FI: Ziberna su sanità a Stati generali Forza Italia a Gorizia
(ACON) Trieste, 5 lug - COM/AB - In occasione degli Stati
generali di Forza Italia in svolgimento a Gorizia, questa la
sintesi dell'intervento del vicecapogruppo di FI in Consiglio
regionale Rodolfo Ziberna in tema di sanità.
"Appare scandaloso che questa Giunta regionale, dopo aver
scippato la sanità di ben 120 milioni di euro, di cui quasi 50
nella sola Venezia Giulia, ora ne restituisca solo 40 con
l'imminente assestamento di bilancio. E' ora di cessare quella
guerra tra poveri tra Gorizia e Monfalcone, alimentata da questa
sinistra, perché sia le brevi distanze che le reciproche
eccellenze ci impongono di fare fronte contro la Giunta
Serracchiani che vorrebbe spogliare entrambi i nosocomi isontini".
Sul Punto nascite, Ziberna afferma che "la Giunta Tondo ne aveva
previsto la chiusura ma, dopo in confronto con il territorio, si
era fermato, appreso che era il più nuovo e sicuro in regione e
tra i più sicuri in Italia. La Regione verifica forse se i tassi,
ad esempio, dei soggetti accolti nella neurochirurgia di Trieste
o nella chirurgia vertebro-midollare di Udine rientrano nei
termini di sicurezza?"
"Le regole, se si fanno, devono valere per tutti e non solo per
Gorizia. La Serracchiani vuole di chiudere i Punti nascita sotto
i 500 parti all'anno? Allora tutti e non solo quello di Gorizia.
La Serracchiani decide di chiudere i doppioni, ma allora li
sopprima tutti. A Udine vi sono doppi reparti, universitari e
ospedalieri, con primari-medici-degenza rigorosamente diversi e
autonomi l'uno dall'altro: ad esempio ortopedia, oculistica, ORL.
La Serracchiani decide di razionalizzare i posti letto in
regione? Nella nostra regione le tre neurochirurgie dovrebbero
disporre, secondo i parametri, di 43 posti letto, invece ne
dispongono 89, più del doppio. Le cardiochirurgie invece
dovrebbero disporre di 42 posti letto, contro i 70 di cui in
realtà oggi dispongono".
"La Regione - così ancora Ziberna - dice che a causa della
spending review l'Azienda sanitaria isontina dovrebbe calare i
suoi posti letto. In realtà nel triennio 2013-2015, secondo i
nuovi parametri fissati dallo Stato, l'Ass 2 dovrà avere non più
di 426 posti letto per acuti. Ebbene, nell'Ass 2 i posti letto
per acuti dei due ospedali sono 392 (nell'ospedale di Gorizia
212, in quello di Monfalcone180), al di sotto di 34 posti letto,
pertanto, rispetto ai 426 posti letto richiesti. Sulla trombolisi
la Regione ha deciso finalmente di abilitare l'ospedale di
Gorizia a questa terapia salva vita. Però, secondo la stessa
Regione, non appena terminata la trombolisi il paziente dovrà
essere immediatamente trasferito a Trieste. Peccato
dell'inutilità del trasferimento perché il paziente, grazie alla
trombolisi, potrebbe aver superato l'ictus, oppure essere esposto
nelle fasi a maggior rischio di complicanze emorragiche
cerebrali. Va rilevato che la neurologia di Gorizia ha il tasso
di mortalità intra-ospedaliero per ictus più basso in Regione:
circa l'8% contro il 10% di Trieste e il 12% di Udine e
Pordenone".
Ziberna denuncia anche la soppressione di ben due ambulanze in
pochi mesi, mettendo a rischio il primo soccorso, che potrebbe
essere ancor più pregiudicato se fossero confermate le voci di
chiusura del Pronto soccorso la sera. A ciò si aggiunge il
trasferimento del trasfusionale, la soppressione della guardia
medica notturna, con rischi e calo di qualità assistenziale per
le persone ricoverate conseguenti a questa decisione.
"Infine vi è la voce di un possibile trasferimento di tutta
l'area chirurgica, con ortopedia, chirurgia generale e urologia.
Insomma, una lenta morte dell'ospedale per asfissia, con tutto
ciò che ne conseguirà in termini di sicurezza e salute. E'
scandaloso - conclude Ziberna - come la sanità venga brandita
come strumento di lotta politica con cui colpire le aree non
politicamente allineate".