SEL: Lauri, cultura come fattore produttivo
(ACON) Trieste, 28 lug - COM/AB - "Il peso della la cultura
nella vita di una comunità non è solo un indice della sua
civiltà, ma nell'età e nella società della conoscenza è anche un
fattore di crescita dell'intera comunità dal punto di vista
intellettuale e dal punto di vista economico. Ciò vale ancora di
più in una regione di confine crocevia di culture, popoli, lingue
e storie diverse come il Friuli Venezia Giulia".
Lo ha dichiarato Giulio Lauri, capogruppo di Sinistra Ecologia
Libertà in Consiglio regionale, intervenendo in Aula come
relatore di maggioranza della nuova legge sulla della cultura.
"Con questa legge confermiamo un dato ormai chiaro, sebbene
calpestato dal centrodestra sul finire della scorsa legislatura:
la cultura e la creazione dell'immaginario non costituiscono
affatto un centro di costo, ma sono al contrario un fattore
produttivo dell'economia immateriale e dell'occupazione".
"La vicenda della Film Commission mette in evidenza una
correlazione diretta tra investimenti in cultura, indotto
economico e indotto occupazionale delle attività culturali. Esso
dimostra non solo quanto fu dannosa nella passata legislatura la
scelta del taglio delle risorse stanziate dalla Regione come
forma di punizione per il sostegno al bellissimo film di Marchio
Bellocchio sul fine vita. Le 22 produzioni assistite dalla Friuli
Venezia Giulia Film Commission determinavano nel 2011 una spesa
sul territorio regionale di 7,5 milioni di euro e un indotto
economico complessivo di 13,4 milioni. Nel 2012, a fronte di un
taglio del 50 %, la spesa sul territorio regionale risultava
sostanzialmente dimezzata (4,8 milioni), così come l'indotto
economico complessivo (8,7 milioni)".
"Non solo la Film Commission, ma l'intero ambito delle attività e
delle manifestazioni cinematografiche del Friuli Venezia Giulia
costituiscono un esempio di come parte del mondo culturale del
Friuli Venezia Giulia si sia già avviato su un percorso di
progressiva professionalizzazione, con enormi ricadute dirette e
indirette in termini di promozione dell'immagine della regione in
Italia e all'estero e in termini di riconoscimenti nazionali e
internazionali - basti pensare al trionfo di film come Zoran e
Tir nei festival di Venezia e Roma - e di ritorno turistico ed
economico e di come questa crescita sia stata alimentata dal
sostegno regionale alla cultura cinematografica".
"Anche sul fronte delle condizioni lavorative per gli operatori
culturali e della estrema precarietà che attualmente le
caratterizza, la maggioranza ha presentato un emendamento per
valorizzare la qualità del lavoro con particolare attenzione alle
giovani generazioni e alle donne".
"E infine va valorizzata la partecipazione di operatori culturali
e società civile alla stesura del Documento di politica
culturale, a cui dovrà essere data nuova linfa e un peso
effettivo in tutte le scelte future sulla politica culturale".