News


CR: semplificazione edilizia, relatore maggioranza Boem (4)

26.06.2014
16:34
(ACON) Trieste, 26 giu - ET - L'Aula ha quindi affrontato l'esame del disegno di legge 53 contenente misure di semplificazione dell'ordinamento regionale in materia urbanistico-edilizia.

Il primo relatore di maggioranza, Vittorino Boem (PD) ha voluto fare un quadro completo della situazione nella quale si innesta il provvedimento, ed ha esposto all'Aula le statistiche della Cassa Edile.

Per la sola Provincia di Udine (ma sostanzialmente identiche nelle proporzioni alle altre province) dal 2008 al 2014 le imprese del settore edile sono passate da 1334 a 848 (-36,5%), i lavoratori da 6528 agli attuali 4000 (-38,7%), le ore lavorate da 799 mila alle attuali 390 mila (-51,2%). Inoltre, statistiche ISTAT dicono che in Friuli Venezia Giulia i permessi di costruire, per nuove abitazioni o ampliamenti, sono passati dagli 8057 del 2004 ai 2304 del 2011 (-71,4%).

Se le grandi crisi industriali le percepiamo distintamente per l'impatto immediato - ha detto il consigliere - una crisi diffusa come quella del sistema edile corre il rischio di essere più pericolosa perché frammentata e meno gestibile con interventi mirati simili a quelli che si mettono in atto con le ristrutturazione aziendale di singole imprese.

A ciò va aggiunta anche la difficoltà, e spesso l'impossibilità, degli Enti pubblici di effettuare investimenti. Da un lato le scarse risorse a disposizione, dall'altro le regole sul contenimento della spesa (patto di stabilità in primis) impediscono agli Enti locali di investire anche le risorse già disponibili.

Utile, in questo contesto, l'opera di semplificazione svolta dal ddl, che si contrappone alla deregolamentazione, per dare certezze nelle interpretazioni. Si sono valorizzate le professioni attribuendo loro compiti di certificazione, lasciando al pubblico il compito di controllo e verifica. Inoltre si è cercato di agire, nei limiti delle norme nazionali sul controllo della spesa, codificando meglio la maniera con cui si possono utilizzare forme diverse per la realizzazione degli investimenti pubblici utilizzando anche risorse contributive regionali (Leasing e Contratti di disponibilità). Si è ritenuto di agire anche sulle contribuzioni già assegnate agli Enti locali per le circa 3000 opere pubbliche che risultano bloccate non solo per il patto di stabilità, ma anche per l'incertezza sulle coperture o sulle regole per l'utilizzo delle economie. Sono previste all'art. 26 misure in materia di incentivazione degli interventi di riqualificazione urbana e recupero del patrimonio edilizio esistente sottoutilizzato, come proposto da alcuni consiglieri d'opposizione.

Boem ha riassunto il provvedimento con tre aggettivi chiave: tecnico, concreto, partecipato. Esso da una chiara risposta a incertezze normative: si specificano meglio le definizioni di "superficie accessoria" e di "restauro e risanamento conservativo"; si superano alcune difficoltà interpretative sulle tipologie di zonizzazioni urbanistiche, vengono graduate le oblazioni per le regolarizzazioni di edifici in difformità in base all'epoca di costruzione; si disincentiva il consumo di suolo; si interviene direttamente sulle procedure operative della Pubblica amministrazione introducendo tempistiche certe per il rilascio di titoli e autorizzazioni, diminuendo le documentazioni per gli interventi di costruzione, recependo normative nazionali di semplificazione mediante il chiarimento delle tipologie di interventi attuabili in SCIA.

La norma è l'anticipo di una serie di norme di settore che in maniera più organica andranno a regolamentare il sistema. Certo è che in questo momento serviva una risposta rapida, certa e concordata con gli operatori del settore. Il disegno di legge contiene anche norme che riguardano il Trasporto Pubblico Locale, utili alla gestione transitoria del periodo relativo all'affidamento del servizio ad un eventuale nuovo gestore a seguito della gara di affidamento del servizio di TPL. Si sono aggiunte in Commissione misure di programmazione, come l'istituzione dell'anagrafe dell'edilizia scolastica regionale, che consentiranno di intervenire a recupero del patrimonio edilizio delle scuole in Regione, anche in concerto con le misure previste a livello statale. Boem ha infine ribadito il proprio disappunto per gli stralci proposti dalla Commissione, definiti strumentali, evidenziando la generale utilità della norma.

(immagini tv)

(segue)