Pd: Moretti condanna aggressione Serracchiani a Gorizia
(ACON) Trieste, 12 lug - COM/AB - "Dietro al tentativo di
aggressione rivolto alla presidente Serracchiani c'è
un'organizzazione di tipo squadristico che va ben oltre i normali
contrasti democratici e le normali contestazioni".
Con queste parole il vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale
Diego Moretti esprime la solidarietà del Gruppo per gli attacchi
subiti venerdì sera a Gorizia dalla presidente della Regione,
Debora Serracchiani, e dall'assessore alla Salute, Maria Sandra
Telesca, in occasione del loro intervento in Consiglio comunale
per illustrare la riforma sanitaria e spiegare la scelta di
chiudere il punto nascita di Gorizia.
"Prima di tutto va la solidarietà umana a presidente e assessore.
Le contestazioni ci stanno in democrazia - accusa Moretti - ma le
aggressioni sono altra cosa. È allucinante che nel 2014, il
presidente della Regione, che arriva per dialogare e spiegare una
riforma, debba essere scortato da agenti di pubblica sicurezza
anche in tenuta antisommossa. Questo mi spiace, conoscendo la
tradizione tollerante di Gorizia".
E ancora, aggiunge il vicecapogruppo del Pd "è grave che nessuno
abbia stigmatizzato il tentativo di aggressione fisica ai danni
della presidente, evitato proprio dall'intervento di un agente".
"Quella che stiamo portando avanti è una riforma coraggiosa, che
sono convinto affronterà anche i nodi dei doppioni regionali,
come i due policlinici universitari. Le scelte saranno fatte
sulla base dei numeri, attività e attrattività degli ospedali. Il
nodo vero - continua Moretti - è che la sanità non è solo
ospedale, ma è anche servizi sul territorio, ed è quello che
stiamo affrontando con la riforma".
Più servizi sul territorio: è questo il nodo principale secondo
Moretti. "La questione deve essere complessiva e quindi sono
essenziali servizi e territorio. Ma di questo nessuno parla, si
parla solo di punti nascita e ospedali. In politica e quando si
amministra il coraggio deve essere un valore e noi stiamo avendo
coraggio e dispiace che questo nella città Gorizia non venga
capito. Da questa triste vicenda ho l'impressione che alla classe
dirigente goriziana non interessi spiegare il contesto nel quale
alcune scelte vengono fatte,:è ora di smetterla di piangerci
addosso e capire qual è la direzione da seguire. Sono convinto
che i cittadini goriziani e del Fvg, dopo le fisiologica
protesta, capiranno e condivideranno il senso della riforma".