fenomeno, protocolli di intesa e ricerca di buone pratiche; compiti generici invece di compiti di azione diretta negli ambiti di competenza assegnati dallo Statuto, in modo da poter sortire effetti concreti.

(immagini tv)

(segue)