Citt: necessaria maggiore compattezza della maggioranza
(ACON) Trieste, 26 giu - COM/ET - Si dicono amareggiati i
consiglieri Pietro Paviotti, Gino Gregoris ed Emiliano Edera
(Citt), che stigmatizzano la scelta del consigliere Mauro
Travanut (PD) di proporre una candidatura alternativa alla
presidenza del collegio del Garante regionale dei diritti della
persona.
"La scelta per il presidente è ricaduta sulla docente Fabia
Mellina Bares, ma la sua elezione è stata più complicata di
quanto previsto alla vigilia", dicono i Cittadini.
"Sul nome di Mellina Bares - sostengono i consiglieri - tutto il
centrosinistra era d'accordo e aveva convenuto che si trattasse
di una figura autorevole e prestigiosa per ricoprire un ruolo
delicato e importante. In Aula, però, al momento del voto, la
maggioranza non si è presentata compatta perchè su proposta del
consigliere Travanut è spuntato un nome alternativo.
"La difficoltà nell'elezione del presidente (avvenuta al termine
di ben cinque votazioni) ha rischiato di offuscare, almeno in
questa circostanza, l'importanza di una legge giustamente
considerata prioritaria nella tutela dei diritti di chi è più
fragile e discriminato, ed ha sortito un duplice risultato:
saldare il voto del consigliere Travanut con l'intero
centrodestra e mettere inutilmente in competizione due figure di
alto spessore professionale e intellettuale.
"La maggioranza - hanno concluso i consiglieri dei Cittadini -
non può e non deve permettersi simili cadute di stile".