Capigruppo con amministratori Gorizia su chiusura punto nascita
(ACON) Trieste, 1 lug - ET - La chiusura del punto nascita
presso l'ospedale di Gorizia è una scelta sbagliata, alla quale
si è giunti usando un criterio che però non è stato applicato ad
altri simili reparti in regione. Così Gorizia diventa l'agnello
sacrificale, con una riforma che deve appena avviarsi.
Queste alcune delle forti rimostranze espresse ai capigruppo del
Consiglio regionale, alla presenza del vicepresidente Igor
Gabrovec, dagli amministratori del Consiglio comunale di Gorizia.
I rappresentanti dell'Assemblea goriziana hanno voluto esprimere
il forte dissenso alla chiusura del punto nascita, esponendo un
ampio spettro di motivazioni contrarie. "Abbiamo la mortalità
neonatale più bassa in regione - ha detto Giuseppe Cingolani (PD)
- eppure ci viene imposta la chiusura per motivi di sicurezza.
Non ne capiamo il motivo, così come non capiamo perché Gorizia
debba subire questa chiusura prima dell'avvio della riforma".
Se chiusura deve essere, che almeno avvenga dopo che si è aperta
la Casa del parto, si è sottoscritta la convenzione con
l'ospedale di Sempeter (Slovenia) e avviato il percorso pre e
post parto, è stata un'altra richiesta.
Fabio Gentile (FI) si è detto fortemente contrario a una riforma
che colpisce solo il capoluogo isontino, con una chiusura che
porta a risparmi irrisori. "Gorizia è la prima città in Italia ad
aver dato vita a un GECT (gruppo europeo di collaborazione
territoriale) e lo ha fatto anche avviando il percorso di
creazione della Casa del parto con i comuni di Nova Gorica e
Sempeter Vrtojba", ha evidenziato il consigliere goriziano, che
ha chiesto il blocco della chiusura e riproposto il primariato
unico tra Gorizia e Monfalcone.
Gorizia è l'obiettivo di un progetto complessivo che va avanti
dagli anni novanta, per Livio Bianchini (SEL), che ha ripercorso
le tappe di quello che ritiene un "miope indebolimento della
sanità isontina, che invece avrebbe dovuto svilupparsi in
un'ottica transfrontaliera".
"Con la chiusura del punto nascita sono in pericolo anche i
reparti di pediatria e ginecologia", ha sostenuto Fabrizio Oreti
della Civica per Gorizia. "Ancora a maggio avevamo avuto dai
vertici dell'ASS 2 Isontina rassicurazioni in merito. Cos'è
successo nel frattempo?" si è domandato l'esponente del MoVimento
5 Stelle Mattia Policardo. Per Mario Comelli, del Partito
Pensionati, la decisione di chiudere il punto nascita è la
dimostrazione che la Giunta "manca di quell'attenzione dovuta a
una città capoluogo, alla sua storia, alle tradizione e
all'orgoglio dei goriziani".
"Un confronto profondo e serrato è necessario e più che
benvenuto", ha detto Franco Rotelli (PD) in veste di presidente
della III Commissione consiliare regionale, competente in materia
di sanità. "La presidente Serracchiani e l'assessore Telesca
saranno a Gorizia per confrontarsi sul tema il prossimo 11
luglio. La riforma comunque contiene una grande garanzia per il
futuro e l'autonomia dell'Isontino, che mantiene una propria EAS
insieme alla Bassa friulana. La Giunta ha anche preso l'impegno
formale a sottoscrivere, in concomitanza con la chiusura del
punto nascita, la convenzione con l'ospedale di Sempeter. Vi
esorto a riflettere sui numeri delle nascite a Gorizia e
sull'opportunità di garantire la sicurezza delle donne e bambini,
dando loro un'adeguata priorità", ha concluso Rotelli.
"Non sfogliamo la margherita strappando petali a casaccio, ma
applichiamo in toto questa riforma, che per inciso è
indispensabile", ha detto il capogruppo di Forza Italia in
Consiglio regionale Riccardo Riccardi parlando per l'opposizione.
"Se il punto nascita va chiuso immediatamente per motivi di
sicurezza - quindi non in concomitanza con la ridefinizione
dell'assetto complessivo della sanità regionale -allora che
qualcuno ne attesti formalmente i problemi di sicurezza e si
assuma la responsabilità di tale attestazione. Fare cambiamenti
un pezzo alla volta non fa altro che scatenare malumori e
focolai", ha concluso il capogruppo.
All'incontro ha assistito anche l'assessore Sara Vito.
(immagini tv)