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Citt: Gregoris, appoggio senza esitazioni a riforma sanità

18.07.2014
13:04
(ACON) Trieste, 18 lug - COM/AB - La riforma della sanità regionale che sta facendo discutere in queste ultime settimane ha incassato il parere positivo anche del Gruppo consiliare regionale dei Cittadini, fra i primi soggetti politici a individuare la necessità di cambiamento in un settore ormai non più adeguato alle esigenze della popolazione.

"Il punto di partenza della nostra riforma - ha spiegato il consigliere Gino Gregoris, che in qualità di segretario della terza Commissione permanente sta seguendo da vicino i lavori - è la centralità del cittadino con i suoi bisogni. Cercando di dare una risposta concreta alle reali necessità abbiamo sviluppato una proposta rivoluzionaria, se non altro per il differente approccio al tema rispetto al passato. Si tratta di una bozza destinata a diventare una legge che potremmo definire costituzionale per la nostra Regione in ambito sanitario, una legge generale dalla quale dovranno discendere norme e regolamenti per la sua completa realizzazione. Stiamo dunque scrivendo una legge di medio periodo sulla quale abbiamo chiesto di esprimersi e dare il proprio contributo non solo alla politica ma anche a tutti quei soggetti tecnici che operano nel mondo della sanità. Ed è per questo che nella prima vera riforma della sanità regionale degli ultimi vent'anni ci si potrà credere e fare affidamento".

Un appoggio senza esitazioni, quello dei Cittadini, per una riforma destinata dunque a cambiare in meglio la vita di chi risiede nella nostra regione.

"Incideremo con forza - ha proseguito Gregoris - nell'organizzazione ospedaliera e con altrettanta determinazione sul piano dei presidi sanitari territoriali, che dovranno costituire un primo punto di riferimento del cittadino. La riforma determinerà quale tipo di sanità troveremo sotto casa e quale sarà invece più distante da dove abitiamo, ma ugualmente di qualità e a elevato standard di sicurezza come gli ospedali ad alta specializzazione. Ci aspetta una sfida con cui tutti sono chiamati a rimettersi in gioco, tenendo conto che non siamo di fronte a un salto nel buio ma che altre Regioni hanno avviato riforme simili prima di noi".

La strada verso il cambiamento è dunque tracciata: "Non abbiamo - ha concluso Gregoris - più scuse per reticenze e ritardi. Da un punto di vista politico si possono comprendere alcune reazioni negative alla riforma provenienti da determinati territori, ma certe rivendicazioni non sono giustificabili rispetto alla nuova sanità regionale che, una volta realizzata, siamo sicuri porterà giovamento anche ai cittadini di quelle aree che attualmente potrebbero sembrare sacrificate sull'altare della riforma".