CR: mozione sui canoni dei passi carrai su strade statali (5)
(ACON) Trieste, 11 giu - ET - Una mozione a firma lunga quella
presentata da Giuseppe Sibau, insieme ai colleghi consiglieri di
Autonomia Responsabile Roberto Revelant e Roberto Dipiazza, Mara
Piccin e Barbara Zilli (LN), Alessandro Colautti e Paride
Cargnelutti (NCD), Riccardo Riccardi, Elio De Anna e Roberto
Novelli (FI), Giovanni Barillari (Misto), Eleonora Frattolin,
Elena Bianchi e Andrea Ussai (M5S), Enzo Marsilio e Enio Agnola
(PD), con oggetto i canoni dei passi carrai sulle strade di
competenza dell'ANAS. L'Aula l'ha accolta a maggioranza, con la
specifica dell'assessore competente Mariagrazia Santoro, che ha
evidenziato come la Regione si sia già attivata nel senso
indicato dal dispositivo.
Il tema sono i passi carrai posizionati sulle strade statali in
regione, ovvero i canoni d'accesso applicati ai proprietari di
questo tipo d'accesso a case o aziende dall'ANAS Spa, per le
strade dove questo ente ha mantenuto la gestione diretta.
I proponenti chiedono alla Giunta di far giungere al tavolo di
lavoro, istituito con la legge di stabilità 2014 presso il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le istanze
specifiche dei cittadini e degli imprenditori e promuovere
l'eliminazione o la riduzione dei canoni sugli accessi a partire
dal 2014.
Secondo i proponenti infatti, le previsioni contenute nella norma
per la stabilizzazione della finanza pubblica hanno consentito a
ANAS SpA di adeguare i canoni di concessione di accesso alle
strade statali, nonché di aggiornare annualmente i canoni
all'indice di svalutazione monetaria calcolato dall'Istat. Tutto
ciò avrebbe portato all'autonoma rideterminazione dei canoni,
senza distinzioni tra concessioni già rilasciate e da rilasciare,
secondo tabelle e coefficienti di calcolo propri, che avrebbero
comportato aumenti spropositati dei canoni in precedenza
riscossi. La legge prevederebbe inoltre che vengano pagati gli
arretrati di 5 anni, fatto che inciderebbe molto negativamente
sulle finanze di imprese e famiglie, già provate dalla crisi.
In questo contesto, la Regione, proprietaria delle strade statali
a suo tempo gestite dall'ANAS SpA - evidenzia Sibau - ha
dimezzato i canoni per i passi carrai favorendo le attività
imprenditoriali che si trovano lungo le strade ora regionali.
Il problema dei passi carrai oggetto di canone, ora posto
all'attenzione dell'Aula, riguarderebbe in particolare strade
statali, che spesso collegano i confini e che pertanto si trovano
in zone di montagna già di per sé svantaggiate. La tassa dovuta
dai proprietari all'ANAS quindi rischia di incidere fortemente
sulle attività imprenditoriali e sui cittadini che già soffrono
maggiori disagi per le difficoltà connesse alla vita in zone di
montagna.
(segue)
(immagini tv)