CR: semplificazione edilizia, relatore maggioranza Lauri (6)
(ACON) Trieste, 26 giu - MPB - Questa è una norma di
manutenzione di parte dell'ordinamento regionale che disciplina
materie fondamentali per il futuro dello sviluppo del Friuli
Venezia Giulia: un provvedimento positivo nonostante la
possibilità di ulteriori miglioramenti.
È questo il giudizio del relatore di maggioranza Giulio Lauri
(SEL) che, soffermandosi sui contenuti, sottolinea come il tema
principale sia quello contenuto nel Titolo I inerente la
semplificazione della materia urbanistico-edilizia pur
all'interno di un quadro di regole certe, di rispetto della
pianficazione urbanistica ed edilizia e di tutela del suo
patrimonio architettonico. Vengono recepite misure di
semplificazione introdotte dallo Stato (come per esempio silenzio
assenso sulla domanda di rilascio del titolo edilizio, divieto
per la P.A. di richiedere documenti o certificati acquisibili
d'ufficio, possibilità di procedere con SCIA per interventi di
ristrutturazione edilizia che incidano sulla sagoma di edifici
esterni al centro storico e non vincolati) ed è inoltre
modificato l'ordinamento urbanistico contenuto nella legge 5 del
2007 eliminando le lacune derivate dall'abrogazine della
normativa previgente.
Si tratta di modifiche che rappresentano una sfida per tutto il
sistema - mondo delle imprese, pubblica ammnistrazione,
professionisti - che può aiutarci a rigenerare le nostre città e
il nostro patrimonio edilizio diffuso facendo al contempo da
volano alla ripresa di altri settori economici. Dobbiamo fare i
conti con la crisi del mercato immobiliare, con la presenza di un
patrimonio edilizio sovradimensionato rispetto alla composizione
demografica della regione, con la necessità, ambientale ed
economica, di invertire la tendenza al consumo indiscriminato del
suolo, di investire sul recupero e riutilizzo del patrimonio
edilizio esistente, di contenere i consumi energetici degli
edifici e la possibilità che essi, anzi, possano contribuire sia
al risparmio che alla autoproduzione energetica - ha elencato
Lauri -; ma anche di eliminare le barriere architettoniche e di
rendere siù sicuro il costruito di fronte al pericolo di eventi
sismici, in particolare dopo la riclassificazione di una parte
consistente del territorio regionale.
Lauri non ha trascurato di sottolienare le misure di
semplifciazione in tema di mobilità dirette a razionalizzare le
revisioni del Piano regionale del TPL - elemento cruciale nello
sviluppo della regione - mettendo l'amministrazione nelle
condizioni di affrontare in modo chiaro la gara europea per le
concessioni. Le semplificazioni in materia di lavori pubblici e
opere strategiche punta a eliminare previsoni di settore già
censurate dalla magistratura integrando la disciplina per colmare
lacune normative in attesa della legge di riordino dell'intero
settore delle opere pubbliche regionali, mentre le misure urgenti
per fronteggiare la crisi nel settore dei lavori pubblici - pur
non rivestendo alcun impatto finanziario a carico del bilancio
regionale - affrontano le probelmatiche contributive delle
amministrazioni pubbliche beneficiarie della Regione in relazione
al rispetto del Patto di stabilità.
(immagini tv)
(segue)