Citt: Gregoris, appoggio senza esitazioni a riforma sanità
(ACON) Trieste, 18 lug - COM/AB - La riforma della sanità
regionale che sta facendo discutere in queste ultime settimane ha
incassato il parere positivo anche del Gruppo consiliare
regionale dei Cittadini, fra i primi soggetti politici a
individuare la necessità di cambiamento in un settore ormai non
più adeguato alle esigenze della popolazione.
"Il punto di partenza della nostra riforma - ha spiegato il
consigliere Gino Gregoris, che in qualità di segretario della
terza Commissione permanente sta seguendo da vicino i lavori - è
la centralità del cittadino con i suoi bisogni. Cercando di dare
una risposta concreta alle reali necessità abbiamo sviluppato una
proposta rivoluzionaria, se non altro per il differente approccio
al tema rispetto al passato. Si tratta di una bozza destinata a
diventare una legge che potremmo definire costituzionale per la
nostra Regione in ambito sanitario, una legge generale dalla
quale dovranno discendere norme e regolamenti per la sua completa
realizzazione. Stiamo dunque scrivendo una legge di medio periodo
sulla quale abbiamo chiesto di esprimersi e dare il proprio
contributo non solo alla politica ma anche a tutti quei soggetti
tecnici che operano nel mondo della sanità. Ed è per questo che
nella prima vera riforma della sanità regionale degli ultimi
vent'anni ci si potrà credere e fare affidamento".
Un appoggio senza esitazioni, quello dei Cittadini, per una
riforma destinata dunque a cambiare in meglio la vita di chi
risiede nella nostra regione.
"Incideremo con forza - ha proseguito Gregoris -
nell'organizzazione ospedaliera e con altrettanta determinazione
sul piano dei presidi sanitari territoriali, che dovranno
costituire un primo punto di riferimento del cittadino. La
riforma determinerà quale tipo di sanità troveremo sotto casa e
quale sarà invece più distante da dove abitiamo, ma ugualmente di
qualità e a elevato standard di sicurezza come gli ospedali ad
alta specializzazione. Ci aspetta una sfida con cui tutti sono
chiamati a rimettersi in gioco, tenendo conto che non siamo di
fronte a un salto nel buio ma che altre Regioni hanno avviato
riforme simili prima di noi".
La strada verso il cambiamento è dunque tracciata: "Non abbiamo -
ha concluso Gregoris - più scuse per reticenze e ritardi. Da un
punto di vista politico si possono comprendere alcune reazioni
negative alla riforma provenienti da determinati territori, ma
certe rivendicazioni non sono giustificabili rispetto alla nuova
sanità regionale che, una volta realizzata, siamo sicuri porterà
giovamento anche ai cittadini di quelle aree che attualmente
potrebbero sembrare sacrificate sull'altare della riforma".