AR: Santarossa, protocolli sanitari per gestire flusso migranti
(ACON) Trieste, 16 lug - COM/RCM - "Per assicurare le massime
condizioni di sicurezza sanitaria alla popolazione residente e
ridurre al minimo i rischi da contagio di malattie altamente
infettive, è opportuno che la Regione predisponga protocolli
sanitari puntuali per affrontare le emergenze salute, sempre più
probabili dato che il flusso di migranti, in Friuli Venezia
Giulia, non è più un fatto straordinario ma è ormai diventato
regolare".
A intervenire sull'emergenza profughi, il consigliere regionale
di Autonomia Responsabile Valter Santarossa, che ha depositato
un'interrogazione alla Giunta alla luce del caso di emergenza
sanitaria che si è verificato nel primo centro di accoglienza in
Sicilia, per il quale è stato chiesto l'intervento
dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
"Dato che la maggior parte dei profughi arriva da Mali, Nigeria,
Ghana, Senegal, Gambia, Costa D'Avorio, dove sappiamo essere
presenti ceppi di virus mortali da noi debellati, è opportuno che
la Regione stabilisca protocolli standard per il monitoraggio di
queste persone appena entrano in Friuli Venezia Giulia e adotti
dei criteri per non far lavorare gli operatori sempre in stato di
emergenza, accrescendo il rischio di contagio", scrive
Santarossa.
Continua il consigliere: "Considerato che dall'aprile scorso sono
arrivati in FVG circa 250 persone e altrettante, secondo le
indicazioni del ministero, se ne prevedono nei prossimi mesi, le
autorità locali e la popolazione temono che questi ingressi
possano essere veicolo per malattie come TBC, malaria ed ebola,
dato che in alcune delle aree di provenienza dei migranti ci sono
stati focolai del virus.
"Considerato che l'OMS prevede una serie di misure a gravità
crescente, dalla quarantena al rifiuto dell'ingresso, è opportuno
sapere dalla Giunta se questi controlli vengono fatti a monte
nella località di arrivo in Italia, e nel caso così non fosse se
vengano effettuati in FVG.
"Dato che in regione al momento è stato allestito un solo centro
di controllo sanitario di emergenza, cui è stato dirottato
personale in forza all'ASS 5 e della Croce Rossa, è opportuno
cessare la gestione dei flussi in stato di emergenza, ma secondo
adeguati livelli organizzazione per la sicurezza della
popolazione e degli stessi migranti.
"La Giunta ci informi anche sulle quote precise di accoglienza
spettanti al Friuli Venezia Giulia e sulla gestione delle risorse
per queste operazioni".