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FI: Ziberna, attacco alla sanità goriziana

26.06.2014
17:42
(ACON) Trieste, 26 giu - COM/RCM - La Regione ha alimentato il muro contro muro tra Gorizia e Monfalcone anche in ambito sanitario, nella logica del "dividi et impera" e intanto distoglie risorse e servizi da destinare ad altre aree della regione. L'accusa è di Rodolfo Ziberna, consigliere regionale di FI che si chiede dove siano finite la soppressione di una delle due cliniche universitarie e di una delle due neurochirurgie e cardiochirurgie.

Chi alimenta questa guerra territoriale, le cui vittime sono sia i goriziani che i monfalconesi, si assume una gravissima responsabilità - afferma Ziberna. I due nosocomi isontini hanno grandi eccellenze e potenzialità. Gli stessi punti nascite potrebbero contare, in collaborazione, su almeno mille nascite all'anno. Invece sono stato avvisato - rende noto allarmato il vicepresidente consiliare di FI - che la Giunta avrebbe deciso la chiusura del punto nascite di Gorizia.

Oggi - così ancora Ziberna - la Regione sta togliendo le ambulanze (due in pochi mesi), tergiversa sulla trombolisi, taglia il personale medico pregiudicando la prestazione sanitaria. Notizie allarmanti danno per decisa la chiusura del centro trasfusionale di Gorizia e il suo trasferimento a Monfalcone, e si mormora la possibilità della chiusura del pronto soccorso nelle ore notturne. Mi auguro che il grado di follia politica di questa Giunta non arrivi a tanto perché su questo si faranno le barricate. É nota a tutti l'importanza del primo soccorso, per il quale 15 minuti possono fare la differenza tra la vita e la morte.