FI: Ziberna, no a chiusura punto nascite di Gorizia
(ACON) Trieste, 1 lug - COM/AB - Sono stato appena informato
che la Giunta regionale avrebbe appena formalizzato nella sua
riunione pomeridiana la soppressione del punto nascite di
Gorizia. Voglio essere certo che trattasi di notizia infondata,
perché questa decisione qualsiasi governante di buon senso
l'avrebbe adottata dopo essersi misurato con il territorio e le
sue istituzioni.
La Regione ha alimentato il muro contro muro tra Gorizia e
Monfalcone anche in ambito sanitario, nella logica del divide et
impera, approfittando per distogliere risorse e servizi da
destinare ad altre aree della regione. Dove sono la soppressione
di una delle due cliniche universitarie? E di una delle due
neurochirurgie e cardiochirurgie?
Ad affermarlo è il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale Rodolfo Ziberna, che aggiunge.
Chi alimenta questa guerra territoriale, le cui vittime sono sia
i goriziani che i monfalconesi, si assume una gravissima
responsabilità. I due nosocomi isontini hanno grandi eccellenze e
potenzialità. Gli stessi punti nascite potrebbero contare, in
collaborazione, su almeno mille parti all'anno.
Oggi la Regione sta togliendo le ambulanze (due in pochi mesi),
tergiversa sulla trombolisi, taglia il personale medico
pregiudicando la prestazione sanitaria. Notizie allarmanti danno
per decisa la chiusura del centro trasfusionale di Gorizia e il
suo trasferimento a Monfalcone. Infine, si mormora anche la
possibilità della chiusura del pronto soccorso nelle ore
notturne.
Mi auguro - conclude Ziberna - che il grado di follia politica di
questa Giunta, ebbra del voto elettorale di Renzi, non giunga a
tanto, perché su questo si faranno le barricate. È nota, anche a
chi come la Giunta non si intende di sanità, l'importanza del
primo soccorso, per il quale i 15 minuti possono fare la
differenza tra la vita e la morte. Spero che la scelleratezza
politica si fermi per non andare incontro, moralmente prima che
politicamente, a gravissime conseguenze.