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SEL: Lauri, cultura come fattore produttivo

28.07.2014
18:19
(ACON) Trieste, 28 lug - COM/AB - "Il peso della la cultura nella vita di una comunità non è solo un indice della sua civiltà, ma nell'età e nella società della conoscenza è anche un fattore di crescita dell'intera comunità dal punto di vista intellettuale e dal punto di vista economico. Ciò vale ancora di più in una regione di confine crocevia di culture, popoli, lingue e storie diverse come il Friuli Venezia Giulia".

Lo ha dichiarato Giulio Lauri, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio regionale, intervenendo in Aula come relatore di maggioranza della nuova legge sulla della cultura.

"Con questa legge confermiamo un dato ormai chiaro, sebbene calpestato dal centrodestra sul finire della scorsa legislatura: la cultura e la creazione dell'immaginario non costituiscono affatto un centro di costo, ma sono al contrario un fattore produttivo dell'economia immateriale e dell'occupazione".

"La vicenda della Film Commission mette in evidenza una correlazione diretta tra investimenti in cultura, indotto economico e indotto occupazionale delle attività culturali. Esso dimostra non solo quanto fu dannosa nella passata legislatura la scelta del taglio delle risorse stanziate dalla Regione come forma di punizione per il sostegno al bellissimo film di Marchio Bellocchio sul fine vita. Le 22 produzioni assistite dalla Friuli Venezia Giulia Film Commission determinavano nel 2011 una spesa sul territorio regionale di 7,5 milioni di euro e un indotto economico complessivo di 13,4 milioni. Nel 2012, a fronte di un taglio del 50 %, la spesa sul territorio regionale risultava sostanzialmente dimezzata (4,8 milioni), così come l'indotto economico complessivo (8,7 milioni)".

"Non solo la Film Commission, ma l'intero ambito delle attività e delle manifestazioni cinematografiche del Friuli Venezia Giulia costituiscono un esempio di come parte del mondo culturale del Friuli Venezia Giulia si sia già avviato su un percorso di progressiva professionalizzazione, con enormi ricadute dirette e indirette in termini di promozione dell'immagine della regione in Italia e all'estero e in termini di riconoscimenti nazionali e internazionali - basti pensare al trionfo di film come Zoran e Tir nei festival di Venezia e Roma - e di ritorno turistico ed economico e di come questa crescita sia stata alimentata dal sostegno regionale alla cultura cinematografica".

"Anche sul fronte delle condizioni lavorative per gli operatori culturali e della estrema precarietà che attualmente le caratterizza, la maggioranza ha presentato un emendamento per valorizzare la qualità del lavoro con particolare attenzione alle giovani generazioni e alle donne". "E infine va valorizzata la partecipazione di operatori culturali e società civile alla stesura del Documento di politica culturale, a cui dovrà essere data nuova linfa e un peso effettivo in tutte le scelte future sulla politica culturale".