NCD: Colautti, riforma Autonomie locali non decentrerà
(ACON) Trieste, 3 lug - COM/AB - "Ormai è costume della Giunta
Serracchiani annunciare via stampa le riforme e il limite della
non approfondita conoscenza garantita dai documenti suscita
reazioni scomposte. In merito alla riforma delle Autonomie
locali, infatti, stiamo già assistendo a reazioni da curva nord e
sud, con i capoluoghi di provincia che, senza aver visto alcun
documento, si esprimono positivamente e i territori decentrati
che invece alzano barricate. Il problema vero, invece, è che se
ogni strumento di modifica dovrebbe apportare delle migliorie al
sistema e costare meno, la riforma Panontin rischia solo di
creare una Regione più pesante e accentratrice".
A intervenire su quanto emerso relativamente al riordino del
sistema regionale della Autonomie locali è il capogruppo del
Nuovo Centrodestra, Alessandro Colautti.
"Pur condividendo la necessità di rimettere mano al sistema -
continua Colautti - questa riforma annunciata appare chiaramente
in contraddizione sia con i proclami della Serracchiani sia con
quelli della maggioranza di dar vita a un sistema e a una Regione
leggera e dinamica. Se si dovessero costituire i 17 piccoli
ambiti che superano i confini degli ambiti delle ex Province
renderemo farraginosi tutti i processi e creeremo solo un
appesantimento burocratico della Regione".
"Facendo una riforma spezzatino che vuole superare l'area vasta
delle ex Province è evidente che una serie di competenze tipiche
delle ex Province (lavoro, formazione, ambiente solo per citarne
alcune) non potendo essere gestite dai piccoli ambiti dovranno
essere riportate al centro. Al di la degli annunci giornalistici
- precisa il capogruppo NCD - quello che si rischia è un nuovo
centralismo e una situazione caratterizzata da tanti rivoli e
piccole Province, che invece di portare efficienza porterebbero
inefficienza".
"Basterebbe essere chiari - conclude Colautti - e avere il
coraggio di dire che la nuova articolazione non decentrerà ma
accentrerà, dato che molte competenze non potranno essere gestite
dagli ambiti ma dovranno essere centralizzate".