CR: semplificazione edilizia, relatore maggioranza Paviotti (5)
(ACON) Trieste, 26 giu - RCM - Anche Pietro Paviotti,
capogruppo dei Cittadini, si è unito ai precedenti relatori di
maggioranza in difesa del disegno di legge n. 53 definendolo una
norma di semplificazione e lotta alla burocrazia in materia di
edilizia e urbanistica, frutto di incontri e seminari con gli
operatori di settore che hanno dato un contributo significativo
alla predisposizione della nuova normativa.
È bene evidenziare - ha spiegato Paviotti - come il beneficio
della semplificazione ricada innanzitutto sui cittadini, ovvero
su coloro i quali pagavano il prezzo più alto di una burocrazia
spesso insostenibile, ma anche su professionisti e imprese del
settore edile e, di conseguenza, sull'intera economia regionale.
Il peso burocratico per l'esecuzione delle opere va commisurato
all'entità dell'intervento stesso: vuol dire che un recinto o un
piccolo ampliamento non possono essere considerati un condominio.
Assieme al collega Emiliano Edera, Paviotti ha ottenuto
l'approvazione ad alcuni emendamenti tra i quali quello che
introduce la possibilità per i fabbricati rurali di grandi
dimensioni (le vecchie case con stalla e fienile che troviamo
ancora nelle nostre campagne) di essere ristrutturati,
realizzando anche più unità immobiliari, cosa che oggi non è
consentita se non ai coltivatori diretti. La norma serve - ha
spiegato il consigliere - a facilitare il recupero di fabbricati
di pregio (la cosiddetta architettura spontanea) che, altrimenti,
rischiano di essere abbandonati per gli alti costi di
ristrutturazione.
Il provvedimento contiene modifiche importanti anche in altri
settori. Per esempio si interviene sul tema del trasporto
pubblico locale in vista delle future gare per l'affidamento di
un servizio delicato e importante; si allineano norme regionali a
quelle statali e ai pronunciamenti giurisprudenziali. È stata,
inoltre, introdotta una disposizione che impatterà positivamente
sulla spesa per opere pubbliche sostenuta dagli Enti locali e
finanziata dalla Regione. In virtù di un apposito tramite
bancario, infatti, il finanziamento regionale sarà modulato in
relazione allo stato di avanzamento dei lavori, rendendo così la
spesa realizzabile nel rispetto del patto di stabilità.
(segue)
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