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FI: Ziberna su sanità a Stati generali Forza Italia a Gorizia

05.07.2014
10:27
(ACON) Trieste, 5 lug - COM/AB - In occasione degli Stati generali di Forza Italia in svolgimento a Gorizia, questa la sintesi dell'intervento del vicecapogruppo di FI in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna in tema di sanità.

"Appare scandaloso che questa Giunta regionale, dopo aver scippato la sanità di ben 120 milioni di euro, di cui quasi 50 nella sola Venezia Giulia, ora ne restituisca solo 40 con l'imminente assestamento di bilancio. E' ora di cessare quella guerra tra poveri tra Gorizia e Monfalcone, alimentata da questa sinistra, perché sia le brevi distanze che le reciproche eccellenze ci impongono di fare fronte contro la Giunta Serracchiani che vorrebbe spogliare entrambi i nosocomi isontini".

Sul Punto nascite, Ziberna afferma che "la Giunta Tondo ne aveva previsto la chiusura ma, dopo in confronto con il territorio, si era fermato, appreso che era il più nuovo e sicuro in regione e tra i più sicuri in Italia. La Regione verifica forse se i tassi, ad esempio, dei soggetti accolti nella neurochirurgia di Trieste o nella chirurgia vertebro-midollare di Udine rientrano nei termini di sicurezza?"

"Le regole, se si fanno, devono valere per tutti e non solo per Gorizia. La Serracchiani vuole di chiudere i Punti nascita sotto i 500 parti all'anno? Allora tutti e non solo quello di Gorizia. La Serracchiani decide di chiudere i doppioni, ma allora li sopprima tutti. A Udine vi sono doppi reparti, universitari e ospedalieri, con primari-medici-degenza rigorosamente diversi e autonomi l'uno dall'altro: ad esempio ortopedia, oculistica, ORL. La Serracchiani decide di razionalizzare i posti letto in regione? Nella nostra regione le tre neurochirurgie dovrebbero disporre, secondo i parametri, di 43 posti letto, invece ne dispongono 89, più del doppio. Le cardiochirurgie invece dovrebbero disporre di 42 posti letto, contro i 70 di cui in realtà oggi dispongono".

"La Regione - così ancora Ziberna - dice che a causa della spending review l'Azienda sanitaria isontina dovrebbe calare i suoi posti letto. In realtà nel triennio 2013-2015, secondo i nuovi parametri fissati dallo Stato, l'Ass 2 dovrà avere non più di 426 posti letto per acuti. Ebbene, nell'Ass 2 i posti letto per acuti dei due ospedali sono 392 (nell'ospedale di Gorizia 212, in quello di Monfalcone180), al di sotto di 34 posti letto, pertanto, rispetto ai 426 posti letto richiesti. Sulla trombolisi la Regione ha deciso finalmente di abilitare l'ospedale di Gorizia a questa terapia salva vita. Però, secondo la stessa Regione, non appena terminata la trombolisi il paziente dovrà essere immediatamente trasferito a Trieste. Peccato dell'inutilità del trasferimento perché il paziente, grazie alla trombolisi, potrebbe aver superato l'ictus, oppure essere esposto nelle fasi a maggior rischio di complicanze emorragiche cerebrali. Va rilevato che la neurologia di Gorizia ha il tasso di mortalità intra-ospedaliero per ictus più basso in Regione: circa l'8% contro il 10% di Trieste e il 12% di Udine e Pordenone".

Ziberna denuncia anche la soppressione di ben due ambulanze in pochi mesi, mettendo a rischio il primo soccorso, che potrebbe essere ancor più pregiudicato se fossero confermate le voci di chiusura del Pronto soccorso la sera. A ciò si aggiunge il trasferimento del trasfusionale, la soppressione della guardia medica notturna, con rischi e calo di qualità assistenziale per le persone ricoverate conseguenti a questa decisione.

"Infine vi è la voce di un possibile trasferimento di tutta l'area chirurgica, con ortopedia, chirurgia generale e urologia. Insomma, una lenta morte dell'ospedale per asfissia, con tutto ciò che ne conseguirà in termini di sicurezza e salute. E' scandaloso - conclude Ziberna - come la sanità venga brandita come strumento di lotta politica con cui colpire le aree non politicamente allineate".