FI: Ziberna, attacco alla sanità goriziana
(ACON) Trieste, 26 giu - COM/RCM - La Regione ha alimentato il
muro contro muro tra Gorizia e Monfalcone anche in ambito
sanitario, nella logica del "dividi et impera" e intanto
distoglie risorse e servizi da destinare ad altre aree della
regione. L'accusa è di Rodolfo Ziberna, consigliere regionale di
FI che si chiede dove siano finite la soppressione di una delle
due cliniche universitarie e di una delle due neurochirurgie e
cardiochirurgie.
Chi alimenta questa guerra territoriale, le cui vittime sono sia
i goriziani che i monfalconesi, si assume una gravissima
responsabilità - afferma Ziberna. I due nosocomi isontini hanno
grandi eccellenze e potenzialità. Gli stessi punti nascite
potrebbero contare, in collaborazione, su almeno mille nascite
all'anno. Invece sono stato avvisato - rende noto allarmato il
vicepresidente consiliare di FI - che la Giunta avrebbe deciso la
chiusura del punto nascite di Gorizia.
Oggi - così ancora Ziberna - la Regione sta togliendo le
ambulanze (due in pochi mesi), tergiversa sulla trombolisi,
taglia il personale medico pregiudicando la prestazione
sanitaria. Notizie allarmanti danno per decisa la chiusura del
centro trasfusionale di Gorizia e il suo trasferimento a
Monfalcone, e si mormora la possibilità della chiusura del pronto
soccorso nelle ore notturne. Mi auguro che il grado di follia
politica di questa Giunta non arrivi a tanto perché su questo si
faranno le barricate. É nota a tutti l'importanza del primo
soccorso, per il quale 15 minuti possono fare la differenza tra
la vita e la morte.