FI: Ziberna su incorporazione di CariFVG in CariVeneto
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/MPB - "Il rischio di
incorporazione della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia
in CariVeneto per il momento è scongiurato, ma non va abbassata
la guardia!".
A parlare è il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale Rodolfo Ziberna, più volte intervenuto negli ultimi
dieci mesi per denunciare il rischio concreto e reale che il
sistema bancario regionale stava correndo.
"Nonostante l'inerzia della Giunta Serracchiani - aggiunge
Ziberna - anche le nostre denunce hanno per ora impedito che si
consumasse un ulteriore scippo all'autonomia regionale, perché
non vi è reale autonomia senza una autonomia finanziaria. La
fusione avrebbe comportato lo spostamento fuori regione del
centro decisionale, con ulteriore impoverimento delle possibilità
del tessuto produttivo regionale. Appare evidente a tutti,
inoltre, il rischio di vedere diminuire sportelli e dipendenti
dell'istituto di credito che è capillarmente presente in tutta la
regione, costituendo un vero e proprio servizio per le famiglie e
l'impresa: 119 filiali (18 in provincia di Trieste, 15 a Gorizia,
57 a Udine e 29 a Pordenone) e un migliaio di dipendenti.
"In questo momento - annuncia Ziberna - è stato deciso
l'accorpamento della Cassa di Risparmio di Venezia e Banca di
Credito Sardo nella capogruppo Intesa San Paolo, con effetto
retroattivo fiscale al primo gennaio. Ma le acque per CariFvg
rimangono agitate perché si sostiene che la semestrale abbia
chiuso non bene, anche a causa di diverse rettifiche. Ecco la
ragione per cui il pericolo è scongiurato solo a breve termine,
mentre a medio termine la guardia deve essere tenuta assai alta".