LN: emergenza tubercolosi causata da profughi e clandestini
(ACON) Trieste, 1 lug - COM/AB - Denunciano il "mercimonio
cinico e senza scrupoli di sedicenti associazioni umanitarie
sulla pelle di migranti disperati". Aggiungono che "i sepolcri
imbiancati che speculano sulla carità cristiana hanno le mani
sporche di sangue". E rilevano che "il Friuli Venezia Giulia non
può permettersi di accogliere neanche un profugo, clandestino o
migrante per ragioni sociali, economiche, ma anche sanitarie:
dobbiamo fermare l'invasione per arrestare il contagio della
tubercolosi".
Così i consiglieri regionali della Lega Nord incalzano la Giunta
regionale sul tema dei migranti, tornato prepotentemente
all'ordine del giorno. I leghisti hanno presentato
un'interrogazione orale ricordando che "la tubercolosi è una
malattia infettiva che attacca solitamente i polmoni, ma può
colpire anche altre parti del corpo. Purtroppo anche in Friuli
Venezia Giulia si registrano annualmente numerosi casi di Tbc
(una cinquantina registrati solo all'ospedale Santa Maria della
Misericordia di Udine). Gli stranieri, pur rappresentando una
percentuale pari a circa il 10% della popolazione complessiva,
sono i più colpiti dalla tubercolosi: oltre il 55% dei pazienti
proviene dall'estero, in particolare dall'Africa sub sahariana e
dall'Est Europa. Sarebbe omertoso e intellettualmente disonesto
negare che l'arrivo incontrollato di profughi e clandestini nella
nostra regione aumenta il rischio di contagio per i nostri
corregionali, in particolare gli anziani e le persone con difese
immunitarie più basse. E se i migranti ci infettassero con
l'ebola?"
Ancora i rappresentanti del Carroccio: "Il Governo di Roma sta
gestendo in modo agghiacciante l'emergenza immigrazione,
accogliendo e sparpagliando i profughi in molte regioni, tra cui
la nostra. La presidente Serracchiani non può chiamarsi fuori:
ricopre un ruolo apicale nel PD, lo usi per tutelare la regione
che ha voluto governare".