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Pd: Moretti condanna aggressione Serracchiani a Gorizia

12.07.2014
13:40
(ACON) Trieste, 12 lug - COM/AB - "Dietro al tentativo di aggressione rivolto alla presidente Serracchiani c'è un'organizzazione di tipo squadristico che va ben oltre i normali contrasti democratici e le normali contestazioni".

Con queste parole il vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale Diego Moretti esprime la solidarietà del Gruppo per gli attacchi subiti venerdì sera a Gorizia dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, e dall'assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, in occasione del loro intervento in Consiglio comunale per illustrare la riforma sanitaria e spiegare la scelta di chiudere il punto nascita di Gorizia.

"Prima di tutto va la solidarietà umana a presidente e assessore. Le contestazioni ci stanno in democrazia - accusa Moretti - ma le aggressioni sono altra cosa. È allucinante che nel 2014, il presidente della Regione, che arriva per dialogare e spiegare una riforma, debba essere scortato da agenti di pubblica sicurezza anche in tenuta antisommossa. Questo mi spiace, conoscendo la tradizione tollerante di Gorizia".

E ancora, aggiunge il vicecapogruppo del Pd "è grave che nessuno abbia stigmatizzato il tentativo di aggressione fisica ai danni della presidente, evitato proprio dall'intervento di un agente".

"Quella che stiamo portando avanti è una riforma coraggiosa, che sono convinto affronterà anche i nodi dei doppioni regionali, come i due policlinici universitari. Le scelte saranno fatte sulla base dei numeri, attività e attrattività degli ospedali. Il nodo vero - continua Moretti - è che la sanità non è solo ospedale, ma è anche servizi sul territorio, ed è quello che stiamo affrontando con la riforma".

Più servizi sul territorio: è questo il nodo principale secondo Moretti. "La questione deve essere complessiva e quindi sono essenziali servizi e territorio. Ma di questo nessuno parla, si parla solo di punti nascita e ospedali. In politica e quando si amministra il coraggio deve essere un valore e noi stiamo avendo coraggio e dispiace che questo nella città Gorizia non venga capito. Da questa triste vicenda ho l'impressione che alla classe dirigente goriziana non interessi spiegare il contesto nel quale alcune scelte vengono fatte,:è ora di smetterla di piangerci addosso e capire qual è la direzione da seguire. Sono convinto che i cittadini goriziani e del Fvg, dopo le fisiologica protesta, capiranno e condivideranno il senso della riforma".