Citt: Paviotti, legge cultura per rivitalizzare settore strategico
(ACON) Trieste, 28 lug - COM/AB - Le norme regionali in materia
di attività culturali, che il Consiglio regionale si appresta ad
approvare, registrano anche il contributo del Gruppo dei
Cittadini. L'impegno del movimento civico nei riguardi del mondo
della cultura parte da lontano, conta innumerevoli iniziative
politico-amministrative e, alla fine della scorsa legislatura, è
stato sintetizzato nella pubblicazione di un libro bianco
dedicato alle criticità, ma allo stesso tempo a idee e proposte
per rivitalizzare un settore giustamente considerato strategico.
L'ampio consenso trasversale che si è formato attorno alla
riforma contenuta nella nuova legge non può dunque che essere
salutato con favore e con legittima soddisfazione per aver
auspicato in più occasioni la consapevolezza generale che se "la
cultura costa, la mancanza di cultura costa molto di più" come
sosteneva a ragione Federico Garcia Lorca.
"Siamo ben consci - afferma Piero Paviotti, capogruppo dei
Cittadini - che sostenendo e valorizzando la cultura regionale
otteniamo benefici su più fronti: tuteliamo un grande patrimonio
storico, linguistico, culturale; favoriamo la socialità e la
coesione; affermiamo la specialità. Per queste ragioni, ad
esempio, a completamento dell'azione già intrapresa in
finanziaria a favore di un settore che aveva subito un
sostanziale dimezzamento nel corso della scorsa legislatura, alla
cultura è stata riservata in fase di assestamento una quota
dell'avanzo pari a 4,5 milioni di euro. Ma i soldi, per quanto
indispensabili, non sono sufficienti a garantire la qualità delle
proposte. Ecco perché la nuova legge di riforma interviene in
modo sistematico nel settore, razionalizzando gli strumenti di
programmazione e di governo della cultura".
"A questo proposito - aggiunge Paviotti - l'Osservatorio
regionale della cultura, così come previsto dall'originario
disegno di legge della Giunta, sarà integrato da un pool di
esperti in varie arti, che contribuiranno a definire le linee di
politica culturale della Regione e parteciperanno al processo di
valutazione delle iniziative culturali promosse da sodalizi e
imprese sul territorio. Un lavoro al quale si affiancherà, ogni
tre anni, una conferenza allargata a tutti i portatori di
interesse più rappresentativi del mondo culturale regionale, che
sarà preliminare all'approvazione del documento di
programmazione".
"Da segnalare infine - conclude Paviotti - il coinvolgimento
della Commissione consiliare competente sia in fase di
programmazione sia in fase di stesura dei regolamenti attuativi e
di stanziamento delle risorse, con l'obiettivo di replicare la
fortunata esperienza di questi ultimi mesi quando, nella fase
transitoria, i regolamenti hanno favorito i processi di
aggregazione e, di conseguenza, contribuito a elevare in termini
qualitativi l'offerta culturale".