SEL: Lauri, distinguere tra zone agricole e a rischio
(ACON) Trieste, 10 giu - COM/MPB - "E' possibile trovare un
proficuo punto di equilibrio tra le esigenze del mondo agricolo e
la tutela ambientale, e questo deve riguardare anche il vincolo
idrogeologico. Nel farlo però dobbiamo distinguere davvero dove
si farà nuova agricoltura e viticoltura e dove esiste davvero un
rischio effettivo di fenomeni di dissesto".
Lo ha dichiarato Giulio Lauri, presidente del Gruppo di Sinistra
Ecologia Libertà in Consiglio regionale, intervenendo in Aula
durante la presentazione di un emendamento sul dissesto
idrogeologico.
L'emendamento è stato poi ritirato a seguito dell'impegno da
parte dell'assessore Bolzonello e riportava la situazione del
vincolo allo stato precedente alle modifiche messe in atto dalla
Giunta di centrodestra nel 2012, prevedendo una mappatura
puntuale delle aree da tutelare il Carso triestino e goriziano e
distinguendo quelle in cui è concretamente prevedibile un
effettivo recupero agricolo.
"Siamo convinti che dove c'è agricoltura c'è anche un valido
presidio dell'uomo sul territorio e quindi lotta al dissesto
idrogeologico. Questa - ha proseguito - è un'occasione preziosa
per rivedere l'intera normativa sul dissesto idrogeologico
unitamente ai piani di gestione delle zone SIC e ZPS che
attendono da anni una nuova regolamentazione.
"L'impegno dell'aAssessore in questo senso - ha concluso Lauri -
è molto importante e nei prossimi mesi cercheremo di onorarlo al
meglio trovando una sintesi tra associazioni di agricoltori e
ambientaliste così come abbiamo cominciato a fare in queste
settimane nella stesura dell'emendamento poi ritirato".