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Citt: Paviotti, legge cultura per rivitalizzare settore strategico

28.07.2014
16:16
(ACON) Trieste, 28 lug - COM/AB - Le norme regionali in materia di attività culturali, che il Consiglio regionale si appresta ad approvare, registrano anche il contributo del Gruppo dei Cittadini. L'impegno del movimento civico nei riguardi del mondo della cultura parte da lontano, conta innumerevoli iniziative politico-amministrative e, alla fine della scorsa legislatura, è stato sintetizzato nella pubblicazione di un libro bianco dedicato alle criticità, ma allo stesso tempo a idee e proposte per rivitalizzare un settore giustamente considerato strategico.

L'ampio consenso trasversale che si è formato attorno alla riforma contenuta nella nuova legge non può dunque che essere salutato con favore e con legittima soddisfazione per aver auspicato in più occasioni la consapevolezza generale che se "la cultura costa, la mancanza di cultura costa molto di più" come sosteneva a ragione Federico Garcia Lorca.

"Siamo ben consci - afferma Piero Paviotti, capogruppo dei Cittadini - che sostenendo e valorizzando la cultura regionale otteniamo benefici su più fronti: tuteliamo un grande patrimonio storico, linguistico, culturale; favoriamo la socialità e la coesione; affermiamo la specialità. Per queste ragioni, ad esempio, a completamento dell'azione già intrapresa in finanziaria a favore di un settore che aveva subito un sostanziale dimezzamento nel corso della scorsa legislatura, alla cultura è stata riservata in fase di assestamento una quota dell'avanzo pari a 4,5 milioni di euro. Ma i soldi, per quanto indispensabili, non sono sufficienti a garantire la qualità delle proposte. Ecco perché la nuova legge di riforma interviene in modo sistematico nel settore, razionalizzando gli strumenti di programmazione e di governo della cultura".

"A questo proposito - aggiunge Paviotti - l'Osservatorio regionale della cultura, così come previsto dall'originario disegno di legge della Giunta, sarà integrato da un pool di esperti in varie arti, che contribuiranno a definire le linee di politica culturale della Regione e parteciperanno al processo di valutazione delle iniziative culturali promosse da sodalizi e imprese sul territorio. Un lavoro al quale si affiancherà, ogni tre anni, una conferenza allargata a tutti i portatori di interesse più rappresentativi del mondo culturale regionale, che sarà preliminare all'approvazione del documento di programmazione".

"Da segnalare infine - conclude Paviotti - il coinvolgimento della Commissione consiliare competente sia in fase di programmazione sia in fase di stesura dei regolamenti attuativi e di stanziamento delle risorse, con l'obiettivo di replicare la fortunata esperienza di questi ultimi mesi quando, nella fase transitoria, i regolamenti hanno favorito i processi di aggregazione e, di conseguenza, contribuito a elevare in termini qualitativi l'offerta culturale".