Iacop e Torrenti a inaugurazione mostra "Il Crocifisso di Cividale"
(ACON) Cividale del Friuli, 12 lug - AB - È stata inaugurata a
Cividale del Friuli la mostra "Il Crocifisso di Cividale e la
scultura lignea nel Patriarcato di Aquileia al tempo di
Pellegrino II (secoli XII-XIII)", promossa dalla Soprintendenza
per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli
Venezia Giulia in collaborazione con l'Arcidiocesi di Udine.
Alla cerimonia, che si né tenuta nella chiesa di San Francesco,
l'Amministrazione regionale - che ha sostenuto l'iniziativa - era
rappresentata dal presidente del Consiglio Franco Iacop e
dall'assessore alla cultura Gianni Torrenti, che hanno
sottolineato come tutte le istituzioni, senza distinzione,
abbiano contribuito alla sua riuscita con una sinergia che è
auspicabile possa essere messa in campo anche in altre occasioni
di questa rilevanza.
Iacop ha rimarcato l'importanza del Patriarcato aquileiese nel
periodo a cui si riferisce la mostra e la sua influenza sulle
zone contermini, della quale i crocifissi ne sono testimonianza,
mentre Torrenti ha posto l'accento sul grandissimo valore storico
e culturale dell'iniziativa cividalese e su come possa essere un
forte richiamo per un turismo culturale e religioso, ma anche
l'occasione per valorizzare il ricchissimo patrimonio artistico
del Friuli Venezia Giulia e delle aree limitrofe.
Argomento questo ripreso anche in altri interventi, dove è stato
inoltre sottolineato come i Crocifissi debbano essere considerati
non solo come oggetti d'arte, ma soprattutto come oggetti di fede.
La mostra, allestita al Museo Nazionale di Palazzo de Nordis in
piazza Duomo e curata dal soprintendente Luca Caburlotto e dallo
storico dell'arte medievale Luca Mor, rimarrà aperta fino al 12
ottobre. Ospita una trentina di sculture lignee di dimensioni
talvolta monumentali, uniche per qualità stilistica, alcune delle
quali vengono esposte al pubblico per la prima volta e ha come
fulcro il maestoso Crocifisso ligneo tardo-romanico del Duomo
cividalese, restaurato tra il 2005 e il 2012.
Possiamo considerare la mostra come un'arca - è stato il paragone
ben centrato di Luca Mor - che per tre mesi darà l'opportunità di
vedere tutto quello che ci rimane di quei due secoli della
scultura lignea del Patriarcato di Aquileia.
Il Crocifisso di Cividale, sintesi artistica del Nord Europa e di
Bisanzio, ma anche eredità romana di Aquileia, è servito da
prototipo per altri esemplari diffusi nelle chiese del
Patriarcato aquileiese almeno fino al Duecento. A testimonianza
ne sono le opere esposte, alcune rare, che provengono da Friuli
Venezia Giulia, Carniola slovena, Istria, Veneto, Alto Adige,
Tirolo, Carinzia, Stiria e Baviera, che rappresentano il forte
legame tra la Chiesa aquileiese e le zone contermini.
L'inaugurazione si è chiusa con un momento di preghiera e di
meditazione chiesto dall'arcivescovo di Udine Andrea Bruno
Mazzocato.
(immagini tv con interventi di Iacop e Torrenti)