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CR: mozione sui canoni dei passi carrai su strade statali (5)

11.06.2014
18:46
(ACON) Trieste, 11 giu - ET - Una mozione a firma lunga quella presentata da Giuseppe Sibau, insieme ai colleghi consiglieri di Autonomia Responsabile Roberto Revelant e Roberto Dipiazza, Mara Piccin e Barbara Zilli (LN), Alessandro Colautti e Paride Cargnelutti (NCD), Riccardo Riccardi, Elio De Anna e Roberto Novelli (FI), Giovanni Barillari (Misto), Eleonora Frattolin, Elena Bianchi e Andrea Ussai (M5S), Enzo Marsilio e Enio Agnola (PD), con oggetto i canoni dei passi carrai sulle strade di competenza dell'ANAS. L'Aula l'ha accolta a maggioranza, con la specifica dell'assessore competente Mariagrazia Santoro, che ha evidenziato come la Regione si sia già attivata nel senso indicato dal dispositivo.

Il tema sono i passi carrai posizionati sulle strade statali in regione, ovvero i canoni d'accesso applicati ai proprietari di questo tipo d'accesso a case o aziende dall'ANAS Spa, per le strade dove questo ente ha mantenuto la gestione diretta.

I proponenti chiedono alla Giunta di far giungere al tavolo di lavoro, istituito con la legge di stabilità 2014 presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le istanze specifiche dei cittadini e degli imprenditori e promuovere l'eliminazione o la riduzione dei canoni sugli accessi a partire dal 2014.

Secondo i proponenti infatti, le previsioni contenute nella norma per la stabilizzazione della finanza pubblica hanno consentito a ANAS SpA di adeguare i canoni di concessione di accesso alle strade statali, nonché di aggiornare annualmente i canoni all'indice di svalutazione monetaria calcolato dall'Istat. Tutto ciò avrebbe portato all'autonoma rideterminazione dei canoni, senza distinzioni tra concessioni già rilasciate e da rilasciare, secondo tabelle e coefficienti di calcolo propri, che avrebbero comportato aumenti spropositati dei canoni in precedenza riscossi. La legge prevederebbe inoltre che vengano pagati gli arretrati di 5 anni, fatto che inciderebbe molto negativamente sulle finanze di imprese e famiglie, già provate dalla crisi.

In questo contesto, la Regione, proprietaria delle strade statali a suo tempo gestite dall'ANAS SpA - evidenzia Sibau - ha dimezzato i canoni per i passi carrai favorendo le attività imprenditoriali che si trovano lungo le strade ora regionali.

Il problema dei passi carrai oggetto di canone, ora posto all'attenzione dell'Aula, riguarderebbe in particolare strade statali, che spesso collegano i confini e che pertanto si trovano in zone di montagna già di per sé svantaggiate. La tassa dovuta dai proprietari all'ANAS quindi rischia di incidere fortemente sulle attività imprenditoriali e sui cittadini che già soffrono maggiori disagi per le difficoltà connesse alla vita in zone di montagna.

(segue)

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