NCD: Colautti, variazione bilancio,contraddizioni e poste puntuali
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/MPB - "Dopo aver lavorato nelle
commissioni in preparazione della variazione di bilancio con la
massima responsabilità e collaborazione, così come chiedeva a
tutte le forze presenti in Consiglio la presidente Serracchiani,
il nostro voto negativo alla variazione, assieme a tutto il
centrodestra, è stato determinato proprio da questo
contraddittorio atteggiamento della presidente che, se da un lato
chiedeva collaborazione, dall'altro ha avuto un comportamento e
un atteggiamento di totale chiusura che ha dato vita a una
manovra caratterizzata solo da poste puntuali, fino a ieri
bollate dalla stessa come malcostume della politica, e dalla
bocciatura di ogni iniziativa, non puntuale, ma presa
nell'interesse collettivo presentata dall'opposizione".
A intervenire è il capogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio
Regionale FVG, Alessandro Colautti che stigmatizza
l'atteggiamento della Serracchiani e della maggioranza.
"I comportamenti assunti - continua Colautti - hanno fatto si
che, nonostante la nostra posizione iniziale sulla manovra fosse
di apertura critica basata sul presupposto di adottare scelte in
grado di aiutare il tessuto regionale sia in ambito sociale che
economico, la nostra bocciatura finale è stata determinata
quando, dai lavori delle Commissioni a quello dell'Aula, la
manovra economica si è caratterizzata per essere piastrellata
solo da poste puntuali, messe al bando da una presidente in cerca
di voti in campagna elettorale e adottate dalla stessa ora che è
chiamata a governare. La fotografia di questa contraddizione e
del modus operandi ideologico si è manifestata nel maxi
emendamento che, se anche dotato di buoni interventi sul sociale,
ha visto finanziate solo singole associazioni.
"L'altro aspetto - precisa il capogruppo - che sostanzia il voto
contrario del Nuovo Centrodestra alla variazione di bilancio è
stato determinato dalla totale chiusura da parte della presidente
ad approfondire meglio il percorso delle riforme della sanità,
degli enti locali ed economica che vorrebbe, assieme alla
finanziaria 2014, concludere in appena due mesi. Le riforme per
essere efficaci e poter cambiare in meglio un sistema non possono
farsi in modo superficiale, e sarebbe quindi opportuno
concentrare le forze subito su quella sanitaria che avrà anche un
impatto sulla prossima finanziaria e procedere con gli adeguati
approfondimenti e tempi su quelle meno urgenti. Voler forzare
porta solo all'ingorgo, all'intasamento e alla chiusura. Un
esempio di tutto ciò lo stiamo vedendo in questi giorni al
Senato".