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IV Comm: illustrazione ddl urbanistica, edilizia e lavori pubblici

16.06.2014
12:53
(ACON) Trieste, 16 giu - ET - La IV Commissione regionale, presidente Vittorino Boem (PD), ha sentito Mariagrazia Santoro, assessore alle Infrastrutture e alla Pianificazione territoriale, che ha illustrato il disegno di legge per la semplificazione in materia urbanistico-edilizia, lavori pubblici, edilizia residenziale pubblica, telecomunicazioni e interventi contributivi.

Santoro ha chiarito, in prima battuta, che non si tratta di una riforma, ma di misure urgenti che incidono dove sussistono esigenze di maggiore semplicità. Semplicità, che in questo caso non sta per deregulation, ma per chiarezza di regole e per tempi certi.

"Si tratta di uno strumento strategico utile nel contesto che si è creato con il sopraggiungere dei vincoli del Patto di stabilità, del blocco degli investimenti infrastrutturali e della difficoltà del settore edilizio. Sono misure dettagliate con risposte concrete per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni", ha spiegato l'assessore. L'obiettivo è di dare certezza e fissare tempi rapidi alle procedure soprattutto in materia di edilizia e urbanistica.

Alcuni gli esempi delle previsioni portate dalla norma e evidenziati da Santoro. Per quel che riguarda il permesso a costruire, il termine è stato fissato al massimo in 75 giorni (60 per l'istruttoria e 15 per eventuali integrazioni). Si supera il problema della distanza minima di 10 metri nelle zone equiparate a centri storici (in particolare le zone B0 sono equiparate alle zone A ai sensi del decreto ministeriale 1444/68, così che si possono mantenere le distanze preesistenti tra edifici, anche se finestrati). Risolto anche il problema posto dalla certificazione d'agibilità: verrà tenuto conto anche della data di costruzione dell'edificio, cioè dell'eventuale difformità dovuta al cambio normativo. Importanti anche le semplificazioni per gli adempimenti necessari agli interventi edili in zona sismica, su tutto il territorio regionale. Novità in materia contributiva per i Comuni, mentre il ddl sblocca anche la procedura per l'utilizzo di determinati fondi a favore del sistema delle ATER.

La norma si compone di 41 articoli, suddivisi per 6 Titoli. Ecco i contenuti.

Titolo I - misure di semplificazione in materia urbanistico-edilizia: tra le altre anche le previsioni di silenzio assenso automatico sulla domanda di rilascio del titolo edilizio, e dal divieto per la PA di richiedere documenti o certificati acquisibili d'ufficio, alla possibilità di procedere con SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) per interventi di ristrutturazione edilizia che incidano sulla sagoma di edifici esterni al centro storico e non vincolati.

Al Titolo II le misure di semplificazione in materia di trasporto pubblico regionale e locale, trasporto merci, motorizzazione, circolazione su strada e viabilità. Il Titolo III tratta di semplificazioni in materia di lavori pubblici e opere strategiche in attesa della legge di riordino dell'intero settore delle opere pubbliche regionali. Il Titolo IV contiene misure in materia di telecomunicazioni.

Il Titolo V (Misure urgenti per fronteggiare la crisi nel settore dei lavori pubblici), si compone di 11 articoli e mira a risolvere le problematiche contributive evidenziate dagli Enti beneficiari, anche in relazione al rispetto del Patto di stabilità. Le disposizioni contenute non rivestono alcun impatto finanziario a carico del bilancio della Regione.

Infine, al Titolo VI, (Misure per la valutazione delle condizioni di assegnazione, mantenimento e revoca del servizio dell'edilizia residenziale pubblica sovvenzionata), prevede tutte le disposizioni integrative alla vigente disciplina di settore, che puntano a eliminare le problematiche applicative e interpretative in materia di calmierazione del disagio abitativo, senza alcun impatto finanziario a carico del bilancio della Regione.

Di seguito, la Commissione svolgerà una serie di audizioni con i portatori di interesse.

(immagini tv)