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CR: semplificazione edilizia, relatore maggioranza Paviotti (5)

26.06.2014
16:36
(ACON) Trieste, 26 giu - RCM - Anche Pietro Paviotti, capogruppo dei Cittadini, si è unito ai precedenti relatori di maggioranza in difesa del disegno di legge n. 53 definendolo una norma di semplificazione e lotta alla burocrazia in materia di edilizia e urbanistica, frutto di incontri e seminari con gli operatori di settore che hanno dato un contributo significativo alla predisposizione della nuova normativa.

È bene evidenziare - ha spiegato Paviotti - come il beneficio della semplificazione ricada innanzitutto sui cittadini, ovvero su coloro i quali pagavano il prezzo più alto di una burocrazia spesso insostenibile, ma anche su professionisti e imprese del settore edile e, di conseguenza, sull'intera economia regionale. Il peso burocratico per l'esecuzione delle opere va commisurato all'entità dell'intervento stesso: vuol dire che un recinto o un piccolo ampliamento non possono essere considerati un condominio.

Assieme al collega Emiliano Edera, Paviotti ha ottenuto l'approvazione ad alcuni emendamenti tra i quali quello che introduce la possibilità per i fabbricati rurali di grandi dimensioni (le vecchie case con stalla e fienile che troviamo ancora nelle nostre campagne) di essere ristrutturati, realizzando anche più unità immobiliari, cosa che oggi non è consentita se non ai coltivatori diretti. La norma serve - ha spiegato il consigliere - a facilitare il recupero di fabbricati di pregio (la cosiddetta architettura spontanea) che, altrimenti, rischiano di essere abbandonati per gli alti costi di ristrutturazione.

Il provvedimento contiene modifiche importanti anche in altri settori. Per esempio si interviene sul tema del trasporto pubblico locale in vista delle future gare per l'affidamento di un servizio delicato e importante; si allineano norme regionali a quelle statali e ai pronunciamenti giurisprudenziali. È stata, inoltre, introdotta una disposizione che impatterà positivamente sulla spesa per opere pubbliche sostenuta dagli Enti locali e finanziata dalla Regione. In virtù di un apposito tramite bancario, infatti, il finanziamento regionale sarà modulato in relazione allo stato di avanzamento dei lavori, rendendo così la spesa realizzabile nel rispetto del patto di stabilità.

(segue)

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