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LN: emergenza tubercolosi causata da profughi e clandestini

01.07.2014
13:04
(ACON) Trieste, 1 lug - COM/AB - Denunciano il "mercimonio cinico e senza scrupoli di sedicenti associazioni umanitarie sulla pelle di migranti disperati". Aggiungono che "i sepolcri imbiancati che speculano sulla carità cristiana hanno le mani sporche di sangue". E rilevano che "il Friuli Venezia Giulia non può permettersi di accogliere neanche un profugo, clandestino o migrante per ragioni sociali, economiche, ma anche sanitarie: dobbiamo fermare l'invasione per arrestare il contagio della tubercolosi".

Così i consiglieri regionali della Lega Nord incalzano la Giunta regionale sul tema dei migranti, tornato prepotentemente all'ordine del giorno. I leghisti hanno presentato un'interrogazione orale ricordando che "la tubercolosi è una malattia infettiva che attacca solitamente i polmoni, ma può colpire anche altre parti del corpo. Purtroppo anche in Friuli Venezia Giulia si registrano annualmente numerosi casi di Tbc (una cinquantina registrati solo all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine). Gli stranieri, pur rappresentando una percentuale pari a circa il 10% della popolazione complessiva, sono i più colpiti dalla tubercolosi: oltre il 55% dei pazienti proviene dall'estero, in particolare dall'Africa sub sahariana e dall'Est Europa. Sarebbe omertoso e intellettualmente disonesto negare che l'arrivo incontrollato di profughi e clandestini nella nostra regione aumenta il rischio di contagio per i nostri corregionali, in particolare gli anziani e le persone con difese immunitarie più basse. E se i migranti ci infettassero con l'ebola?"

Ancora i rappresentanti del Carroccio: "Il Governo di Roma sta gestendo in modo agghiacciante l'emergenza immigrazione, accogliendo e sparpagliando i profughi in molte regioni, tra cui la nostra. La presidente Serracchiani non può chiamarsi fuori: ricopre un ruolo apicale nel PD, lo usi per tutelare la regione che ha voluto governare".