M5S: Frattolin, falsi visitatori stranieri per le fiere
(ACON) Trieste, 24 lug - COM/RCM - La capogruppo del MoVimento
5 Stelle in Consiglio regionale, Eleonora Frattolin, scoperchia
un pentolone da molto tempo rimasto chiuso, quello
dell'internazionalizzazione delle fiere del Friuli Venezia Giulia.
Va completamente rivisto il sistema che riconosce alle
manifestazioni e fiere regionali la patente di locale, nazionale
o internazionale - scrive la Frattolin -. A partire dalla Sagra
dei osei di Sacile, organizzata dall'associazione Pro Sacile, che
dal 2002 ha ottenuto dalla Regione quasi 400mila euro. Una
trentina di visitatori della fiera ci ha segnalato, infatti, di
aver ricevuto lo scorso anno i biglietti di colore rosso con la
dicitura 'visitatore internazionale', anziché quelli di colore
bianco previsti per i cittadini italiani. Un piccolo campanello
di allarme che non intendiamo sottovalutare, visto che staccare
un maggior numero di biglietti di visitatori provenienti
dall'estero incide sulla qualifica di 'fiera internazionale' e
determina la quantità del finanziamento regionale.
La Regione non raccoglie e non riceve le schede di registrazione
dei visitatori delle manifestazioni fieristiche. Questo è molto
grave - attacca la consigliera - perché la legge e il regolamento
sul settore fieristico sono disattesi, senza che nessuno abbia
mai sollevato il problema. Non si tratta, infatti, solo di
scartoffie e burocrazia: sono gli elementi sulla base dei quali
la Regione distribuisce le risorse pubbliche.
Per dimostrare la presenza e il numero di visitatori ed
espositori a una fiera, viene richiesto a un ente certificatore,
riconosciuto dall'istituto di certificazione di dati statistici
fieristici, il rilascio di un attestato di certificazione dei
dati statistici fieristici con periodicità annuale - spiega la
portavoce del M5S -. Il problema sta, infatti, nel metodo con cui
si ottiene questa certificazione visto che l'ente certificatore
si limita a pianificare un'unica visita ispettiva (che non
avviene mai né il primo né l'ultimo giorno della manifestazione)
e che le verifiche in merito agli espositori vengono effettuate
solo su un piccolo campione.
L'aspetto più grave riguarda però proprio le verifiche in merito
alla nazionalità dei visitatori - precisa la consigliera
regionale -. L'ente certificatore si limita ad acquisire le
matrici dei biglietti staccati. E chi ci dice che i biglietti non
siano già stati staccati nei giorni precedenti? È chiaro che, a
pensar male, sarebbe anche possibile staccare dei biglietti per
visitatori internazionali, anche in loro assenza, per poter poi
vantare i requisiti per il riconoscimento a fiera internazionale.
Non è accettabile che tutto il sistema del riconoscimento delle
manifestazioni poggi quindi solo ed esclusivamente sulla
certificazione - sottolinea ancora la Frattolin -. Da quando è
stato adottato questo sistema, la Regione si è completamente
disinteressata dei controlli e delle verifiche in barba al
regolamento di attuazione sulla legge regionale in materia
fieristica. Un andazzo - conclude - che deve finire, a Sacile
come in ogni altro comune del Friuli Venezia Giulia.