FI: Novelli, evitabili certi interventi con l'elisoccorso
(ACON) Trieste, 31 mag - COM/AB - "Dal primo maggio
l'elisoccorso del 118 sembra abbia effettuato almeno sei missioni
per pazienti non traumatici in zone non impervie. Tutti
interventi che potevano essere gestiti dall'automedica che, però,
è stata soppressa dall'Azienda ospedaliera universitaria di Udine
nell'ottica del contenimento dei costi. Quanto sono costate
queste missioni con l'elicottero? E ancora, in questo modo viene
garantita la protezione della salute della popolazione e la
sicurezza dei cittadini?"
A porre i quesiti è il consigliere regionale di Forza Italia
Roberto Novelli che ha presentato un'interpellanza alla Giunta.
"Il primo maggio scorso - rileva Novelli - l'AOU di Udine ha
modificato l'assetto organizzativo dei mezzi di soccorso nella
postazione del capoluogo friulano, interrompendo, in particolare,
la disponibilità dell'auto con autista che svolgeva funzioni di
automedica".
"L'attivazione dell'automedica del 118 aveva come scopo l'invio
del medico di emergenza nei codici rosso e giallo ed era deputata
al miglioramento della qualità del soccorso extra-ospedaliero,
visto che permetteva una precoce assistenza avanzata del paziente
critico nelle patologie di tipo medico e nella gestione del
trauma grave. L'automedica interveniva, infatti, autonomamente, o
in supporto agli infermieri del 118 in tutte le situazioni a
immediato rischio di vita che fossero di origine traumatica o
medica e nei casi in cui ci fosse un rischio di evoluzione in
tempi brevi, in un territorio di competenza calcolato su
percorrenza inferiore ai venti minuti. E ciò anche in caso di
indisponibilità dell'elisoccorso".
"L'automedica - prosegue l'esponente di Forza Italia - è stata
sostituita con la presenza del medico a bordo di un'ambulanza
aggiuntiva del 118 che ha ristretto, di fatto, in un colpo solo
il territorio di azione (città e dintorni) e le possibilità di
intervento, ovvero le funzioni operative di triage, valutazione,
supporto alle altre professionalità presenti sul territorio e
trattamento di emergenze contemporanee. Il tutto è stato
giustificato dal contenimento dei costi imposto dalla Regione
alle aziende, nell'ottica di gestire in ospedale solo i pazienti
veramente acuti e demandare le altre necessità al territorio".
"Parallelamente è stata anche disposta l'eventuale attivazione
dell'elisoccorso in sostituzione dell'automedica per le zone di
competenza di altre aziende sanitarie (Codroipo, Tarcento,
Cividale)".
"Fin qui le norme, ma ecco i fatti: dal primo maggio - evidenzia
ancora Novelli - risulterebbero eseguite almeno sei missioni con
l'elicottero del 118 per pazienti non traumatici in zona non
impervia. Missioni che, oltre ad avere controindicazioni cliniche
al trasporto in elicottero di pazienti come quelli soccorsi
(difficoltà ad eseguire rianimazione cardiopolmonare,
impossibilità all'uso del defibrillatore, impraticabilità di
monitoraggio clinico e trasporto in posizione supina che è
incompatibile con l'insufficienza respiratoria acuta), hanno
anche lasciato scoperta l'intera regione per eventuali vittime di
traumi maggiori (di stretta competenza dell'elisoccorso delle ore
diurne). Tutti interventi che, di fatto, potevano essere eseguiti
più agevolmente ed in maggiore sicurezza con l'automedica".
"Chiedo quindi alla Giunta quanto sono costate queste missioni,
se si sarebbero potute evitare con la presenza in servizio
dell'automedica e se gli interventi in questione hanno
effettivamente presentato controindicazioni cliniche al trasporto
in elicottero".
"Chiedo, infine, se non ritiene - conclude Novelli - che scoprire
dall'automedica aree geografiche dove fino al primo maggio era
presente, non rappresenti un rischio palese ed inaccettabile per
la protezione della salute della popolazione e la sicurezza dei
cittadini".