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I Comm: ddl variazioni di bilancio, dibattito generale (1)

09.07.2014
16:12
(ACON) Trieste, 9 lug - ET - La manovra di assestamento di bilancio passa all'esame della I Commissione - presidente Renzo Liva (Pd) - integrata dai presidenti delle altre Commissioni consiliari permamenti.

Prima di addentrarsi nello specifico degli articoli e delle poste, i consiglieri hanno dibattuto sulla ratio generale delle disposizioni, manifestando posizioni abbastanza ben delineate tra maggioranza e opposizione.

Il timore che il Consiglio possa perdere potere e diventare un mero certificatore della volontà della Giunta, anche e soprattutto in fase di manovre finanziarie, ha caratterizzato il dibattito. A sollevare il problema è stato Paride Cargnelutti (NCD), che si è lamentato della perdita della possibilità per i consiglieri di sostenere istanze territoriali con poste puntuali. Sulla scia del suo intervento hanno declinato il tema dell'incisività dell'azione del Consiglio - anche con ulteriori argomenti - Riccardo Riccardi (FI), Renzo Tondo (GM), Alessandro Colautti (NCD) e Roberto Novelli (FI). Stesso timore è stato espresso da Elena Bianchi e Andrea Ussai (M5S), che hanno comunque rimarcato la contrarietà alle poste puntuali. Per Luca Ciriani (FdI/AN) poi, è importante rilevare che queste ultime sono comunque presenti nella manovra; per Roberto Dipiazza (AR) è fondamentale concorrere ad abbattere il debito pubblico e agire sulle politiche del lavoro.

Tra le rimostranze dell'opposizione e le considerazioni della maggioranza sul tema del potere del Consiglio e di un presunto dirigismo della Giunta, si è collocato Mauro Travanut (Pd). La deriva politica del pensiero unico andava bloccata al suo insorgere, ora si rischia che coinvolga l'intero arco politico, pena la perdita della capacità di percepire i bisogni della società.

Rilievi per le poste assegnate al sociale da parte di Tondo. Franco Codega (Pd), pur riconoscendo le criticità del settore sociale, ha evidenziando la bontà delle previsioni per la sanità e l'incontrovertibile dato oggettivo: dal 2012 il bilancio regionale ha subito una contrazione di quasi un miliardo di euro, fatto questo che non poteva non condizionare le scelte. La contrazione del bilancio è stata citata anche da Giulio Lauri (SEL), che ha rivendicato in un contesto così sfavorevole la capacità della maggioranza di agire con serietà e coraggio nell'affrontare le sfide della sanità e del sociale, puntando moltissimo sul rilancio delle politiche produttive e evitando tagli lineari. Difende le scelte compiute con la manovra Pietro Paviotti (Citt), mentre Vittorino Boem (Pd) ritiene il dibattito sul rapporto tra legislativo e esecutivo e sulle poste puntuali una battaglia di retroguardia, inadatta ai tempi. Franco Rotelli (Pd), ha evidenziato come le riforme in campo sanitario siano condivise e abbiano dato riflessi anche sulla manovra estiva. Inoltre, ha chiesto che i 16 milioni di avanzo delle Aziende sanitarie restino a loro disposizione, insieme a quanto previsto nell'assestamento.

"Da sempre disponibili ad accogliere i miglioramenti proposti dal Consiglio", ha detto l'assessore alle Finanze Francesco Peroni a conclusione del dibattito, dopo aver risposto ad alcune puntuali osservazioni dei consiglieri. "Sarà opportuno rivedere il metodo con sui si organizzano le poste, in modo da prevedere accantonamenti a favore della stagione delle riforme", ha concluso.

La Commissione ha iniziato l'esame dell'articolo 2, dedicato alle attività economiche.

(immagini tv)

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