LN: Zilli, la Regione investa su giovani coppie e natalità
(ACON) Trieste, 20 giu - COM/ET - "Crollano le nascite in
Friuli Venezia Giulia: nel 2013, il saldo negativo è di 416 unità
rispetto al 2012, mentre attendiamo i dati relativi al 2014.
Crisi occupazionale e precarietà lavorativa estremizzata stanno
minando alla base la nostra società".
Barbara Zilli (LN) interviene sul tema segnalando come, secondo
lei la Regione, già con l'assestamento di bilancio, dovrebbe
investire con convinzione e lungimiranza sulle giovani coppie,
anziché sulle politiche immigratorie.
"Il tasso di natalità nelle regioni del Nord, e in Friuli Venezia
Giulia in particolare, è allarmante. Nascono pochi bambini e",
continua l'esponente della Lega Nord, "in percentuale, uno su
quattro è figlio di genitori stranieri. Questo significa che, se
non corriamo ai ripari, presto il Friuli Venezia Giulia sarà
tramutato, irreversibilmente, in terra di conquista per altri
popoli.
"Già oggi", spiega la consigliera, "nelle scuole di alcune
realtà, molte classi accolgono una percentuale rilevantissima di
bambini stranieri. Nessuna preclusione, solo una domanda:
vogliamo davvero estinguerci? Vogliamo davvero lasciare ad altri
la nostra terra?
"Trovo inspiegabile che le istituzioni non corrano ai ripari. Il
crollo di nascite è il risultato, seppur non in via esclusiva,
della crisi lavorativa: servono strumenti che agevolino le
giovani coppie e incentivino a fare figli. Che senso ha spendere
30mila euro al giorno, 900mila euro al mese, oltre 10 milioni di
euro all'anno per profughi e clandestini, se non sappiamo mettere
in campo una politica seria di sostegno alla natalità?", si
domanda l'esponente della minoranza in Consiglio regionale.
"La Giunta pensa che sia sufficiente il contributo per abbassare
le rette degli asili? Come si spiegano i tagli di un milione e
200mila euro per le politiche sociali e per la natalità in
particolare? La presidente Serracchiani dovrebbe volgere lo
sguardo verso l'Austria e la Germania, Paesi che sanno tutelare
molto bene i propri figli, con politiche serie e servizi
efficienti", chiosa Zilli.