SEL: Lauri, visita e spiegazioni su ristrutturazione CIE Gradisca
(ACON) Trieste, 14 lug - COM/AB - "Chiediamo al ministro Alfano
di spiegare perchè sia stato dato avvio ai lavori di
ristrutturazione del CIE di Gradisca se, oltre alla Regione e
agli Enti Locali del territorio, egli stesso ha affermato che il
CIE non riaprirà".
Lo ha dichiarato questa mattina Giulio Lauri, capogruppo di SEL
al Consiglio regionale, uscendo dalla ex caserma Polonio assieme
a una delegazione di Consiglieri regionali, amministratori locali
e rappresentanti di associazioni locali e nazionali aderenti alla
campagna LasciateCIEentrare e accompagnata dalla vice prefetto di
Gorizia Allegretto.
"Nel corso della visita ci è stato spiegato che il valore
dell'appalto del primo lotto dei lavori ammonta a circa 800.000
euro, e ci domandiamo come è possibile che in un momento di grave
crisi economica il Governo investa una quantità così ingente di
risorse per il rifacimento di una struttura il cui utilizzo non è
certo né specificato. Si tratta di capire non solo se quella
struttura verrà riaperta e riutilizzata come Centro di
identificazione e espulsione, oppure se il Governo intende
adibirlo ad ampliamento del CARA, ma anche perchè non vengano
rimosse le inferriate e le gabbie di sicurezza non compatibili
con il rispetto dei diritti umani delle persone che dovrebbero
eventualmente soggiornarvi."
"Rimane intanto irrisolta - conclude Lauri - la questione del
pagamento degli stipendi arretrati dei lavoratori che hanno fatto
funzionare il CIE e continuano a gestire il CARA e del versamento
alla regione dei finanziamenti per la cassa integrazione in
deroga degli stessi lavoratori da febbraio senza stipendio. Se è
veramente incerto il futuro della ex caserma Polonio, non aveva
senso iniziare a usare le risorse onorando gli impegni con i
lavoratori?"