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III Comm: autismo, audizioni IRCCS Burlo (TS) e Medea (UD) (1)

27.06.2014
15:28
(ACON) Trieste, 27 giu - RCM - In attesa di una conferenza regionale sul tema dell'autismo, la III Commissione consiliare presieduta da Franco Rotelli (PD), che ha già ascoltato sull'argomento degli operatori privati, ha sentito le esperienze dei due Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) "Burlo Garofolo" di Trieste e "E.Medea-La Nostra Famiglia" di Udine, e quelle delle Aziende per i servizi sanitari regionali.

Dal servizio di neuropsichiatria infantile del Burlo, la Commissione ha appreso che di autismo soffre l'1% della popolazione mondiale, ma non è possibile ad oggi sapere quale sia l'incidenza in Friuli Venezia Giulia. Dal 2011, è stato elaborato un protocollo di diagnosi e trattamento integrato tra ospedale e territorio triestino e goriziano rivolto sia ai bambini con possibilità di diagnosi certa di disturbi dello spettro autistico sia a quelli con mero rischio diagnostico. Inoltre sono stati sensibilizzati i pediatri, seppure sia stata rifiutata la proposta di creare un portale informatico per l'invio diretto degli screening positivi.

Ecco che le necessità che emergono, per il Burlo, sono: avere un dato epidemiologico regionale aggiornato; introdurre l'obbligo dello screening per i bimbi al di sotto dei 2 anni da parte dei pediatri di libera scelta; dedicare più risorse umane nel servizio pubblico al trattamento dei malati di autismo.

La casistica del 2013, per l'associazione Medea, è stata di 101 minori seguiti dal presidio di Pasian di Prato (UD) e 73 da quello di San Vito al Tagliamento (PN), con circa una decina di nuovi pazienti all'anno. Il trend è in aumento - è stato detto - magari anche grazie a una diagnosi che si riesce a fare in maniera più dettagliata.

L'approccio - è stato evidenziato - deve essere multi-disciplinare perché si tratta di pazienti con problemi che necessitano per esempio dell'otorino, dell'oculista, del logopedista, etc. Punto importante poi è l'interazione con le famiglie, perché vogliono sapere come comportarsi, cosa fare, quale sarà il percorso che verrà seguito, e in primis chiedono di capire perché il loro bambino è affetto da autismo.

L'Istituto ha realizzato negli anni progetti di ricerca in collaborazione con l'Università di Udine, la Sissa di Trieste e partner internazionali. Tra gli ultimi progetti sul territorio, la ricerca per la definizione del fenotipo linguistico dell'autismo e per la caratterizzazione neurale dei comportamenti aggressivi in bambini con tratti autistici.

(segue)

(immagini tv)