AR: Santarossa, i no agli OGM dovuti a poca scienza e molta ipocrisia
(ACON) Trieste, 11 lug - COM/AB - "Il tema dell'innovazione in
agricoltura deve essere centrale per decidere se il Paese e il
FVG vogliono andare verso lo sviluppo o restare ancorati a un
passato che vuol dire crisi. In merito agli OGM stiamo assistendo
alla rappresentazione dell'ipocrisia".
Ad intervenire sulla questione OGM è il consigliere regionale di
Autonomia Responsabile Valter Santarossa.
"Gli OGM - afferma Santarossa - da una ventina d'anni sono la
base su cui si realizzano i mangimi in tutto il mondo e, in
particolare, in Italia. Una mucca mangia ogni giorno due
chilogrammi di soia OGM e il suo latte e la sua carne, che tanto
ci piacciono e ci fanno bene, sono anche alla base dei molti
prodotti alimentari del made in Italy di cui andiamo orgogliosi.
I dati, inoltre, ci dicono che ogni anno importiamo 8 milioni di
tonnellate di OGM: un terzo del mais e l'85% della soia sul
mercato globale sono OGM e noi li importiamo facendoli diventare
parte integrante della nostra alimentazione".
"Non entrando nel merito delle azioni che sta intraprendendo
Giorgio Fidenato, credo sia corretto, tuttavia, tenere ben in
evidenza che si tratta di un imprenditore che con risorse
economiche proprie e sui propri terreni sta provando a fare
innovazione senza avvelenare nessuno. Il mondo scientifico
competente in materia e con esso la scienziata e senatrice a vita
Elena Cattaneo, infatti, dimostrano che non esiste alcuna prova
relativa a pericoli da OGM per la salute delle persone e per
l'ambiente, anzi ci sono prove del contrario."
"In questo periodo cominceranno i trattamenti del mais
tradizionale con pesticidi e insetticidi che, insieme alla
piralide e ad altri agenti dannosi, stermineranno molti volatili
e che la scienza conferma possono fare male alla salute. Accolgo
con favore, quindi, la notizia che il leader di Futuragra,
Giorgio Fidenato imprenditore che crede nell'innovazione e nello
sviluppo della nostra agricoltura e Franco Trinca, presidente
dell'Associazione Nogm hanno aperto un confronto su base
scientifica: questa, credo, è la strada da seguire".