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AR: Santarossa, protocolli sanitari per gestire flusso migranti

16.07.2014
12:39
(ACON) Trieste, 16 lug - COM/RCM - "Per assicurare le massime condizioni di sicurezza sanitaria alla popolazione residente e ridurre al minimo i rischi da contagio di malattie altamente infettive, è opportuno che la Regione predisponga protocolli sanitari puntuali per affrontare le emergenze salute, sempre più probabili dato che il flusso di migranti, in Friuli Venezia Giulia, non è più un fatto straordinario ma è ormai diventato regolare".

A intervenire sull'emergenza profughi, il consigliere regionale di Autonomia Responsabile Valter Santarossa, che ha depositato un'interrogazione alla Giunta alla luce del caso di emergenza sanitaria che si è verificato nel primo centro di accoglienza in Sicilia, per il quale è stato chiesto l'intervento dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

"Dato che la maggior parte dei profughi arriva da Mali, Nigeria, Ghana, Senegal, Gambia, Costa D'Avorio, dove sappiamo essere presenti ceppi di virus mortali da noi debellati, è opportuno che la Regione stabilisca protocolli standard per il monitoraggio di queste persone appena entrano in Friuli Venezia Giulia e adotti dei criteri per non far lavorare gli operatori sempre in stato di emergenza, accrescendo il rischio di contagio", scrive Santarossa.

Continua il consigliere: "Considerato che dall'aprile scorso sono arrivati in FVG circa 250 persone e altrettante, secondo le indicazioni del ministero, se ne prevedono nei prossimi mesi, le autorità locali e la popolazione temono che questi ingressi possano essere veicolo per malattie come TBC, malaria ed ebola, dato che in alcune delle aree di provenienza dei migranti ci sono stati focolai del virus.

"Considerato che l'OMS prevede una serie di misure a gravità crescente, dalla quarantena al rifiuto dell'ingresso, è opportuno sapere dalla Giunta se questi controlli vengono fatti a monte nella località di arrivo in Italia, e nel caso così non fosse se vengano effettuati in FVG.

"Dato che in regione al momento è stato allestito un solo centro di controllo sanitario di emergenza, cui è stato dirottato personale in forza all'ASS 5 e della Croce Rossa, è opportuno cessare la gestione dei flussi in stato di emergenza, ma secondo adeguati livelli organizzazione per la sicurezza della popolazione e degli stessi migranti.

"La Giunta ci informi anche sulle quote precise di accoglienza spettanti al Friuli Venezia Giulia e sulla gestione delle risorse per queste operazioni".