FI:Ziberna, riattivare la linea ferroviaria Gorizia-Nova Gorica
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/MPB - "Nonostante sia stato
confermato dalla Convenzione siglata nell'anno 2000 tra Italia e
Slovenia (in prosecuzione dei precedenti accordi tra Italia e
Jugoslavia che prevedevano che il valico Gorizia-Nova Gorica
avrebbe dovuto essere destinato sia a passeggeri che a merci), il
servizio ferroviario passeggeri tra Gorizia e Nova Gorica non è
più operante dal 1998. Ovvero, per intenderci, l'accordo che
prevede il collegamento tra Gorizia e Nova Gorica rimane valido
ma è violato, in barba ad accordi e norme internazionali",
afferma Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo di Forza Italia in
Consiglio regionale, che in merito ha presentato una
interrogazione alla Giunta.
"Tramite accordi internazionali - aggiunge il consigliere - negli
anni 1996/97 erano stati istituiti dei treni Rola (cioè strade
viaggianti) dall'Est europeo a Pordenone via Nova Gorica e
Gorizia: si tratta di una combinazione tra il trasporto su strada
e quello su rotaia in quanto i veicoli pesanti vengono caricati
su specifici vagoni e quindi trasportati su rotaia per interi
tratti). Nell'anno 2003 era stata approvata dai Comuni di
Gorizia, Nova Gorica e San Peter una bozza di indirizzo per il
rilancio del sistema ferroviario transfrontaliero, nella quale si
sottolineava che la realizzazione di un polo di interscambio
gomma-rotaia nella zona confinaria di Sant'Andrea e Vertojba
avrebbe permesso la predisposizione di treni su cui collocare
container con notevoli risparmi di tempo per le comunicazioni e
con notevole riduzione dell'impatto ambientale,ma anche ciò è
rimasto senza atti conseguenti.
"Ecco la ragione per cui - spiega Ziberna - ho presentato una
interrogazione alla presidente ed all'assessore competente,
raccogliendo anche interventi svolti in seno al Consiglio
comunale e provinciale di Gorizia, con cui sollecito un loro
intervento per il ripristino del tratto ferroviario passeggeri
Gorizia-Nova Gorica, esistente fino a pochi anni fa, allo scopo
di consentire alla Stazione di Gorizia di poter svolgere il ruolo
di collegamento tra l'Italia e l'Europa centro-orientale.
"Ricordo - completa Ziberna - che il progetto (denominato Adria
A) si prefigge lo scopo di creare le premesse per la creazione di
un'area servita da una metropolitana leggera ad anello a cavallo
del confine sul tratto Gorizia-Nova
Gorica-Sesana-Capodistria-Trieste-Monfalcone-Gorizia. Nello
specifico sarebbero previsti l'elettrificazione della linea che
collega Nova Gorica a Sesana, la progettazione di un collegamento
diretto verso la Slovenia attraverso il capoluogo isontino per i
convogli provenienti dalla direttrice Venezia-Mestre-Ronchi, il
tutto in un contesto finalizzato al potenziamento dei
collegamenti ferroviari fra Italia e Slovenia nella zona
dell'Autoporto di Gorizia.
"Va rilevato - precisa Ziberna - che le realtà di Gorizia, Nova
Gorica e Sempeter-Vrtojba risultano ubicate in una posizione
strategica su due primarie direttrici di comunicazione e di
collegamento (nord-sud ed est-ovest); ci sarebbe quindi la
possibilità di creare dei treni blocco su cui collocare container
o interi mezzi gommati da instradare lungo le direttici
Udine-Treviso o Ronchi-Mestre verso gli interporti di Padova,
Verona, Bologna e Milano; in tale prospettiva sarebbe
significativo poter contare su un collegamento ferroviario più
funzionale con la Slovenia sia sotto il profilo passeggeri che
merci. Infatti la creazione di una bretella ferroviaria, che
dalla linea Gorizia-Nova Gorica si immetta sulla direttrice
Udine-Trieste, potrebbe incrementare la potenzialità
dell'Aeroporto di Ronchi, lo sviluppo dei treni Rola ed il
trasporto merci da e per il Porto di Monfalcone: un tanto non
avrebbe alcun impatto ambientale in quanto si reggerebbe su
infrastrutture esistenti che, con una spesa molto contenuta,
potrebbero collegare in modo più efficace il Polo Intermodale
Goriziano con il resto della Piattaforma logistica regionale. In
sintesi i treni viaggiatori e merci potrebbero essere inseriti
sulla direttiva alta Gorizia-Udine-Venezia (ed oltre) in accordo
con gli autoporti del nordest in collegamento con Lubiana; per i
treni regionali si potrebbero mettere a sistema i treni sloveni
in coincidenza a Gorizia con Venezia e quelli italiani in
coincidenza per la Slovenia con il sistema integrato Gorizia-Nova
Gorica.
"Si evidenzia infine che potrebbe essere sviluppato un trasporto
passeggeri e soprattutto di convogli turistici come attestano i
successi dei treni storici e non che solcano i binari della
ferrovia transalpina oltre alle recenti notizie, apparse sulla
stampa, di un inizio progetto per rimettere in collegamento le
città di Vienna e di Lubiana con Trieste, nell'ambito della
direttrice verso l'Alto Adriatico e con grosse potenzialità
turistiche".