News


SEL: Lauri su nuova legge per la cultura

17.07.2014
19:09
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/AB - "Ci siamo impegnati a fare della cultura uno degli assi fondamentali per il rilancio della Regione, e dopo aver aumentato le risorse stanziate e aver compiuto una prima riorganizzazione del sistema con la Finanziaria 2014, la legge sulle attività culturali è il passo decisivo per intraprendere una strada nuova". Lo ha dichiarato Giulio Lauri, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio regionale, in relazione alla nuova legge sulle attività culturali approvata dalla V Commissione.

"Il passato è stato sempre caratterizzato da una più o meno elevata discrezionalità finalizzata alla costruzione del consenso e si sostanziava nell'erogazione di finanziamenti a pioggia con poste puntuali definite dal Consiglio, tali da mettere in crisi ogni tentativo di disegno organico della politica culturale".

"La nuova legge assume invece la riduzione del numero delle associazioni finanziate in tabella realizzata con la Finanziaria 2014 e stabilisce criteri oggettivi per la valutazione della qualità dell'offerta culturale introducendo i due step dei bandi annuali e del finanziamento con programmazione triennale in tutti i settori. Così facendo, la legge rende il sistema regionale più permeabile all'ingresso di soggetti giovani e nuovi, permettendo loro di misurarsi con un percorso di crescita, e introduce attraverso i regolamenti meccanismi in grado di mettere in luce eventuali rendite di posizione, sottoponendo anche i soggetti attivi da più tempo a una costante valutazione oggettiva del loro operato".

"Bisogna promuovere una visione della cultura come strumento che rafforza i legami sociali e contribuisce a costruire un nuovo segmento dell'economia regionale, quello immateriale legato alla conoscenza e all'immaginario. Così facendo si può compiere un passo in avanti anche nel miglioramento della qualità del lavoro e nella riduzione di quella precarietà così diffusa tra gli operatori culturali.

"Il documento triennale di programmazione, redatto attraverso un percorso partecipato di ascolto periodico degli operatori, è un altro strumento che permetterà di realizzare interventi realmente ispirati a quei principi di internazionalizzazione, ricerca, formazione e innovazione che vanno rafforzati nei primi articoli della legge".

"In vista dell'approvazione definitiva in Aula - conclude Lauri - lavoreremo per migliorare e arricchire il testo e perché la nuova legge possa non solo riorganizzare il sistema, ma anche diventare strumento per ridisegnare profondamente la nuova politica culturale del Friuli Venezia Giulia."