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FI: Novelli, evitabili certi interventi con l'elisoccorso

31.05.2014
15:28
(ACON) Trieste, 31 mag - COM/AB - "Dal primo maggio l'elisoccorso del 118 sembra abbia effettuato almeno sei missioni per pazienti non traumatici in zone non impervie. Tutti interventi che potevano essere gestiti dall'automedica che, però, è stata soppressa dall'Azienda ospedaliera universitaria di Udine nell'ottica del contenimento dei costi. Quanto sono costate queste missioni con l'elicottero? E ancora, in questo modo viene garantita la protezione della salute della popolazione e la sicurezza dei cittadini?"

A porre i quesiti è il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli che ha presentato un'interpellanza alla Giunta. "Il primo maggio scorso - rileva Novelli - l'AOU di Udine ha modificato l'assetto organizzativo dei mezzi di soccorso nella postazione del capoluogo friulano, interrompendo, in particolare, la disponibilità dell'auto con autista che svolgeva funzioni di automedica".

"L'attivazione dell'automedica del 118 aveva come scopo l'invio del medico di emergenza nei codici rosso e giallo ed era deputata al miglioramento della qualità del soccorso extra-ospedaliero, visto che permetteva una precoce assistenza avanzata del paziente critico nelle patologie di tipo medico e nella gestione del trauma grave. L'automedica interveniva, infatti, autonomamente, o in supporto agli infermieri del 118 in tutte le situazioni a immediato rischio di vita che fossero di origine traumatica o medica e nei casi in cui ci fosse un rischio di evoluzione in tempi brevi, in un territorio di competenza calcolato su percorrenza inferiore ai venti minuti. E ciò anche in caso di indisponibilità dell'elisoccorso".

"L'automedica - prosegue l'esponente di Forza Italia - è stata sostituita con la presenza del medico a bordo di un'ambulanza aggiuntiva del 118 che ha ristretto, di fatto, in un colpo solo il territorio di azione (città e dintorni) e le possibilità di intervento, ovvero le funzioni operative di triage, valutazione, supporto alle altre professionalità presenti sul territorio e trattamento di emergenze contemporanee. Il tutto è stato giustificato dal contenimento dei costi imposto dalla Regione alle aziende, nell'ottica di gestire in ospedale solo i pazienti veramente acuti e demandare le altre necessità al territorio". "Parallelamente è stata anche disposta l'eventuale attivazione dell'elisoccorso in sostituzione dell'automedica per le zone di competenza di altre aziende sanitarie (Codroipo, Tarcento, Cividale)".

"Fin qui le norme, ma ecco i fatti: dal primo maggio - evidenzia ancora Novelli - risulterebbero eseguite almeno sei missioni con l'elicottero del 118 per pazienti non traumatici in zona non impervia. Missioni che, oltre ad avere controindicazioni cliniche al trasporto in elicottero di pazienti come quelli soccorsi (difficoltà ad eseguire rianimazione cardiopolmonare, impossibilità all'uso del defibrillatore, impraticabilità di monitoraggio clinico e trasporto in posizione supina che è incompatibile con l'insufficienza respiratoria acuta), hanno anche lasciato scoperta l'intera regione per eventuali vittime di traumi maggiori (di stretta competenza dell'elisoccorso delle ore diurne). Tutti interventi che, di fatto, potevano essere eseguiti più agevolmente ed in maggiore sicurezza con l'automedica".

"Chiedo quindi alla Giunta quanto sono costate queste missioni, se si sarebbero potute evitare con la presenza in servizio dell'automedica e se gli interventi in questione hanno effettivamente presentato controindicazioni cliniche al trasporto in elicottero".

"Chiedo, infine, se non ritiene - conclude Novelli - che scoprire dall'automedica aree geografiche dove fino al primo maggio era presente, non rappresenti un rischio palese ed inaccettabile per la protezione della salute della popolazione e la sicurezza dei cittadini".