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SEL: Lauri, distinguere tra zone agricole e a rischio

10.06.2014
18:32
(ACON) Trieste, 10 giu - COM/MPB - "E' possibile trovare un proficuo punto di equilibrio tra le esigenze del mondo agricolo e la tutela ambientale, e questo deve riguardare anche il vincolo idrogeologico. Nel farlo però dobbiamo distinguere davvero dove si farà nuova agricoltura e viticoltura e dove esiste davvero un rischio effettivo di fenomeni di dissesto".

Lo ha dichiarato Giulio Lauri, presidente del Gruppo di Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio regionale, intervenendo in Aula durante la presentazione di un emendamento sul dissesto idrogeologico.

L'emendamento è stato poi ritirato a seguito dell'impegno da parte dell'assessore Bolzonello e riportava la situazione del vincolo allo stato precedente alle modifiche messe in atto dalla Giunta di centrodestra nel 2012, prevedendo una mappatura puntuale delle aree da tutelare il Carso triestino e goriziano e distinguendo quelle in cui è concretamente prevedibile un effettivo recupero agricolo.

"Siamo convinti che dove c'è agricoltura c'è anche un valido presidio dell'uomo sul territorio e quindi lotta al dissesto idrogeologico. Questa - ha proseguito - è un'occasione preziosa per rivedere l'intera normativa sul dissesto idrogeologico unitamente ai piani di gestione delle zone SIC e ZPS che attendono da anni una nuova regolamentazione.

"L'impegno dell'aAssessore in questo senso - ha concluso Lauri - è molto importante e nei prossimi mesi cercheremo di onorarlo al meglio trovando una sintesi tra associazioni di agricoltori e ambientaliste così come abbiamo cominciato a fare in queste settimane nella stesura dell'emendamento poi ritirato".