Bruxelles: intervento Iacop a gruppo lavoro CALRE su sussidiarietà
(ACON) Bruxelles, 17 lug - COM/AB - Il Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia intende assumere un ruolo sempre più
incisivo nella fase ascendente della formazione del diritto
dell'Unione europea.
Ad affermarlo a Bruxelles, nel corso dei lavori del gruppo di
lavoro "sussidiarietà" della CALRE al Comitato delle Regioni, è
stato il presidente Franco Iacop, che ha espresso il
convincimento che ormai il diritto comunitario incide sulla vita
dei cittadini e delle imprese in misura molto maggiore rispetto
al diritto interno agli Stati. Occorre pertanto agire con
decisione rispetto a due obiettivi fondamentali: far valere il
pieno rispetto del principio di sussidiarietà e concorrere alla
formazione di tale diritto.
Considerato che in Italia la riforma del Senato, come uscita
dalla Commissione affari costituzionali di Palazzo Madama, se
approvata produrrà un rafforzamento delle istituzioni
autonomistiche territoriali rispetto a questi obiettivi - ha
sottolineato Iacop - la nostra Assemblea legislativa si sta
attrezzando per esercitare efficacemente il ruolo che il trattato
di Lisbona e ora anche la legge italiana (234/2012) assegna ai
Parlamenti regionali nell'ambito della fase ascendente: abbiamo
recentemente modificato il regolamento consiliare prevedendo una
sessione europea annuale per l'esame del programma legislativo
della Commissione, che dovrà concludersi con una risoluzione
diretta a individuare i progetti legislativi di interesse della
Regione da sottoporre all'esame. Abbiamo inoltre disciplinato le
modalità con cui esaminare i progetti legislativi, affidando alla
Commissione consiliare affari europei il compito di esprimere il
punto di vista della Regione sia sul merito del progetto che sul
rispetto del principio di sussidiarietà.
L'occasione per testare queste procedure è stata data dal recente
progetto di regolamento in materia di agricoltura biologica, che
ha portato all'espressione di un articolato parere sul merito e
ha consentito alle parti interessate di concorrere alla
formulazione del parere del Consiglio regionale.
Non nascondo - ha ammesso Iacop - che vi sono alcune criticità,
quali il problema del supporto tecnico necessario per condurre
l'esame delle proposte legislative della Commissione, la
definizione dei progetti che ricadono nella sfera di competenza
della Regione o dello Stato, il peso che le opinioni espresse
dalle Assemblee regionali assumono nelle decisioni assunte dal
Parlamento e dal Governo nazionale e poi dalle Istituzioni
europee.
Si tratta di problematiche - ha concluso Iacop - su cui il gruppo
di lavoro della CALRE, anche attraverso le linee guida che
verranno emanate, potrà lavorare mettendo in comune le conoscenze
e le esperienze delle diverse Assemblee regionali europee.
Nel corso del dibattito è stata messa anche in evidenza
l'attività che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
svolge nell'ambito delle reti di sussidiarietà del Comitato delle
Regioni e nel sistema di interlocuzione con la Commissione e il
Parlamento europeo.