III Comm: autismo, audizioni IRCCS Burlo (TS) e Medea (UD) (1)
(ACON) Trieste, 27 giu - RCM - In attesa di una conferenza
regionale sul tema dell'autismo, la III Commissione consiliare
presieduta da Franco Rotelli (PD), che ha già ascoltato
sull'argomento degli operatori privati, ha sentito le esperienze
dei due Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico
(IRCCS) "Burlo Garofolo" di Trieste e "E.Medea-La Nostra
Famiglia" di Udine, e quelle delle Aziende per i servizi sanitari
regionali.
Dal servizio di neuropsichiatria infantile del Burlo, la
Commissione ha appreso che di autismo soffre l'1% della
popolazione mondiale, ma non è possibile ad oggi sapere quale sia
l'incidenza in Friuli Venezia Giulia. Dal 2011, è stato elaborato
un protocollo di diagnosi e trattamento integrato tra ospedale e
territorio triestino e goriziano rivolto sia ai bambini con
possibilità di diagnosi certa di disturbi dello spettro autistico
sia a quelli con mero rischio diagnostico. Inoltre sono stati
sensibilizzati i pediatri, seppure sia stata rifiutata la
proposta di creare un portale informatico per l'invio diretto
degli screening positivi.
Ecco che le necessità che emergono, per il Burlo, sono: avere un
dato epidemiologico regionale aggiornato; introdurre l'obbligo
dello screening per i bimbi al di sotto dei 2 anni da parte dei
pediatri di libera scelta; dedicare più risorse umane nel
servizio pubblico al trattamento dei malati di autismo.
La casistica del 2013, per l'associazione Medea, è stata di 101
minori seguiti dal presidio di Pasian di Prato (UD) e 73 da
quello di San Vito al Tagliamento (PN), con circa una decina di
nuovi pazienti all'anno. Il trend è in aumento - è stato detto -
magari anche grazie a una diagnosi che si riesce a fare in
maniera più dettagliata.
L'approccio - è stato evidenziato - deve essere
multi-disciplinare perché si tratta di pazienti con problemi che
necessitano per esempio dell'otorino, dell'oculista, del
logopedista, etc. Punto importante poi è l'interazione con le
famiglie, perché vogliono sapere come comportarsi, cosa fare,
quale sarà il percorso che verrà seguito, e in primis chiedono di
capire perché il loro bambino è affetto da autismo.
L'Istituto ha realizzato negli anni progetti di ricerca in
collaborazione con l'Università di Udine, la Sissa di Trieste e
partner internazionali. Tra gli ultimi progetti sul territorio,
la ricerca per la definizione del fenotipo linguistico
dell'autismo e per la caratterizzazione neurale dei comportamenti
aggressivi in bambini con tratti autistici.
(segue)
(immagini tv)