CR: respinta mozione crisi complessa nel Pordenonese, fine lavori (7)
(ACON) Trieste, 10 giu - ET - L'Aula ha infine esaminato e
rigettato a maggioranza la mozione di Valter Santarossa (AR)
sullo stato di crisi industriale complessa per l'area
pordenonese.
L'assessore Bolzonello, nel contesto di un dibattito piuttosto
articolato, ha evidenziato come il dispositivo della mozione sia
superato e i requisiti per la richiesta di crisi complessa siano
venuti meno. "La Regione - ha spiegato l'assessore - aveva
inoltrato questa richiesta al momento della trattativa al tavolo
nazionale al Ministero dello sviluppo economico riguardante
l'Electrolux. Con gli accordi sopraggiunti, sono venuti meno i
presupposti per una simile richiesta". Bolzonello ha poi chiesto
il ritiro del dispositivo, richiesta rifiutata da Santarossa. "La
situazione ad oggi si è certo modificata, ha detto il proponente,
ricordando come la mozione sia stata depositata ai primi di
febbraio. Ma è solo una questione di tempo, perché sussistono
ancora i problemi di competitività dell'area. E continua la
crisi, con la disoccupazione correlata".
L'Aula ha così votato e respinto la mozione. La maggioranza che
l'ha bocciata ha ritenuto strumentale la scelta di mantenerla,
mentre le opposizioni hanno rivendicato l'opportunità di dare
avvio a quanto richiesto.
In premessa, il consigliere Santarossa aveva evidenziato le
possibilità offerte dalla normativa nazionale in materia, che
mette a disposizione risorse utili al finanziamento di programmi
e interventi per la competitività dell'apparato produttivo e per
il rilancio di aree che versano in situazioni di crisi complessa
di rilevanza nazionale tramite la sottoscrizione di accordi di
programma.
Si tratta, spiega Santarossa, di situazioni, che a seguito del
riconoscimento della Regione interessata, riguardano specifici
territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale
di rilevanza nazionale derivante da crisi di una o più imprese di
grande o media dimensione con effetti sull'indotto, o da una
grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata
specializzazione nel territorio.
Per il consigliere l'area pordenonese ha perduto, tra il 2008 e
il 2013, 1.441 imprese attive e oltre 15 mila posti di lavoro,
dimostrando un'incapacità delle nuove imprese di assorbire la
forza lavoro dismessa dalle fabbriche chiuse. A ciò si sarebbe
potuta sommare anche la situazione dell'Electrolux di Porcia, la
cui chiusura, o anche un radicale ridimensionamento, avrebbe
avuto conseguenze drammatiche sull'indotto, causando la perdita
del posto di lavoro di circa 2 mila occupati di cui 1.160 operai.
Al termine della votazione si sono conclusi gli odierni lavori
dell'Aula che riprenderanno domani, alle ore 10, con le IRI.
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(immagini tv)