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AR: Santarossa, i no agli OGM dovuti a poca scienza e molta ipocrisia

11.07.2014
15:13
(ACON) Trieste, 11 lug - COM/AB - "Il tema dell'innovazione in agricoltura deve essere centrale per decidere se il Paese e il FVG vogliono andare verso lo sviluppo o restare ancorati a un passato che vuol dire crisi. In merito agli OGM stiamo assistendo alla rappresentazione dell'ipocrisia".

Ad intervenire sulla questione OGM è il consigliere regionale di Autonomia Responsabile Valter Santarossa.

"Gli OGM - afferma Santarossa - da una ventina d'anni sono la base su cui si realizzano i mangimi in tutto il mondo e, in particolare, in Italia. Una mucca mangia ogni giorno due chilogrammi di soia OGM e il suo latte e la sua carne, che tanto ci piacciono e ci fanno bene, sono anche alla base dei molti prodotti alimentari del made in Italy di cui andiamo orgogliosi. I dati, inoltre, ci dicono che ogni anno importiamo 8 milioni di tonnellate di OGM: un terzo del mais e l'85% della soia sul mercato globale sono OGM e noi li importiamo facendoli diventare parte integrante della nostra alimentazione".

"Non entrando nel merito delle azioni che sta intraprendendo Giorgio Fidenato, credo sia corretto, tuttavia, tenere ben in evidenza che si tratta di un imprenditore che con risorse economiche proprie e sui propri terreni sta provando a fare innovazione senza avvelenare nessuno. Il mondo scientifico competente in materia e con esso la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo, infatti, dimostrano che non esiste alcuna prova relativa a pericoli da OGM per la salute delle persone e per l'ambiente, anzi ci sono prove del contrario."

"In questo periodo cominceranno i trattamenti del mais tradizionale con pesticidi e insetticidi che, insieme alla piralide e ad altri agenti dannosi, stermineranno molti volatili e che la scienza conferma possono fare male alla salute. Accolgo con favore, quindi, la notizia che il leader di Futuragra, Giorgio Fidenato imprenditore che crede nell'innovazione e nello sviluppo della nostra agricoltura e Franco Trinca, presidente dell'Associazione Nogm hanno aperto un confronto su base scientifica: questa, credo, è la strada da seguire".