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SEL: Lauri, visita e spiegazioni su ristrutturazione CIE Gradisca

14.07.2014
12:41
(ACON) Trieste, 14 lug - COM/AB - "Chiediamo al ministro Alfano di spiegare perchè sia stato dato avvio ai lavori di ristrutturazione del CIE di Gradisca se, oltre alla Regione e agli Enti Locali del territorio, egli stesso ha affermato che il CIE non riaprirà".

Lo ha dichiarato questa mattina Giulio Lauri, capogruppo di SEL al Consiglio regionale, uscendo dalla ex caserma Polonio assieme a una delegazione di Consiglieri regionali, amministratori locali e rappresentanti di associazioni locali e nazionali aderenti alla campagna LasciateCIEentrare e accompagnata dalla vice prefetto di Gorizia Allegretto.

"Nel corso della visita ci è stato spiegato che il valore dell'appalto del primo lotto dei lavori ammonta a circa 800.000 euro, e ci domandiamo come è possibile che in un momento di grave crisi economica il Governo investa una quantità così ingente di risorse per il rifacimento di una struttura il cui utilizzo non è certo né specificato. Si tratta di capire non solo se quella struttura verrà riaperta e riutilizzata come Centro di identificazione e espulsione, oppure se il Governo intende adibirlo ad ampliamento del CARA, ma anche perchè non vengano rimosse le inferriate e le gabbie di sicurezza non compatibili con il rispetto dei diritti umani delle persone che dovrebbero eventualmente soggiornarvi."

"Rimane intanto irrisolta - conclude Lauri - la questione del pagamento degli stipendi arretrati dei lavoratori che hanno fatto funzionare il CIE e continuano a gestire il CARA e del versamento alla regione dei finanziamenti per la cassa integrazione in deroga degli stessi lavoratori da febbraio senza stipendio. Se è veramente incerto il futuro della ex caserma Polonio, non aveva senso iniziare a usare le risorse onorando gli impegni con i lavoratori?"