CR: approvata la legge riordino risorse agricole e forestali (6)
(ACON) Trieste, 10 giu - MPB/ET - La legge di riordino e
semplificazione in materia di risorse agricole e forestali,
bonifica e pesca è stata approvata a maggioranza con 20 voti
favorevoli, 12 contrari e 4 astensioni.
A dire sì PD, SEL e Cittadini, contrari M5S, LN e FI, astenuti
NCD e AR.
Tre gli ordini del giorno accolti dalla Giunta prima della
votazione finale sul provvedimento.
Il primo è del MoVimento 5 Stelle. L'obiettivo a cui impegna la
Giunta è di contrastare l'uso delle sostanze tossiche nel
controllo delle specie infestanti al di fuori dalla pratiche
agricole. Nello specifico si chiede di bandire dagli interventi
lungo le strade tutti gli interventi diserbanti che non siano
meccanici e di informare i cittadini sui rischi dell'utilizzo di
prodotti diserbanti.
I consiglieri di SEL - primo firmatario Alessio Gratton - insieme
ai consiglieri del PD Silvana Cremaschi, Vittorino Boem, Stefano
Ukmar e Armando Zecchinon, a Eleonora Frattolin (M5S),a Emiliano
Edera (Citt) e a Rodolfo Ziberna (FI) impegnano la Giunta con il
loro ordine del giorno a inserire nel Programma di sviluppo
rurale la promozione e gestione di orti urbani. Si chiede anche
un intervento economico a favore di associazioni per progetti di
diffusione delle coltivazioni in ambito scolastico e urbano.
Il gruppo consiliare di Autonomia Responsabile - primo firmatario
Roberto Revelant -, Riccardo Riccardi, Roberto Novelli e Elio De
Anna di FI, Mara Piccin (LN), Gino Gregoris ed Emiliano Edera
dei Cittadini, Daniele Gerolin e Enzo Marsilio (PD), Alessandro
Colautti (NCD) e Renzo Tondo (Misto), hanno visto accolta la loro
richiesta alla Giunta di promuovere la pesca sportiva
dilettantistica a scopo turistico, anche attraverso concessioni o
affidamenti in gestione di zone di pesca a enti locali,
associazioni pescatori o altri soggetti interessati, e a
formulare una legge organica in materia di pesca sia
professionale che dilettantistica.
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L'Aula affronta ora la mozione per il riconoscimento dello stato
di crisi industriale complessa per l'area pordenonense.
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