CR: Protagonisti dell'Emigrazione, presidente Consiglio Iacop (1)
(ACON) Trieste, 28 lug - AB - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia ha tenuto una seduta solenne, inserita tra gli
eventi del cinquantesimo dell'Assemblea legislativa, per
consegnare un riconoscimento a una trentina di protagonisti
dell'Emigrazione regionale che, in ogni parte del mondo, per
motivi diversi hanno saputo contribuire con il loro impegno e
volontà alla crescita economica e sociale dei Paesi dove vivono,
mantenendo forte il legame con la cultura e la lingua delle
Comunità di origine.
Una medaglia che raffigura un'immagine tratta dall'altare votivo
per la vittoria sull'imperatore Massimino il Trace, ucciso dai
suoi legionari ad Aquileia nel 238 d.c., che sul retro porta
inciso il nome di ciascun premiato con la dicitura: "per aver
onorato la terra d'origine".
Ed è stato il presidente Franco Iacop a rivolgere un saluto a
questi corregionali ai quali - come rappresentanti friulani e
giuliani - il Consiglio ha voluto riconoscere "il contributo di
operosità e intelligenza di molti emigranti che hanno illustrato
la Patria natale e sono espressione diretta delle centinaia di
migliaia di persone protagoniste di una incalcolabile ricchezza
morale e della trasformazione in risorse e potenzialità di tante
storie di sofferenza ed emarginazione".
"Dobbiamo un grazie alle Associazioni - ha aggiunto Iacop - che
hanno indicato i nomi dei protagonisti tra le Comunità di
emigranti di cinque Continenti e una ventina di Paesi, per i
meriti conquistati nella vita professionale e per aver saputo
mantenere viva la propria identità, aperta e rispettosa delle
altre diversità. I protagonisti che oggi ospitiamo rappresentano
idealmente le tante generazioni di emigranti che in Europa, nel
nord e sud America, in Australia e in sud Africa si sono distinti
per laboriosità e impegno, contribuendo a elevare l'immagine del
nostro Paese nel mondo, dopo aver costruito con tenacia e volontà
il passaggio da emigranti a cittadini delle rispettive Comunità
di accoglienza".
"Sono quelle stesse doti - così ancora Iacop - che hanno
consentito ai giuliani di superare le tragiche vicende che hanno
interessato Trieste e l'Istria nei primi decenni del secondo
dopoguerra, e ai friulani di trasformare la catastrofe del
terremoto del 1976 in un'occasione di rinascita e sviluppo. Dal
1964, dall'istituzione della nostra Regione, si è registrata una
crescita sociale, economica e culturale che ha trasformato questa
parte di nord-est italiano in una realtà sviluppata, aperta alle
sfide e al confronto con i Paesi della nuova Europa, anche se la
congiuntura e la recessione degli ultimi anni hanno imposto di
rivedere il modello produttivo dopo decenni di crescita. Il
Friuli Venezia Giulia, che ha subìto per troppo tempo i
condizionamenti della Guerra fredda, deve giocare con maggior
coraggio la carta di una prospettiva che lo consacri come anello
di raccordo culturale, economico e sociale con i Paesi del Centro
Europa, ricoprendo un ruolo e una potenzialità che ha avuto in
epoche passate".
"Lungo i nostri confini - ha ricordato il presidente del
Consiglio regionale - per secoli si sono incontrate e
confrontate le tre grandi civiltà europee. Nelle nostre terre
convivono italiani, friulani, sloveni, giuliani e tedeschi. Terra
di emigrazione per tutto il Novecento, oggi il Friuli Venezia
Giulia vuole essere un modello di accoglienza per la nuova
immigrazione. Tutte queste presenze, quelle storiche e quelle più
recenti, sono una ricchezza da valorizzare come fonte di
integrazione culturale e di salvaguardia della dignità umana.
Sono principi e valori che i Testimoni che ospitiamo, hanno
interpretato con il loro vissuto e con la storia delle loro
famiglie che hanno onorato la terra d'origine nei Paesi di
adozione".
"La Regione ha sempre guardato con grande attenzione all'impegno
e al lavoro delle Associazioni dei corregionali all'estero che
hanno saputo rinsaldare i rapporti culturali ed economici degli
emigranti con la terra d'origine. Un impegno che va rafforzato
con le opportunità multimediali che consentono collegamenti e
banche dati interattive per avviare una rete di relazioni
internazionali. Dobbiamo ringraziare le diverse Associazioni dei
friulani e giuliani nel mondo per la collaborazione costante
nell'organizzazione dei soggiorni di studio dei giovani nelle
terre dei padri e dei nonni, così come va riconosciuto l'impegno
a mettere a punto programmi di rimpatrio per i corregionali che
hanno manifestato desiderio di rientrare. Il patrimonio dei
friulani e giuliani all'estero è rappresentato da una forma di
emigrazione costruita da eccellenze, che è una nuova storia che
rivive nelle esperienze dei Protagonisti di oggi, esempi ricchi
di valori per come hanno saputo integrarsi in terre diverse
conservando le proprie radici".
"Il contributo che la nostra Regione può dare - ha concluso Iacop
- viene dalla consapevolezza dei tanti accadimenti, talvolta
dolorosi, che hanno portato alla costruzione di una cittadinanza
aperta, nella quale ci sono anche gli emigranti giuliani e
friulani nel mondo. Non sono senza significato le tante
riflessioni che si sono aperte nella vecchia Europa, a cent'anni
dalla tragica esperienza della Grande guerra, perché una parte
dell'emigrazione dal Friuli e dall'Istria ha avuto origine dalle
devastazioni dei conflitti che hanno attraversato il secolo
scorso. La forza delle solide radici dei Protagonisti di oggi ci
fa guardare con speranza a un futuro di nuove collaborazioni, di
prospettive di crescita e di incontro tra gli Stati che
incrociano le nostre storie, ma che devono avvicinare le
frontiere dell'emigrazione contemporanea, ha assunto proporzioni
preoccupanti. Centinaia di giovani laureati che trovano migliori
opportunità di crescita e inserimento lavorativo nelle
Università, nei centri di ricerca e nei ruoli manageriali delle
grandi multinazionali fuori dall'Italia e dalla nostra Regione da
affiancare alle tante eccellenze che abbiamo nel mondo come
testimoni della globalizzazione e come ambasciatori
dell'internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia".
(foto, immagini tv)
(segue)