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FI: Ziberna su incorporazione di CariFVG in CariVeneto

27.07.2014
11:57
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/MPB - "Il rischio di incorporazione della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia in CariVeneto per il momento è scongiurato, ma non va abbassata la guardia!".

A parlare è il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna, più volte intervenuto negli ultimi dieci mesi per denunciare il rischio concreto e reale che il sistema bancario regionale stava correndo.

"Nonostante l'inerzia della Giunta Serracchiani - aggiunge Ziberna - anche le nostre denunce hanno per ora impedito che si consumasse un ulteriore scippo all'autonomia regionale, perché non vi è reale autonomia senza una autonomia finanziaria. La fusione avrebbe comportato lo spostamento fuori regione del centro decisionale, con ulteriore impoverimento delle possibilità del tessuto produttivo regionale. Appare evidente a tutti, inoltre, il rischio di vedere diminuire sportelli e dipendenti dell'istituto di credito che è capillarmente presente in tutta la regione, costituendo un vero e proprio servizio per le famiglie e l'impresa: 119 filiali (18 in provincia di Trieste, 15 a Gorizia, 57 a Udine e 29 a Pordenone) e un migliaio di dipendenti.

"In questo momento - annuncia Ziberna - è stato deciso l'accorpamento della Cassa di Risparmio di Venezia e Banca di Credito Sardo nella capogruppo Intesa San Paolo, con effetto retroattivo fiscale al primo gennaio. Ma le acque per CariFvg rimangono agitate perché si sostiene che la semestrale abbia chiuso non bene, anche a causa di diverse rettifiche. Ecco la ragione per cui il pericolo è scongiurato solo a breve termine, mentre a medio termine la guardia deve essere tenuta assai alta".