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CR: respinta mozione crisi complessa nel Pordenonese, fine lavori (7)

10.06.2014
19:0
(ACON) Trieste, 10 giu - ET - L'Aula ha infine esaminato e rigettato a maggioranza la mozione di Valter Santarossa (AR) sullo stato di crisi industriale complessa per l'area pordenonese. L'assessore Bolzonello, nel contesto di un dibattito piuttosto articolato, ha evidenziato come il dispositivo della mozione sia superato e i requisiti per la richiesta di crisi complessa siano venuti meno. "La Regione - ha spiegato l'assessore - aveva inoltrato questa richiesta al momento della trattativa al tavolo nazionale al Ministero dello sviluppo economico riguardante l'Electrolux. Con gli accordi sopraggiunti, sono venuti meno i presupposti per una simile richiesta". Bolzonello ha poi chiesto il ritiro del dispositivo, richiesta rifiutata da Santarossa. "La situazione ad oggi si è certo modificata, ha detto il proponente, ricordando come la mozione sia stata depositata ai primi di febbraio. Ma è solo una questione di tempo, perché sussistono ancora i problemi di competitività dell'area. E continua la crisi, con la disoccupazione correlata".

L'Aula ha così votato e respinto la mozione. La maggioranza che l'ha bocciata ha ritenuto strumentale la scelta di mantenerla, mentre le opposizioni hanno rivendicato l'opportunità di dare avvio a quanto richiesto.

In premessa, il consigliere Santarossa aveva evidenziato le possibilità offerte dalla normativa nazionale in materia, che mette a disposizione risorse utili al finanziamento di programmi e interventi per la competitività dell'apparato produttivo e per il rilancio di aree che versano in situazioni di crisi complessa di rilevanza nazionale tramite la sottoscrizione di accordi di programma.

Si tratta, spiega Santarossa, di situazioni, che a seguito del riconoscimento della Regione interessata, riguardano specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale derivante da crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull'indotto, o da una grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione nel territorio.

Per il consigliere l'area pordenonese ha perduto, tra il 2008 e il 2013, 1.441 imprese attive e oltre 15 mila posti di lavoro, dimostrando un'incapacità delle nuove imprese di assorbire la forza lavoro dismessa dalle fabbriche chiuse. A ciò si sarebbe potuta sommare anche la situazione dell'Electrolux di Porcia, la cui chiusura, o anche un radicale ridimensionamento, avrebbe avuto conseguenze drammatiche sull'indotto, causando la perdita del posto di lavoro di circa 2 mila occupati di cui 1.160 operai. Al termine della votazione si sono conclusi gli odierni lavori dell'Aula che riprenderanno domani, alle ore 10, con le IRI.

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