I Comm: ddl variazioni di bilancio, dibattito generale (1)
(ACON) Trieste, 9 lug - ET - La manovra di assestamento di
bilancio passa all'esame della I Commissione - presidente Renzo
Liva (Pd) - integrata dai presidenti delle altre Commissioni
consiliari permamenti.
Prima di addentrarsi nello specifico degli articoli e delle
poste, i consiglieri hanno dibattuto sulla ratio generale delle
disposizioni, manifestando posizioni abbastanza ben delineate tra
maggioranza e opposizione.
Il timore che il Consiglio possa perdere potere e diventare un
mero certificatore della volontà della Giunta, anche e
soprattutto in fase di manovre finanziarie, ha caratterizzato il
dibattito. A sollevare il problema è stato Paride Cargnelutti
(NCD), che si è lamentato della perdita della possibilità per i
consiglieri di sostenere istanze territoriali con poste puntuali.
Sulla scia del suo intervento hanno declinato il tema
dell'incisività dell'azione del Consiglio - anche con ulteriori
argomenti - Riccardo Riccardi (FI), Renzo Tondo (GM), Alessandro
Colautti (NCD) e Roberto Novelli (FI). Stesso timore è stato
espresso da Elena Bianchi e Andrea Ussai (M5S), che hanno
comunque rimarcato la contrarietà alle poste puntuali. Per Luca
Ciriani (FdI/AN) poi, è importante rilevare che queste ultime
sono comunque presenti nella manovra; per Roberto Dipiazza (AR) è
fondamentale concorrere ad abbattere il debito pubblico e agire
sulle politiche del lavoro.
Tra le rimostranze dell'opposizione e le considerazioni della
maggioranza sul tema del potere del Consiglio e di un presunto
dirigismo della Giunta, si è collocato Mauro Travanut (Pd). La
deriva politica del pensiero unico andava bloccata al suo
insorgere, ora si rischia che coinvolga l'intero arco politico,
pena la perdita della capacità di percepire i bisogni della
società.
Rilievi per le poste assegnate al sociale da parte di Tondo.
Franco Codega (Pd), pur riconoscendo le criticità del settore
sociale, ha evidenziando la bontà delle previsioni per la sanità
e l'incontrovertibile dato oggettivo: dal 2012 il bilancio
regionale ha subito una contrazione di quasi un miliardo di euro,
fatto questo che non poteva non condizionare le scelte. La
contrazione del bilancio è stata citata anche da Giulio Lauri
(SEL), che ha rivendicato in un contesto così sfavorevole la
capacità della maggioranza di agire con serietà e coraggio
nell'affrontare le sfide della sanità e del sociale, puntando
moltissimo sul rilancio delle politiche produttive e evitando
tagli lineari. Difende le scelte compiute con la manovra Pietro
Paviotti (Citt), mentre Vittorino Boem (Pd) ritiene il dibattito
sul rapporto tra legislativo e esecutivo e sulle poste puntuali
una battaglia di retroguardia, inadatta ai tempi. Franco Rotelli
(Pd), ha evidenziato come le riforme in campo sanitario siano
condivise e abbiano dato riflessi anche sulla manovra estiva.
Inoltre, ha chiesto che i 16 milioni di avanzo delle Aziende
sanitarie restino a loro disposizione, insieme a quanto previsto
nell'assestamento.
"Da sempre disponibili ad accogliere i miglioramenti proposti dal
Consiglio", ha detto l'assessore alle Finanze Francesco Peroni a
conclusione del dibattito, dopo aver risposto ad alcune puntuali
osservazioni dei consiglieri. "Sarà opportuno rivedere il metodo
con sui si organizzano le poste, in modo da prevedere
accantonamenti a favore della stagione delle riforme", ha
concluso.
La Commissione ha iniziato l'esame dell'articolo 2, dedicato alle
attività economiche.
(immagini tv)
(segue)