CR: variazioni di bilancio, relatore di maggioranza Gratton (4)
(ACON) Trieste, 22 lug - ET - Alessio Gratton (SEL), relatore
di maggioranza per la manovra di variazioni di bilancio analizza
con estremo dettaglio il provvedimento di legge, per poi
stigmatizzare il fatto che una Regione, di fatto virtuosa come il
Friuli Venezia Giulia, che non ha praticamente debiti e non ha
problemi di entrate, si ritrovi stretta nella possibilità di
spesa dettata dagli spazi finanziari concessi in quanto parte del
sistema Paese.
Compito di questa Amministrazione, sostiene il relatore, far
valere in sede nazionale le proprie istanze, chiedendo di
distinguere le concessioni di spesa in base a una gestione
meritocratica, anche con l'obiettivo di rendere più agevole ai
Comuni la chiusura dei propri bilanci, messi in grave difficoltà
appunto dai vincoli di spesa e dalle novità normative della
finanza pubblica.
Il relatore segnala poi trasferimenti per un totale di 71,9
milioni alle Autonomie locali, per i quali, in accordo con il
CAL, viene fatto un riparto con un trasferimento di 40 milioni e
un accantonamento dei restanti. Nella macro-area della "salute,
politiche sociali e famiglia", vengono stanziati 49 milioni
totali. Di questi, 40 vengono destinati a coprire le spese per la
sanità che erano state rimandate in occasione della finanziaria
di dicembre. Tale importo è ritenuto sufficiente per condurre a
termine l'annualità a discapito del declamato taglio, dal momento
che vi sono alcuni importanti fattori da tenere in
considerazione: in primo luogo il trend positivo di diminuzione
della spesa (soprattutto quella farmaceutica) da parte delle
aziende, risultato raggiunto anche grazie agli obiettivi di
contenimento indicati dall'Amministrazione regionale.
Continuando nell'analisi, Gratton si sofferma sui 9 milioni
stanziati per il sociale, in particolare: 5,1 per l'abbattimento
delle rette degli asili nido; 1,5 milioni per la ristrutturazione
di due case di riposo (1 milione per Gorizia e 500 mila per
Palmanova); viene rimpinguato il fondo per l'abbattimento delle
barriere architettoniche che, al momento, non aveva
disponibilità; circa 1,2 milioni vengono destinati al Fondo
sociale assistenza ai Comuni.
Un segnale importante al settore produttivo che dimostra tutta la
volontà della Regione ad investire su di esso, riguarda il
ri-finanziamento per 4 milioni dei contratti di solidarietà;
altra posta importante è costituita dai 3,6 milioni destinati
alla formazione professionale; 26 milioni vengono dedicati alle
attività produttive, con alcune poste rilevanti quali ad esempio
quella relativa all'agricoltura (2,5 milioni per le opere di
bonifica e manutenzione del territorio), circa 2,8 milioni
destinati al territorio per le opere idraulico forestali; 330
mila dedicati ai centri commerciali naturali (il capitolo
risultava essere azzerato), 2,8 milioni per la ricerca
tecnologica applicata.
La seconda macro-area della manovra è legata al settore della
finanza, con interventi di sostegno al credito: 49 milioni
vengono accantonati per i fondi di rotazione in ottica
programmatoria in quanto tra il 2015 e il 2016 andranno a
scadenza cospicue somme e l'utile strumento del fondo di
rotazione (che negli anni ha dimostrato di essere ossigeno puro
per le imprese regionali) potrà continuare ad avere adeguate
risorse a disposizione; 24 milioni vengono destinati alla
ricapitalizzazione di Mediocredito, nell'ottica di rilancio e
sostegno dell'economia produttiva del Friuli Venezia Giulia.
Altre poste da ricordare: i 26 milioni per ambiente ed energia,
di cui 4,6 milioni vanno nel capitolo dedicato alle opere
idrauliche per la prevenzione del dissesto idrogeologico e 4,8
per la prevenzione alle frane; circa 10 milioni per la mobilità e
i lavori pubblici, di cui 1,4 per il TPL e 2,5 per la logistica e
la portualità. E ancora due capitoli di nuova istituzione
relativi all'edilizia: 1,5 milioni vengono dedicati a un fondo
per la gestione degli interventi urgenti nell'edilizia scolastica
che, in combinato disposto con quanto arriverà dal Governo
nazionale grazie alla virtuosità dimostrata nella presentazione
dei progetti da parte dei soggetti regionali, potrà dare avvio a
una nuova stagione vista l'obsolescenza di numerose strutture
scolastiche; infine 3 milioni serviranno da qui a fine anno per
l'istituzione di un nuovo fondo che concede incentivi per la
riqualificazione del patrimonio edilizio privato in stato di
disuso o di abbondono al fine di offrire contratti di locazione
agevolati a chi avesse bisogno di un'abitazione (in tal senso,
risultano di fondamentale importanza anche i 600 mila per il
sostegno agli affitti).
Strategica risulta la posta di 1,6 milioni destinata
all'assistenza tecnica per la programmazione comunitaria
2014-2020, permettendo così di essere già operativi quando i
fondi dell'UE verranno messi a disposizione, ovviando in questo
modo ai fisiologici rallentamenti della pubblica amministrazione.
Concludendo l'analisi, emerge come, per quanto riguarda la
cultura, si prosegue in sostanziale continuità con quanto già
fatto in finanziaria, con l'idea che investire in questo settore
significa alimentare produttività e lavoro.
"L'assestamento 2014 si presenta dunque", conclude Gratton, "come
una risposta non solo di merito ma anche di metodo alle nuove
regole della finanza pubblica. Le risposte contenute in questo
ddl rappresentano un segnale importante anche in vista di quelle
che saranno le riforme (anche di metodo) e gli importanti
provvedimenti di indirizzo che questa maggioranza si appresta a
varare nei prossimi mesi: il piano industriale, la riforma della
sanità, la riforma degli enti locali".
(segue)
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